mercoledì 29 luglio 2020

Gruppo Marcucci / Attaccano Le Inchieste Della Voce. Che Spariscono…


Spariti, volatilizzati dal sito della “Voce” gli ultimi articoli e inchieste dedicati alle imprese del gruppo Marcucci, quei “Signori del sangue” che dagli anni ’70 hanno l’oligopolio della lavorazione e distribuzione di emoderivati, un autentico pozzo di San Patrizio. E oggi vogliono dettar legge nel super mercato del post Covid a botte di “sangue iperimmune”, come hanno di recente proposto in Senato.
Un autentico “mistero”, un vero giallo che abbiamo provveduto a denunciare, il 6 luglio, alle forze di Polizia, con un dettagliato esposto.
Ecco cosa è successo.

HACKERAGGIO O CHE?
Nei giorni scorsi abbiamo potuto leggere il testo di una fresca querela presentata dai tre rampolli di casa Marcucci, ossia Paolo, socio e amministratore della corazzata di famiglia KedrionMarilina e Andrea Marcucci, entrambi soci di Kedrion e quest’ultimo pezzo da novanta del PD, in qualità di capogruppo al Senato.
I tre contestano il contenuto di quattro articoli scritti dalla Voce negli ultimi 4 mesi, da febbraio a maggio.

Andrea Marcucci
Il primo, del 29 febbraio 2020, si intitola “Teflon e emoderivati / Usa e Italia uniti nelle stragi” e prende spunto dal film americano “Acque sporche” (“Dirty Waters”) uscito nelle sale prima della chiusura per Covid.
Il secondo, del 29 febbraio, è titolato “Strage del sangue infetto / Un attacco frontale di Andrea Marcucci & C. alla Voce”, quando abbiamo pubblicato la lettera stizzita dei Marcucci contro l’inchiesta della Voce della settimana precedente e la nostra replica, punto per punto.

Il terzo articolo è comparso esattamente un mese dopo, il 29 marzo 2020, titolato “Gruppo Marcucci / Vola la corazzata Kedrion”, e si riferisce semplicemente al forte rialzo in Borsa del titolo Kedrion. Tutto qui.
Il quarto articolo, poi, è uscito il 5 aprile 2020, titolo “Andrea Marcucci / Primo firmatario dell’emendamento killer”. Riguarda la vicenda del plasma iperimmune, l’argomento del giorno, soprattutto perché oggetto di una contestatissima audizione in Senato, dove si sono presentati il capogruppo del PD, Andrea Marcucci e – pur non convocato – suo fratello Paolo, che illustra il progetto di “famiglia” per poter controllare il business del plasma iperimmune.
Al tema bollente dedicano un’accesa puntata “Le Iene”.
I legali di casa Marcucci, Carlo Cacciapuoti Carla Manduchi, querelano il 7 maggio la Voce. Che ne viene a conoscenza il 15 giugno, e può leggere il testo della stessa querela il primo luglio.
Ci mettiamo in moto, per rispondere, anche questa volta, punto per punto, alle contestazioni, redigendo una corposa memoria che il 7 luglio viene inviata per pec al pubblico ministero della procura di Napoli incaricato del caso, Maria De Mauro.

La foto che era inserita in apertura dell’articolo sparito su Teflon & emoderivati
Nella giornata del 5 luglio stiamo completando la memoria e raccogliendo tutti gli allegati, utili come documentazione per suffragare quanto da noi scritto.
Ma ecco la sorpresa. Quando cerchiamo gli ultimi quattro articoli contestati, non li troviamo sul nostro stesso sito!
Spariti, volatilizzati, scomparsi!
Facciamo un salto sulla sedia. Cosa può essere mai successo? Come mai non riusciamo a reperire articoli molto recenti, quei quattro usciti appunto tra febbraio e maggio, non vecchi di 10 o 20 anni?
A questo punto prepariamo un “esposto-denuncia” che presentiamo al commissariato di pubblica sicurezza di Pianura-Napoli, il 6 mattina. Scrivendo, tra l’altro, che “tali articoli risultano scomparsi dal sito senza che il sottoscritto (Andrea Cinquegrani, direttore della Voce, ndr), unico legittimato ad operare sul portale, li abbia mai rimossi”. “Si ipotizza che una operazione di hackeraggio abbia potuto cancellare arbitrariamente tali articoli”.

