martedì 25 maggio 2021

RIFIUTA IL TAMPONE, DOCENTE DI SCIENZE INFERMIERISTICHE SOSPESA DAL LAVORO – Giovanna Finocchi



Giovanna Finocchi è direttrice del corso di laurea in scienze infermieristiche e docente di etica e bioetica. Lo scorso marzo, ai sensi della legge 81/08, è stata convocata dalla propria direzione sanitaria per eseguire il test antigenico.

“Già dall’aprile del 2020 ho iniziato a studiare i numeri dell’ISS, dell’Istat, di Epicentro, insomma i dati di tutti quegli istituti che da anni monitorano l’andamento delle epidemie in Italia, in particolare dell’influenza stagionale. Mi sono resa conto che questi numeri non si discostavano molto rispetto a quelli degli anni precedenti, così ho iniziato a informarmi su altre fonti oltre a quelle dei telegiornali. Inoltre, a seguito dei provvedimenti adottati per contenere l’epidemia, che risultati sono stati ottenuti?”

lunedì 24 maggio 2021

Lockdown dannoso secondo 43.000 medici e ricercatori


43.000 (quarantatremila, si avete capito bene) medici e scienziati di medicina hanno oramai firmato la Grande Dichiarazione di Barrington, che contesta – sulla base di fatti oggettivi verificabili da chiunque – la narrazione Covid. Non contestano l’esistenza del virus, bensì i lockdown (non hanno alcun senso, anzi) e le decisioni dei governi. I giornalisti, tutti corrotti o pavidi, non ve lo raccontano.

Jay Bhattacharya è professore di medicina presso la Stanford University, dove ha conseguito sia un M.D. che un Ph.D. in economia. È anche ricercatore associato presso il National Bureau of Economics Research, senior fellow presso lo Stanford Institute for Economic Policy Research e presso il Freeman Institute for International Studies e direttore dello Stanford Center on the Demography and Economics of Health della Dichiarazione di Great Barrington, la sua ricerca è stata pubblicata su riviste di economia, statistica, legge, medicina, salute pubblica e politica sanitaria.

domenica 23 maggio 2021

Pietro Orlandi: “Ho lo scambio di messaggi tra due persone vicine al Papa, ma il Vaticano non mi convoca”.

Nuovo duro intervento da parte di Pietro che continua a sostenere che all’interno del Vaticano non ci sia l’intenzione di andare a fondo sulla scomparsa della sorella. “Ci sono due persone molto vicine a Papa Francesco che usano telefoni riservati della Santa Sede e io ho un loro scambio di messaggi: parlano di documenti su Emanuela. Quando noi chiedevamo i documenti ci dicevano che non c’è nulla: non è vero” e nessuno ha convocato Pietro Orlandi per capire di cosa si tratta.

La trasmissione di approfondimento di La7, Atlantide, condotta da Andrea Purgatori nella puntata del 12 maggio 2021 si è occupata dell’attentato a Papa Giovanni Paolo II e del caso OrlandiOspite in studio Pietro Orlandi e in collegamento l’avvocatessa Laura Sgrò.

...segue: emanuelaorlandi.altervista.org

venerdì 21 maggio 2021

Bill Gates, la Clinton e lo stranissimo incidente di Suez

Il cargo Ever Given incagliatosi nel Canale di Suez

Ci sono anche Bill Gates e Hillary Clinton, nel puzzle azionario che fa capo all’armatore della gigantesca portacontainer Ever Given, incagliatasi il 23 marzo nel Canale di Suez, ostruendo per giorni l’idrovia mercantile più importante del mondo. Lo segnala “Come Don Chisciotte“, che si interroga sull’incidente più strano della storia: un mastodonte da 200.000 tonnellate, mandato a sbattere contro le rive da una semplice tempesta di vento? Strano: l’enorme nave faceva parte di un convoglio: tra tanti cargo incolonnati, la tempesta avrebbe colpito solo lei? Altra stranezza: prima di imboccare il canale, la Ever Given aveva seguito una rotta “folle”, disegnando sui tracciati Gps – letteralmente – un gigantesco pene: la “firma” di una clamorosa beffa? «La nave non solo si è messa di traverso, ma con la prua si è addirittura conficcata in un argine-sponda del canale, manovra che a questo punto è difficile ritenere accidentale: con l’apparato motore, infatti, sarebbe stato possibile contrastare la manovra sbagliata ed evitare l’impatto».

