giovedì 4 novembre 2021

Pedofilia, la sentenza della Corte europea: «Il Vaticano non può essere denunciato per gli abusi»


Ventiquattro querelanti che citavano il Vaticano per presunte violenze commesse da sacerdoti sono stati rigettati da Strasburgo

«La Santa Sede non può essere chiamata in giudizio per i casi di abusi sessuali commessi dai sacerdoti di vari Paesi»: a deciderlo è la Corte europea dei diritti dell’uomo che ha rigettato 24 querelanti che citavano in giudizio il Vaticano per presunti atti di pedofilia commessi da preti cattolici. La stessa decisione era stata presa in precedenza da alcuni tribunali belgi per via dell’immunità giurisdizionale della Santa Sede. I querelanti di nazionalità belga, francese e olandese erano ricorsi al parere della Corte europea dei diritti dell’uomo sperando in un esito differente. I giudici della Cedu hanno però ritenuto legittimo il rigetto da parte dei tribunali locali che si erano occupati della vicenda: «Il rigetto non ha affatto deviato dai principi di diritto internazionale generalmente riconosciuti in materia di immunità dello Stato e che si applicano anche al Vaticano».

La richiesta di risarcimento

I 24 ricorrenti alla Cedu avevano intentato nel 2011 un’azione civile collettiva di risarcimento contro il Vaticano, i vertici della Chiesa cattolica in Belgio e le associazioni cattoliche «per il danno causato dal modo strutturalmente carente in cui la Chiesa cattolica ha affrontato il problema degli abusi sessuali al suo interno». «Il Vaticano ha caratteristiche paragonabili a quelle di uno Stato» hanno spiegato oggi i giudici, «per questo riteniamo legittimo che la giustizia belga abbia reputato la Santa Sede come un ente sovrano straniero, con gli stessi doveri ma anche diritti di uno Stato».

mercoledì 3 novembre 2021

Rete Voltaire: I principali titoli della settimana 3 nov 2021



Focus
 
 



In breve

 
Lieberman ammette la vera ragione della guerra USA all'Iraq
 

 
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Noam Chomsky favorevole all'isolamento obbligatorio dei non vaccinati
 

 
George Soros fonda "Good Information Inc."
 

 
Le relazioni fra Stati Uniti e Arabia Saudita migliorano
 

 
Bashar al-Assad non è più infrequentabile
 
Controversie
 
 

 
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Conflitti di interesse e corruzione presso l’EMA – Agenzia Europea per i Medicinali


FRANCE SOIR

TRIBUNE – La salute dei francesi merita di meglio di questa associazione a delinquere.

Inizialmente, il rilascio di un’autorizzazione all’immissione in commercio (MA) era responsabilità di ciascuno Stato membro.  Un regolamento del 1993, sostituito da un regolamento del 2004 regolarmente modificato, ha istituito un’agenzia di valutazione:  l’Agenzia europea per i medicinali (EMA).

L’EMA è composta da un consiglio di amministrazione di 36 membri, la maggior parte dei quali rappresenta gli Stati membri (più spesso il direttore o il presidente della loro agenzia nazionale). Il consiglio di amministrazione nomina un direttore esecutivo, assistito da sette comitati di esperti.

L’agenzia fa parte di una vasta categoria di organismi più o meno decentrati, i cui nomi stessi variano (agenzia, ufficio, osservatorio, ecc.), creati per  consigliare la Commissione europea su questioni tecniche.

martedì 2 novembre 2021

Vietato chiamare il Vaticano in giudizio sulla pedofilia: la Cedu riconosce l’immunità


Vietato chiamare in giudizio il Vaticano per i fatti di pedofilia. Vietato, in realtà, chiamarlo in causa sempre, perché è immune dai giudizi. Suona più o meno così la sentenza con la quale la Corte europea dei diritti dell’uomo ha respinto la richiesta di 24 persone che, in Belgio, avevano citato la Santa sede per atti di pedofilia commessi da alcuni preti cattolici. Nessun rappresentante del Vaticano, però, dovrà sedersi in tribunale.

Vale per il Belgio, ma anche per il altri Paesi. La Cedu, infatti, ha riconosciuto alla Santa sede un’immunità che ritiene rinvenibile nel diritto internazionale. E che la scherma da eventuali giudizi che riguardano uomini della Chiesa. Senza nessuna eccezione. E nulla cambia se il reato commesso da un religioso – in questo caso ai danni di un minore – è stato accertato da un giudice.

lunedì 1 novembre 2021

UK, ECCO I DATI UFFICIALI: I VACCINATI RAPPRESENTANO L’82% DEI DECESSI, IL 69% DEI RICOVERI E IL 54 % DEI CASI COVID-19


Gli ultimi dati ufficiali della sanità pubblica mostrano che la popolazione vaccinata ha rappresentato oltre l’82% dei decessi per Covid-19 a settembre, mentre rappresentava anche il 69% dei ricoveri per Covid-19 e il 54% dei presunti casi di Covid-19 dall’11 settembre all’8 ottobre.

Il Covid-19 Statistical Report è un rapporto settimanale sui dati Covid-19 pubblicato da Public Health Scotland e l’ultimo aggiornamento pubblicato il 13 ottobre conferma che le cose stanno peggiorando per la popolazione completamente vaccinata di settimana in settimana mentre le cose migliorano per la popolazione non vaccinata.

La tabella 16 del rapporto conferma che la maggior parte dei casi di Covid-19 è tra la popolazione non vaccinata nella settimana a partire dall’11 settembre 2021, pari a 13.553 casi. Mentre la popolazione completamente vaccinata non è rimasta molto indietro registrando 12.120 casi. Tuttavia, nelle tre settimane da quando i vaccinati completamente hanno rappresentato la maggior parte dei casi, con la differenza tra i non vaccinati che aumenta di settimana in settimana.