IL GIALLO NEL GIALLO, “WUHAN”
Nella stessa denuncia facciamo riferimento al fatto che eravamo in procinto di allegare gli articoli nella nostra memoria difensiva dopo la querela dei Marcucci, i quali, nella stessa querela, avevano avanzato una richiesta di “urgente sequestro preventivo” degli articoli in oggetto, dei quali si richiedeva l’immediato “oscuramento o deindicizzazione”.
A questo punto, i Marcucci in qualche modo hanno “ottenuto” il loro scopo: “oscurare” quegli articoli, farli sparire dal nostro sito, far sì che ora i lettori non possano più leggere dalla Voce notizie sull’emendamento killer circa il plasma iperimmune oppure del giallo di Wuhan.
Sì perché c’è una quinta inchiesta che abbiamo pubblicato e per la quale abbiamo ricevuto una lettera dell’avvocato Manduchi, il legale che ha co-firmato la querela. La quinta inchiesta riguarda i rapporti tra Kedrion e un importante centro di ricerca di Wuhan, del quale forniamo i dettagli.

Paolo Marcucci
La Voce viene accusata di aver osato accostare il nome dei Marcucci, della prestigiosa Kedrion, al cuore della pandemia! Peccato sia stato Paolo Marcucci in persona a dettagliare tutti i particolari dell’intesa tra Kedrion e il centro di Wuhan nel corso di un’intervista al Corriere della Sera, non al settimanale di Canicattì!
Strano, però, che la vicenda di Wuhan, pur contestata per lettera, non abbia trovato spazio nella querela presentata dai Marucci contro la Voce. Un passo indietro su quel fronte, o che?

Comunque, abbiamo provveduto a pubblicare sulla Voce anche quella lettera sul caso Wuhan, con una nostra risposta: come di consueto, punto per punto.

QUANDO SUA SANITA’ DE LORENZO “RUBAVA LE BOZZE”
Torniamo a bomba. Ossia all’hackeraggio subito dalla Voce, all’oscuramento dei 4 articolo querelati. Anzi dei 5, visto che il “giallo di Wuhan” risulta anch’esso sparito dal nostro sito, pur essendo stato contestato ma non querelato.
E torniamo indietro nel tempo di quasi trent’anni. Per la precisione ad inizio del 1992, quando stava per uscire nelle librerie italiane il volume “Sua Sanità”, coedito dalla Voce e dalla Publiprint di Trento, e dedicato alle allora molto fortunate imprese del ministro della Sanità Francesco De Lorenzo.
Un volume che ha avuto un decollo molto inusuale.
Prima ancora infatti che le copie potessero entrare nel complesso circuito della distribuzione e quindi, dopo giorni, nelle librerie, gli avvocati di “Sua Sanità” era già in possesso delle bozze del libro.
Tanto da poterne chiedere pubblicamente il sequestro, sventolando il relativo atto giudiziario in occasione della presentazione in anteprima del libro, durante la kermess editoriale “Galassia Gutemberg” a febbraio 1992. Alla presentazione, tra gli altri, aveva preso parte anche il “futuro” sindaco di Napoli, Antonio Bassolino.
Seduta stante – e concretamente il giorno seguente – annunciamo di voler presentare una denuncia di ricettazione a carico di De Lorenzo, il quale non poteva essere entrato in possesso delle bozze, con largo anticipo rispetto alla stampa del libro, se non per via illegale e fraudolenta.
Ne scaturisce un putiferio. La notizia rimbalza per tutta la stampa nazionale, tanto che – per fare un solo esempio – il Resto del Carlino titolò: “Adesso De Lorenzo ruba anche le bozze di un libro”.
Anni duri per Sua Sanità. Che verrà processato e condannato per la “Farmatruffa” con il suo amico e sodale Diulio Poggiolini, il Re Mida della sanità e direttore generale al ministero. I due, infatti, vengono condannati sia sotto il profilo penale che amministrativo, dovendo risarcire 5 miliardi di lire a testa per aver infangato, con il loro comportamento, l’immagine dell’Italia.

LE DUE DINASTY PARALLELE
Nel libro “Sua Sanità” – per diverse settimane in testa alla hit della saggistica – un capitolo viene dedicato alla dinasty dei Marcucci. Con la quale un’altra dinasty, quella dei De Lorenzo, ha stretto un vero e proprio patto politico e d’affari.
Proprio nel 1991, infatti, per via degli ottimi rapporti tra Sua Sanità e il patriarca della famiglia MarcucciGuelfo, viene candidato con successo alla Camera il rampollo Andrea, che risulterà il più giovane parlamentare mai eletto nel nostro paese. Collegio prescelto, of course, quello della natia Toscana.
Guarda caso, negli stessi mesi fa il suo ingresso nel consiglio d’amministrazione di “Scalvo” – una delle perle di casa Marucci – Renato De Lorenzo, fratello di Sua Sanità.
Come dire, un affare tira l’altro, dalla politica alle imprese.
Ma cosa fanno i Marcucci nella loro querela contro la Voce? Negano ogni rapporto con Sua Sanità De Lorenzo, si sentono oltraggiati – ovviamente in primis il capo Pd al Senato Andrea Marcucci – e lesi nelle loro maestà. Negano tutto. Così come i rapporti con il Re Mida Poggiolini.
Facce di bronzo.
Lo documentiamo domani con un’altra inchiesta.