Lo afferma su “Africa ExPress” l’ingegner Bruno Brugnoni, consulente marittimo e già direttore di macchina sui grandi mercantili. Un uomo esperto, che ha passato decine di volte il Canale di Suez. «Certamente – conclude – la verità non si saprà mai. Non essendoci stati morti o feriti, tutte le questioni saranno risolte dalle assicurazioni: e queste non hanno interesse a divulgare i particolari». Il mistero del “fallo” sui tracciati tiene banco anche sui giornali: goliardata, gesto involontario o strana coincidenza? Il disegno, sottolinea il “Fatto Quotidiano“, lo si vede chiaramente dal filmato pubblicato su Twitter dal sito “Vessel Finder”, specializzato nel tracciare e registrare le tracce Gps delle navi. Le stesse autorità egiziane – vere vittime del blocco dell’idrovia – non escludono l’errore umano. Sull’inserto “InsideOver” del “Giornale”, Lorenzo Vita suggerisce un’altra possibilità: l’hackeraggio a distanza dei comandi della nave. Esistono infatti «hacker in grado di penetrare nei sistemi informatici dell’imbarcazione e impartire gli ordini».

giovedì 20 maggio 2021

La Bibbia Nuda: dietro la nostra storia, una regia occulta

Mauro Biglino

E’ perfettamente lecito domandarsi a chi mai possa importare, oggi, della eventuale veridicità del libro più famoso e più diffuso al mondo, la Bibbia. Un testo sacro, per i religiosi. Un insieme di codici simbolici, per gli esoteristi. Una collezione di fiabe, per gli atei. E se invece – al di là di come la si possa pensare, e nel pieno rispetto delle convinzioni di chiunque – quell’insieme di rotoli antichi contenesse indizi sull’origine della nostra possibile, vera storia? Per cercare una risposta, risulta utilissimo il metodo (pratico, lineare) adottato da Mauro Biglino, singolare figura del panorama culturale italiano. Prima, traduttore dell’Antico Testamento per le Edizioni San Paolo, e poi autore di 14 saggi che indagano tra le pieghe del testo biblico, riletto testualmente e senza filtri, teologici o sapienziali. Dopo oltre dieci anni di studi, la domanda resta invariata: e se la Bibbia riflettesse l’eco dell’origine della nostra specie, letteralmente “fabbricata” da individui non umani? E’ proprio questa, l’angolazione che – volendo – consente di passare, in modo verticale, dalla Genesi alla difficilissima attualità del momento presente, in cui l’umanità sembra in balia di forze ostili e smisuratamente potenti.

Forse è utile fare un bel passo indietro, di almeno vent’anni. Per esempio: fino al 10 settembre 2001, era diffusa la sensazione di vivere nel migliore dei mondi possibili. Non esattamente un pianeta-capolavoro, politicamente parlando, ma distante anni luce da quello che sarebbe venuto dopo, a cominciare dall’alba del giorno seguente: due Boeing contro le Torri Gemelle di New York, senza che un solo jet militare – dopo il primo impatto – si fosse levato a presidiare quelli che erano considerati i cieli più sorvegliati del globo, così da scongiurare almeno la seconda, devastante collisione. Un’avvisaglia poco rassicurante la si era avuta due mesi prima, a Genova, in mezzo a strade e piazze improvvisamente preda della follia di una violenza insensata. Wayne Madsen, già dirigente della Nsa, disse che oltre duemila agenti avevano lavorato, per mesi, a “organizzare” la carneficina del G8 genovese, puntando sul caos scatenato dai misteriosi black bloc, in apparenza venuti dal nulla. Risultato: un temporale anomalo e capace di tramortire l’opinione pubblica, spingendo i giornali a parlare di “sospensione della democrazia”, prima ancora che la vicenda vivesse i suoi pesanti strascichi giudiziari.