martedì 29 marzo 2022
Israele sbalordito dai neonazisti ucraini, di Thierry Meyssan
La presenza di neonazisti organizzata dallo Stato in seno alle forze armate ucraine non è sporadica, sebbene non sia quantificabile in modo preciso. È invece facile contare il numero delle loro vittime. In otto anni, nell’indifferenza generale, i neonazisti hanno ucciso 14 mila ucraini. Questa è una delle cause dell’intervento militare russo in Ucraina. Israele si trova per la prima volta a fare i conti con quanto mai avrebbe immaginato di dover affrontare: il sostegno del protettore USA al suo nemico storico, il nazismo.
Di fronte alla crisi ucraina Israele deve misurarsi con un problema inaspettato: è vero quanto sostiene Mosca, ossia che l’Ucraina è nelle mani di una «banda di neonazisti», finanziata da ebrei ucraini e statunitensi? Se la risposta fosse affermativa, Tel Aviv avrebbe il dovere morale di chiarire la propria posizione nei confronti di ebrei sostenitori di nazisti, a prescindere dalla posizione rispetto alla crisi ucraina.
Il problema è ancor più doloroso perché gli ebrei statunitensi che sostengono o strumentalizzano i gruppi nazisti ucraini sono un piccolo gruppo di un centinaio di persone, gli straussiani, oggi al potere nella cerchia più vicina al presidente Joe Biden.
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