martedì 28 luglio 2020

Rete Voltaire: I principali titoli della settimana 28 lug 2020


Rete Voltaire
Focus




In breve

 
Il particolare riscaldamento climatico dell'Iraq
 

 
Erdogan, il nuovo Mehmet II
 

 
I trascorsi schiavisti del Partito Democratico USA
 

 
USA, vandalizzate statue della "Vergine Maria bianca"
 
Controversie

 
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Moby Prince / Dopo 30 Anni Spuntano “Nuove” Foto Satellitari…


A quasi trent’anni dalla tragedia del Moby Prince saltano fuori immagini satellitari inedite.
Sono parto degli archivi militari americani e francesi, decisamente un po’ lenti nell’elaborare quelle immagini.
Ai confini della realtà.
In questi trent’anni la giustizia italiana ha solo pensato a produrre inchieste e processi farlocchi. Dai quali non è emerso uno straccio di verità, nonostante ci fossero chiare prove di “traffici” inusuali, quella sera, nelle acque antistanti il porto di Livorno dove, con una perfetta visibilità, si verificò la tragica collisione tra il Moby Prince carico di passeggeri e la petroliera Agip Abruzzo di proprietà della SNAM.
Secondo gli inquirenti, invece, quella sera tra il 10 e l’11 aprile 1991, intorno alle ore 21, c’era una fitta nebbia, che avrebbe favorito la collisione. Niente di più falso, come invece emerso da non poche testimonianze e dalle rilevazioni meteo.

Tanto è bastato, comunque, per archiviare la scomoda “pratica” della tragedia del Moby.
Tre anni fa è partita una commissione parlamentare d’inchiesta, che ha prodotto qualche risultato concreto. Ad esempio, ha fatto luce proprio su quella inesistente nebbia killer. Ma poi la stessa commissione è finita in naftalina.
Adesso, a quanto pare, si starebbe rianimando un nuovo filone d’inchiesta da parte della sempre dormiente procura livornese. Filone che trarrebbe spunto proprio da quelle immagini satellitari, attraverso le quali viene documentato come la petroliera della Snam si trovasse in una posizione fuorilegge: e cioè in quel “triangolo” di mare davanti al porto di Livorno che doveva essere lasciato sempre libero, per via dei traffici marittimi massicci in entrata e in uscita.
Era ed è vietato rimanere in rada, in quelle acque. Ma la motonave Agip Abruzzo si trovava tranquillamente posizionata lì, quella tragica sera.
Si tratta di un elemento da non poco, visto che nel corso dell’inchiesta e anche al processo la circostanza non era emersa, ed anzi era prevalsa la tesi sostenuta dal comandante della Capitaneria di Livorno, Sergio Albanese, secondo cui l’Agip era posizionata in modo regolare. Tutto ok.
A scattare le immagini nel corso di alcuni mesi, prima e dopo la tragedia, sono stati due satelliti: uno americano e l’altro francese.
Il primo è il Landsat 5, che fa capo all’agenzia scientifica americana USGS, ossia l’equivalente del nostro ISPRA. Solo un paio d’anni fa, a quanto pare, ha provveduto a riorganizzare i suoi uffici e ad elaborare in modo decente le immagini (9 in tutto) di quasi 30 anni fa. Alla faccia dell’efficienza a stelle e strisce!

Le altre due (2) immagini sono parto del satellite francese Spot 2.
Come mai nessuno si sogna di chiedere ai due “satelliti” perché ci hanno messo trent’anni per “elaborare” le 11 fotografie?
Perchè nessuna procura ha mai avviato un’inchiesta sui colossali depistaggi che si sono verificati nel corso di questi anni?

lunedì 27 luglio 2020

La spinta di Anthony Fauci alla ricerca pericolosa ha contribuito a creare la pandemia COVID-19?


