giovedì 24 marzo 2022
«Una banda di drogati e neonazisti», di Thierry Meyssan
mercoledì 23 marzo 2022
FRANCO CARDINI / PER CAPIRE COSA SUCCEDE IN UCRAINA
Nell’orgia di fake news che più gigantesche non si può sull’Ucraina propinate a mani basse dai media di casa nostra, nei mari dell’ignoranza storica più abissale, val la pena di cercare qualche bussola di riferimento, ascoltare la voce di chi di storia ne mastica da una vita.
E’ il caso di Franco Cardini, storico, medioevalista doc, oggi professore emerito all’Istituto di scienze umane e sociali aggregato alla Scuola Normale Superiore; nonché Direttore di Ricerca all’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi e anche docente alla Harvard University.
Non è certo un pericoloso comunista, piuttosto – come si soleva dire – un conversatore illuminato.
Ha fatto parte consiglio d’amministrazione RAI dal 1994 al 1996. Una vera mosca bianca, Cardini, in quello sgangherato carrozzone, come dimostrano oggi in modo clamoroso le performance serali, per il Tg2, del direttore Genny Sangiuliano, nato come portaborse di ‘Sua Sanità’ Francesco De Lorenzo, poi suo portavoce, e ora ‘storico’, grazie alle biografie dei potenti (tra cui proprio Putin), autentici Bignami (li ricordate?) per tutti gli usi.
Dal 2013 al 2017 Cardini ha fatto parte del comitato scientifico per i programmi della terza rete “Il Tempo e la Storia” e “Passato e Presente”.
Vi proponiamo, per cominciare a capire sul serio quel che sta succedendo in Ucraina e non a botte di demenziali slogan, alcuni freschi testi dal suo imperdibile blog, “Minima Cardiniana”.
martedì 22 marzo 2022
Abusi clericali: dove sono Stato e Chiesa? – VIDEO #ItalyChurchToo
Abusi nella Chiesa: le vittime chiedono giustizia, i credenti chiedono giustizia, i cittadini chiedono giustizia.
Uniamo le forze per ottenere trasparenza, riconoscimento e prevenzione.
lunedì 21 marzo 2022
Et voilà la legge che riforma il catasto. Vogliono disintegrare la proprietà privata. Svegliatevi dal coma
So bene che in questo periodo storico le cose più difficili da trovare in circolazione non sono i filorussi, ma i neuroni. Ma scusate che fretta c’era? Come mai una tale urgenza da rischiare, come infatti è avvenuto, di far cadere il governo? Semplicissimo: si chiama Grande Reset!
domenica 20 marzo 2022
UCCISI DUE VOLTE / 42 ANNI FA L’OMICIDIO DI ILARIA ALPI E MIRAN HROVATIN
Ventidue anni dal tragico assassinio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, massacrati a Mogadiscio il 20 marzo 1994.
Uccisi due volte, non solo da quei killer e soprattutto dai mandanti ‘eccellenti’ rimasti regolarmente a volto coperto: ma anche da una giustizia che ha solo depistato in modo clamoroso e, soprattutto, vergognoso.
La Voce ha dedicato decine di inchieste al caso. Potete rileggerne alcune cliccando sui link in basso.
SBATTI IL MOSTRO IN PRIMA PAGINA
Trascorrono anni e anni di indagini ‘scientificamente’ a vuoto, con decine di inquirenti che si rimbalzano, in modo macabro, i fascicoli bollenti.
Solo il primo magistrato incaricato delle indagini, Giuseppe Pititto, aveva visto giusto e cominciato a percorrere le piste ad hoc: molto pericolose, perché arrivavano a toccare ambienti istituzionali. Quella toga, perciò, andava subito rimossa: ed è così che, per incanto, Pititto diventa ‘ambientalmente incompatibile’ e viene trasferito in un altro distretto giudiziario.