Gli americani hanno validi motivi per mettere in dubbio la leadership di Fauci nella risposta al COVID-19.
Di: Matthew Cullinan Hoffman Lunedì 15 giugno 2020
 (1a parte) – (2a parte) – (3a parte) – (4a parte) – (5a parte) – (6a parte) – (7a parte)

La violazione della sicurezza in un laboratorio cinese ha portato alla pandemia di H1N1 nel 1977
Il peggior fiasco confermato nella storia della ricerca sui vaccini come risposta alle pandemie virali è stata la pandemia di H1N1 del 1977, che oggi la maggior parte dei ricercatori crede sia stata scatenata da uno dei laboratori incaricato di fare ricerche sul vaccino per una nuova influenza, che ha causato il panico nel 1976. La sequenza di eventi che ha portato alla pandemia è stata la commedia degli errori dei funzionari sanitari che è costata ai contribuenti milioni di dollari in ricerche non necessarie, ha ucciso decine di destinatari del vaccino e, infine, ha causato proprio il tipo di epidemia che la ricerca intendeva prevenire.
Il panico si diffuse negli Stati Uniti, quando un’epidemia di influenza dovuta al virus H1N1 (influenza suina) causò 13 ricoveri ospedalieri e un decesso a Fort Dix, New Jersey. L’epidemia fu bloccata a Fort Dix, ma suscitò timori nell’amministrazione del presidente degli Stati Uniti Gerald Ford, che riteneva il virus potenzialmente pericoloso quanto il virus H1N1 del 1918, che aveva ucciso 50 milioni di persone in tutto il mondo. Ford decise quindi di accelerare la realizzazione di un vaccino che proteggesse la popolazione, con lo scopo dichiarato di vaccinare tutti gli americani.
Quando il vaccino fu pronto, l’influenza era già scomparsa, ma l’amministrazione Ford decise comunque di lanciare una campagna di vaccinazione nazionaleQuarantotto milioni di americani ricevettero il vaccino che, essendo stato fatto in fretta e furia con virus vivo, alla fine provocò la sindrome di Guillain-Barré (paralisi) in oltre 500 persone. In totale 25 persone morirono a causa della reazione e altri subirono danni permanenti.
Tuttavia, il costoso vaccino e i decessi associati non rappresentano la fine della storia. In risposta all’epidemia di H1N1, i laboratori di tutto il mondo hanno iniziato a sperimentare con le scorte esistenti di H1N1 che avevano conservato nei congelatori per decenni, dopo la scomparsa del virus A dell’influenza H1N1 20 anni prima. Improvvisamente, nel maggio 1977, il virus A dell’influenza H1N1 è ricomparso esattamente nella stessa forma di vent’anni prima, dimostrando in modo definitivo l’origine di laboratorio (probabilmente uno cinese), dove la malattia è ricomparsa per la prima volta.
Il virus H1N1 resuscitato ha poi travolto il mondo causando una pandemia ormai dimenticata, chiamata erroneamente “influenza russa”, che ha colpito soprattutto i bambini e, fortunatamente, sembra non aver avuto alcun effetto rilevabile sui tassi di mortalità influenzale stagionale. Il tentativo globale di indagare sull’H1N1 allo scopo di creare un vaccino per una pandemia inesistente aveva ora creato una vera pandemia, anche se i suoi effetti erano lievi.
Poco più di trent’anni dopo, il mondo avrebbe vissuto una farsa simile con l’emergere, ancora una volta, di un’epidemia di “influenza suina” H1N1, questa volta originatasi in Messico nel 2009. L’influenza, che tendeva a essere più letale per i non anziani, ha scatenato il panico in Messico e in tutto il mondo, con la pubblicazione quotidiana del numero dei decessi negli ospedali (tò, che novità, n.d.t.). Cominciò una corsa alla ricerca di un vaccino a costi esorbitanti, e la preoccupazione che la fretta potesse produrre un vaccino pericoloso, come nel 1976.
Tuttavia, man mano che l’influenza si diffondeva, è diventato chiaro che l’influenza suina del 2009 non era nel complesso molto più mortale dell’influenza stagionale, anche se si stima che abbia ucciso circa 12.000 americani durante la sua corsa iniziale, di cui l’87% aveva meno di 65 anni. La maggior parte dei ricoverati aveva condizioni preesistenti.
Quando il vaccino è stato introdotto alla fine del 2009, la pandemia si era già affievolita, e c’era poco interesse per il vaccino tra gli americani, nonostante i suggerimenti del dottor Anthony Fauci e di Barack Obama. Gli operatori sanitari dello stato di New York hanno protestato contro le regole che impongono loro di ricevere il vaccino, preoccupati che non fosse stato testato e che potesse creare effetti negativi sulla salute. Alla fine, più della metà del massiccio stock di vaccino H1N1 acquistato dal governo degli Stati Uniti è rimasto inutilizzato, e la maggior parte di quelle dosi – 71 milioni in totale – è stata semplicemente smaltita.
I critici dicono che la ricerca pericolosa non dà “alcun risultato” per combattere le malattie virali
Un esempio più recente dello stesso tipo di ricerca pericolosa si trova nel recente finanziamento da parte di Fauci di esperimenti sui virus dell’influenza aviaria per la creazione di futuri vaccini, che ha comportato la modifica del virus dell’influenza per renderlo trasmissibile all’uomo. Sebbene tale ricerca suscitasse opinioni contrastanti tra gli scienziati, e fosse stata vietata dall’amministrazione Obama nel 2014 dopo la documentazione di allarmanti violazioni della sicurezza, i funzionari sanitari avevano nuovamente approvato gli esperimenti e permesso il finanziamento del governo degli Stati Uniti, come riferito dalla rivista Science nel febbraio del 2019, seguita dal New York Times nel marzo del 2019. L’articolo del Times citava Fauci che difendeva la ricerca, scrivendo che la considerava una “buona decisione di far riprendere la ricerca”, e rilevando che il suo istituto aveva contribuito con più di 600.000 dollari.
Gli Istituti Nazionali di Sanità non sono stati l’unica organizzazione a finanziare la ricerca sui virus animali. L’Agenzia degli Stati Uniti per lo sviluppo internazionale (USAID) ha istituito nel 2009 un programma chiamato “PREDICT” per tentare di studiare i virus animali e anticipare le possibili minacce di malattie negli esseri umani. Gli studi hanno riguardato lo stesso tipo di ricerca di “gain of function” condannata dai ricercatori e limitata dai funzionari sanitari statunitensi.
In particolare, USAID e PREDICT hanno anche sostenuto la ricerca presso il Wuhan Institute of Virology. Il programma PREDICT è stato annullato nel 2018, una mossa che è stata decretata dai sostenitori ma sostenuta da scienziati che hanno dubitato della sua efficacia e si sono preoccupati dei pericoli che ha creato.
Richard Ebright, che studia le malattie infettive alla Rutgers, ha dichiarato a Newsweek in aprile che, nonostante i benefici propagandati di tale ricerca promossa dal PREDICT, dopo dieci anni di esistenza il programma aveva avuto zero risultati positivi nella lotta contro le malattie.
“Il programma PREDICT non ha prodotto alcun risultato – assolutamente nessun risultato – utile per prevenire o combattere le epidemie”, ha detto Ebright. “Non ci sono informazioni da quel progetto che contribuiscano in alcun modo, forma o modalità ad affrontare l’epidemia in questione”. La ricerca non fornisce informazioni utili per lo sviluppo di farmaci antivirali. Non fornisce informazioni utili per lo sviluppo di vaccini.
L’ossessione per i vaccini piuttosto che la prevenzione delle malattie alla radice del problema?
Una ricerca così pericolosa è stata abbracciata e promossa da Fauci, Collins e dall’establishment sanitario americano, a causa di un orientamento generale verso la ricerca sui vaccini e i farmaci antivirali, piuttosto che i metodi più tradizionali per affrontare le epidemie di malattie infettive, tra cui la ricerca di contatti e la quarantena. Tali metodi, se eseguiti in modo rigoroso e all’inizio di una nuova epidemia, possono eliminare completamente una nuova malattia.
Fauci ha usato la sua vasta esperienza con l’HIV e l’AIDS come pretesto per affrontare tutte le malattie virali con la stessa strategia di ricerca di vaccini e trattamenti medici. Anche se dopo decenni non è stato sviluppato alcun vaccino per l’HIV, i trattamenti medici possono ora prolungare la durata della vita dei malati per molti decenni. Tuttavia, lo stesso successo non è stato riscontrato in molti casi di malattie infettive, in particolare nelle pandemie di tipo influenzale che colpiscono rapidamente le popolazioni, che sviluppano rapidamente una “immunità del gregge” alla malattia in questione.
Una rassegna delle recenti pandemie illustra il punto. Nella pandemia influenzale del 1957, un vaccino è stato sviluppato rapidamente, ma è stato solo parzialmente efficace e ha avuto uno scarso impatto sulla malattia. Nel 1958 il virus era semplicemente diventato parte dell’influenza stagionale. Anche la pandemia influenzale del 1968 non sembra essere stata influenzata in modo sostanziale dal vaccino sviluppato per contrastarla. Anche gli allarmi “influenza suina” del 1976 e del 2009 hanno portato a una produzione frettolosa di vaccino, che ha avuto scarsi effetto benefici.
L’epidemia di SARS del 2002 è particolarmente esemplificativa. Nel 2004 è stato prodotto un vaccino per la malattia, che da allora ha letteralmente cessato di esistere perché la tradizionale ricerca di contatti e la quarantena l’aveva eliminata.
Il dottor Anthony Fauci ha ammesso da tempo che gli Stati Uniti non sono preparati ad un’epidemia pandemica. Tuttavia, invece di sostenere un sistema di test rapidi e di ricerca di contatti, che se applicato correttamente potrebbe salvare gli Stati Uniti da qualsiasi nuova epidemia di malattia contagiosa, ha spinto per ottenere sempre più denaro per la ricerca di vaccini, sperando che le nuove scoperte scientifiche eliminino in qualche modo la minaccia della malattia.
La disgraziata mentalità di Fauci è stata esposta in due diverse conferenze sulla preparazione alla pandemia nel 2017. In un incontro sul tema organizzata dalla Smithsonian Institution, Fauci ha tenuto una conferenza in cui ha ammesso che la produzione di vaccini arriva sempre troppo tardi per fermare le epidemie di influenza pandemicae così ha sostenuto la necessità di un “vaccino universale” per prevenire tutte le forme di influenza (eccolo qua, n.d.t.). Fino ad allora, ha affermato Fauci, saremo impreparati ad affrontare pandemie influenzali globali.
In un’altra conferenza organizzata da Bill Gates lo stesso anno, Fauci ha continuato a perseguire il tema di un “vaccino universale” anche ammettendo che le “misure antiquate” di rintracciamento e contenimento dei contatti avevano eliminato la SARS nel 2002 senza un vaccino. Al momento dell’iniziale epidemia di COVID-19 negli Stati Uniti nel gennaio del 2020, Fauci e altri importanti sanitari statunitensi non erano ancora riusciti a creare un sistema di test e di ricerca dei contatti a risposta rapida, l’unico metodo noto per sopprimere efficacemente potenziali focolai di pandemia.
La spinta ossessiva per lo sviluppo di farmaci e vaccini attraverso la ricerca virale, piuttosto che ragionevoli misure preventive, può essere trovata alla fine alla base della pandemia COVID-19. Potrebbe aver portato non solo alla creazione e allo scatenarsi del nuovo coronavirus, ma anche a uno stato di impreparazione per quanto riguarda il contenimento.
Per quanto la ricerca virale possa essere utile in certi contesti, l’eccessiva attenzione del Dr. Fauci e del Dr. Collins per le pericolose funzionalità di “gain of function” della ricerca, nonché la mancanza di enfasi sul tradizionale controllo dell’epidemia, possono ora aver contribuito a creare la pandemia più distruttiva che il mondo abbia mai visto, dai tempi della pandemia influenzale del 1918. Ha spinto loro e altri leader sanitari nazionali in un pericoloso intreccio con la Cina e in una ingenua dipendenza dall’Organizzazione Mondiale della Sanità influenzata dalla Cina. La situazione attuale del mondo dopo la pandemia COVID-19 dovrebbe portare a una rigorosa ricerca della fonte dell’epidemia e, in ultima analisi, a una rivalutazione dello stato di controllo della pandemia e della scienza – o della sua mancanza – del controllo delle malattie pandemiche.
Scelto e tradotto da Cinthia Nardelli per ComeDonChisciotte

domenica 26 luglio 2020

Adrenocromo: la droga dell’immortalità. Il Santo Graal dei pedosatanisti



Marcello Pamio
E’ conosciuto almeno dagli anni Trenta del secolo scorso anche se in letteratura uno dei primi a parlare di adrenocromo fu Aldous Leonard Huxley (1894-1963) nel suo libro “Le porte della percezione: paradiso e inferno” del 1954.
Huxley è stato uno scrittore visionario ma soprattutto uno sperimentatore. Oltre alla saggistica infatti si è dedicato alla meditazione filosofica indotta dalle droghe: egli era convinto che la felicità e l’infelicità altro non fossero che il frutto di reazioni chimiche all’interno dell’organismo umano.
Questa sua visione della vita lo portò a sperimentare estesamente su sé stesso gli effetti di molte droghe (mescalina, LSD, ecc).
L’adrenocromo - ha scritto - “è un prodotto della decomposizione dell'adrenalina, può produrre molti dei sintomi osservati nell'intossicazione da mescalina. Ma l’adrenocromo probabilmente si forma spontaneamente nel corpo umano. In altri termini, ciascuno di noi può essere capace di fabbricare minute dosi chimiche di ciò che si ritiene provochi profondi cambiamenti nella coscienza. Alcuni di questi cambiamenti sono simili a quelli che si verificano nella più caratteristica peste del ventesimo secolo, la schizofrenia”. Aveva perfettamente ragione Huxley quando scrisse che “si forma spontaneamente nel corpo umano”, e dopo vedremo come si produce e soprattutto perché...


A riportare alla ribalta mediatica l’adrenocromo ci ha pensato il romanzo “Paura e disgusto a Las Vegas” scritto da Hunter Stockton Thompson nel 1971, da cui hanno tratto il demenziale film “Paura e delirio a Las Vegas” con Johnny Depp, in cui si parla espressamente della droga descrivendola come uno psichedelico dagli effetti simili all’LSD, anche se “la mescalina al confronto è un gingerino”...
Brevetto chimico
Il 26 febbraio 1985 gli Stati Uniti hanno assegnato il brevetto numero 4,501,923 all’inventore inglese Deryck F. Boot che lavorava per la Minnesota Mining and Manufacturing Company, meglio nota come 3M Co., la potentissima corporation americana che produce oltre 60.000 prodotti industriali di ogni tipo (mascherine, adesivi, abrasivi, dispositivi di protezione individuale, pellicole per vetri, prodotti dentali, materiali elettrici ed elettronici, prodotti medici, software sanitari ecc).
Il brevetto descrive un processo per preparare l'adrenocromo comprendente adrenalina ossidante o un suo sale.

Oggi in medicina l’adrenocromo viene somministrato per via endovenosa per curare soggetti epilettici, mentre sotto forma di adrenocromo monosemicarbazone (carbazocromo) viene utilizzato come emostatico nelle emorragie capillari per trattarne la fragilità, ma in questa forma è totalmente privo di azione simpaticomimetica e quindi del tutto inutile per gli scopi tanto desiderati e ricercati dall’élite...
Adrenocromo
Cos’è in realtà questa sostanza, e perché è così ambita?
L'adrenocromo, la cui formula è C9H9NO3, è il potente precursore ormonale dell'adrenalina secreto dal corpo in grandi quantità in momenti di intensa paura, rabbia o pericolo di vita. Lo scopo è quello di ottimizzare la risposta adrenalinica dei muscoli e dei nervi, proteggere i tessuti e gli organi dai rigori della scarica di adrenalina, ottimizzando al meglio il meccanismo di combattimento o fuga come risposta alla paura umana in situazioni di estrema necessità come quelle legate alla sopravvivenza.
Si può pensarlo come un potentissimo additivo per il carburante della “macchina umana” di fronte ad un pericolo. Sembra non esserci nulla di simile sulla terra.
Possiede, tra le altre cose, capacità rigenerative dei tessuti, sarebbe in grado di ripristinare la reattività nervosa e la funzione cognitiva.
Miracolo dell’orecchio del coniglio e del cuore della rana
In uno studio belga pubblicato nel 1946, i clinici furono in grado di usare una perfusione di adrenocromo acquoso per riportare in vita l'orecchio di un coniglio congelato, consentendo ai medici di ripristinare la vascolarizzazione e la risposta dello stimolo nervoso al tessuto precedentemente necrotizzato. Cose impensabili non solo allora ma anche oggi.
I medici hanno dimostrato la capacità dell'adrenalina ossidata nel ripristinare i sistemi nervosi danneggiati, e i risultati hanno stimolato la pratica di applicare l’adrenocromo nei siti di incisione dei pazienti al fine di accelerare la rigenerazione e la guarigione dei nervi.
In un altro studio questa volta del 1939, la perfusione di adrenocromo è stata usata per rigenerare e riavviare il cuore di una rana, riportando in vita l'animale.
Bambini come “donatori”
Come detto precedentemente l’adrenocromo prodotto chimicamente è un farmaco che non ha nulla a che vedere con la sostanza endogena naturale prodotta da un essere umano in pericolo!
La cosiddetta “droga dell’immortalità” deve venire estratta direttamente dall’organismo, meglio se giovane e fresco come quello di un bambino perché con l’età la sua produzione cala.
L’altro motivo è che la sovraesposizione ripetuta all'adrenalina ossidata dell'adulto porta a nefasti effetti collaterali fisici e mentali: convulsioni epilettiche, sintomi simili al Parkinson, schizofrenia e psicosi delirante.
I bambini risultano essere la migliore “fonte” di estrazione, sia perché è più facile trovare una piccola creatura come “donatore” rispetto ad un adulto, e poi perché l'adrenocromo giovanile è bilanciato chimicamente in modo da ridurre gli orribili effetti collaterali della versione per adulti.
Vale la regola: più giovane è il “donatore” e migliore è la droga!
Per avere una maggiore concentrazione di adrenocromo è necessaria una potente scarica adrenalinica e questa si genera quando la persona e/o il bambino subisce violenza psicologica o fisica e quando viene letteralmente impaurito e terrorizzato.
Questo abominio potrebbe essere la spiegazione del pernicioso e indicibile traffico di bambini, rapimenti, sfruttamento, abusi e persino sacrifici di minori da parte di queste pericolosissime congreghe? Pochi sanno perché i media non ne parlano, ma ogni anno milioni i bambini nel mondo spariscono nel nulla: una parte torna a casa ma il restante non viene più ritrovato!
La Verità è figlia del tempo e per fortuna le cose stanno venendo fuori.
L’altra cosa che sta lentamente emergendo è che questa droga sembra essere largamente utilizzata dai membri dell’élite legati a logge pedosataniste, di cui moltissime star di Hollywood, e non solo, ne fanno parte.
In pratica l'adrenocromo ha assunto le connotazioni mitologiche della fonte dell’eterna giovinezza: il Santo Graal dei pedosatanisti luciferini che regnano purtroppo in mezzo a noi...
Conclusione
Non possiamo sapere con assoluta certezza se l’adrenocromo è una invenzione fantasiosa di qualche mente perversa o realmente la droga più ricercata e in voga dalla crème de la crème.
Ma droga a parte, la cosa certa è che esistono numerose congreghe dedicate al culto luciferino, mi riferisco alle sette pedosataniste che si dedicano alla profanazione rituale dell'innocenza infantile per il potenziamento “spirituale” da una parte (se possiamo chiamarlo così), e forse anche al potenziamento chimico-ringiovanente dall’altra.
Tutto però sta venendo fuori e i segni della verità stanno emergendo quotidianamente.
Il caso del miliardario pedofilo Jeffrey Epstein è illuminante da questo punto di vista.
Epstein era un procuratore e organizzatore di questa aberrante pratica sessuale di magia nera, e il suo arresto ha permesso di scoperchiare, almeno in parte, il Vaso di Pandora.
Sappiamo nomi e cognomi dei numerosi clienti (non di tutti purtroppo) di Epstein, quelli che hanno volato con il suo jet privato “Lolita Espress” per andare a impaurire e/o violentare i bambini nella sua isoletta (Isle of Sin, l'isola del peccato)…

Il jet privato di Epstein "Lolita Express"

A questo punto chi può negare l’ipotesi che i vari personaggioni non volassero nell’isola degli orrori per partecipare alla produzione della droga?
Tra i nomi venuti alla ribalta: Bill, Hillary Chelsea Clinton, Woody Allen, Kevin Spacey, Bill Cosby, Mick Jagger, Principe Andrea, Charles Spencer (fratello di Lady Diana),il filantropo Bill Gates, Tony Blair, Michael Bloomberg, Richard Branson, Rupert Murdoch, persino Henry Kissinger e moltissimi altri nomi della politica, della finanza e di Hollywood.

Anche il filantropo Bill Gates risulta nell'elenco passeggeri…

Nell’armonia e nell’equilibrio del Sistema, oltre a queste forze indubbiamente di tenebra si stanno muovendo anche le forze di Luce, e difatti le notizie e i nomi iniziano a trapelare...
Anche le dichiarazioni inequivocabili del presidente Donald Trump sono su questa linea.
La difesa a spada tratta dei bambini e soprattutto le azioni che sta mettendo in atto Trump (il presidente che non doveva essere eletto), indicano senza ombra di dubbio che è in atto una vera e propria guerra ai più alti livelli, o ai più bassi dipende dai punti di vista.
Uno scontro senza eguali tra il mondo umano e quel substrato occulto (Deep State) di anime perdute e totalmente pervertite.
Concludo con qualche immagine recente dei divi di Hollywood, perché stranamente il loro corpo sembra aver subito un tracollo fisico nell’ultimo periodo. Tracollo inspiegabile se si confrontano le foto con le precedenti…
Siamo di fronte alla prova che molte star sono in astinenza di qualche droga? Oppure si tratta solo di normalissimo invecchiamento fisiologico accelerato dal lockdown?

Jhonny Depp, 57 anni
Celine Dion, 52 anni
Regina Elisabetta II, 94 anni. Principe Filippo Mountbatten, 99 anni e il papa…

Esperimento sulla rana è citato in questo articolo scientifico:
https://physoc.onlinelibrary.wiley.com/doi/pdf/10.1113/jphysiol.1949.sp004305 
Esperimento sul coniglio è citato in questo articolo scientifico:
http://pharmrev.aspetjournals.org/content/1/1/1
In questo articolo si legge: "Adrenochrome causes an elective inhibition of the process, which determines the content of associative thinking. This occurs in doses that do not heighten the lability of basic processes, do not reduce excitation, and do not loose temporary connections as is the case with LSD".
https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0074774208600252
Questo riguardo le possibili reazioni "psicotiche" indotte da adrenocromo:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4813425/