sabato 24 agosto 2013

Scie chimiche e HAARP



Da alcuni in anni, e con sempre maggiore frequenza, nei nostri cieli appaiono inspiegabili 'scie' biancastre, troppo basse, troppo voluminose, troppo persistenti, troppo ordinate... troppe per essere semplicemente le ben note scie degli aerei a reazione. In Europa, Nord America, Canada, Russia, il fenomeno ha suscitato grande e preoccupato interesse, con studi, servizi giornalistici, interrogazioni parlamentari, anche e soprattutto in seguito a episodi di intossicazioni e strane malattie manifestatasi proprio in zone nei cui cieli le 'scie chimiche' erano apparse. Sali di bario, sali d'alluminio... questi alcuni degli agenti chimici rilasciati: perché? L'ipotesi più accreditata è quella di esperimenti di modificazione del microclima; altri pensano a utilizzi militari, soprattutto in relazione alla Haarp un sistema di guerra climatica che sarebbe stato messo a punto dal governo degli Stati Uniti. Haarp (High Frequency Active Auroral Research Program, cioè «programma di ricerca attiva aurorale con alta frequenza») consiste in una selva di enormi antenne eretta nel bel mezzo della foresta boreale nordamericana, per alcuni capace di condizionare il clima di continenti alterando con microonde la temperatura o l'umidità.

V. Gambino D. Benvenuti

sabato 17 agosto 2013

Rennes le Chateau, la chiesa del mistero?



Che cosa nasconde questa chiesetta sperduta in luogo remoto della Francia? Come è stato possibile che in soli 12 diventasse da una piccola costruzione ad un vero e proprio tempio solenne dedicato alla Maria Maddalena. Da dove sono arrivati i soldi che hanno permesso tutto ciò. Proseguendo sulle tracce dei misteri legati alla figura emblematica della Maddalena arriviamo a Rennes e con il solito spirito vorremo capire e conoscere. Mossi solo ed esclusivamente dalla verità.

In studio (il 29 febbraio 2008):
Giorgio Baietti , studioso, esperto e scrittore di Rennes le Chateau
Mariano Tomatis Antonio no , studioso, esperto e scrittore di Rennes le Chateau

"Rebus, questioni di conoscenza" è una trasmissione curata e condotta da Maurizio Decollanz con la regia di Luca Valtorta . Maurizio Amodeo è il direttore della fotografia, Roberto De Lucia il montatore, Dario Maggiore il grafico, Monica Marastoni è la delegata di produzione, Luca Gervasoni fidelity cameraman, Davide Bisceglia fidelity RVM.

www.odeontv.net

sabato 10 agosto 2013

Giordano Bruno e i Rosa Croce



Uno straordinario viaggio ricco di suggestivi momenti evocativi, che vuole incuriosire e stimolare lo spettatore, cercando di avvicinarlo attraverso affascinanti percorsi della mente e del cuore alla scoperta di un filosofo, Giordano Bruno, il cui pensiero era molto più avanti del suo tempo e che probabilmente solo oggi può essere realmente compreso. Attraverso valide prove, è prospettato il diretto contatto che il filosofo nolano avrebbe avuto col nascente movimento esoterico dei RosaCroce.

Regia: Francesco Afro de Falco
Edizioni: Libera Scena Ensemble
Fotografia: Luca Cestari
Attori: Lello Serao - Roberta Astuti

sito di riferimento: www.giordanobrunoeirosacroce.it
pagina Facebook: Giordano Bruno e i RosaCroce

In collaborazione artistica con:
SMC. s.r.l. - Scuola di cinema di Napoli - Imprenditori di Sogni - Valery One - Area comunicazione -

sabato 3 agosto 2013

sabato 27 luglio 2013

Il signoraggio nasce con la nascita della moneta

Qualche anno fa ho conosciuto a Roma, in metropolitana, un signore distinto, professore all’Università di Teramo, che mi raccontò una storia: quell’incontro mi è servito a capire meglio ilRisiko giocato dai banKster sulle nostre vite. La moneta, mi disse, è uno strumento “econometrico”, sostitutivo del rudimentale baratto, che serve per misurare il valore nelle transazioni commerciali. Originariamente il valore della moneta era pari al valore dei metalli usati (oro, argento, rame ecc.): i sovrani acquistavano sul mercato i vari metalli, li convertivano in monete e questi nuovi valori ritornavano in circolo sul mercato stesso. Il sovrano tratteneva per sé un piccolo guadagno, corrispondente alle spese di coniazione e di amministrazione: nasceva così il “signoraggio”. La scarsa reperibilità di oro e argento ha comportato una carenza di quantità di denaro in circolo sul mercato, determinandone la stasi, ed ecco perché è nata la moneta convenzionale.

L’usurpazione perpetrata dal sistema bancario ai danni dello Stato, nella gestione e nell’emissione monetaria, ebbe inizio quando i banchieri cominciarono a prestare i certificati, rappresentativi di oro ed argento, da loro stessi emessi: nacque così la note of bank, ovvero, la banconota. I bankster si arrogarono il diritto di stampare banconote in vece dello Stato che poi acquistava il valore nominale delle banconote ricevute pagando con dei titoli cosiddetti di “debito pubblico”. I banchieri cominciarono, poi, ad emettere banconote in quantità ben superiore all’oro posseduto. Pertanto, così facendo, aumentarono il capitale ed ottennero il pagamento degli interessi anche a fronte dei titoli cartacei prestati, ma privi di riserva aurea.

sabato 20 luglio 2013

A proposito di libertà: La posta in gioco sul Muos di Niscemi

nomuos
Il braccio di ferro tra interessi della popolazione e interessi strategici statunitensi sta entrando in una fase delicata e decisiva. Gli Usa pretendono di andare avanti comunque, la gente e gli attivisti chiedono il rispetto delle leggi, il nuovo governo voluto da Napolitano giocherà pesante.
Il Corriere della Sera di oggi la mette giù chiaramente: il nuovo governo dovrà dirimere subito la vicenda della base militare che ospita il sistema Muos di Niscemi. La domanda è retorica? Appoggerà le richieste delle popolazioni locali o delle forze armate e del governo degli Stati Uniti? La risposta, purtroppo, la conosciamo sin da ora. E' la stessa che abbiamo sulla vicenda della base militare del Dal Molin a Vicenza.

sabato 13 luglio 2013

Ci voleva un Premio Nobel per dirci che l’euro è una catastrofe

Questa mattina, conducendo Prima Pagina su Radio 3, ho citato ampi brani di una bella intervista che il Nobel Amartya Sen ha concesso a Danilo Taino del Corriere della Sera. Qui potete leggere l’intervista integrale ma ne riprendo alcuni concetti chiave:
L’euro è stato un’idea orribile. Lo penso da tempo. Un errore che ha messo l’economia europea sulla strada sbagliata. Una moneta unica non è un buon modo per iniziare a unire l’Europa. I punti deboli economici portano animosità invece che rafforzare i motivi per stare assieme. Hanno un effetto-rottura invece che di legame.
Quando tra i diversi Paesi hai differenziali di crescita e di produttività, servono aggiustamenti dei tassi di cambio. Non potendo farli, si è dovuto seguire la via degli aggiustamenti nell’economia, cioè più disoccupazione, la rottura dei sindacati, il taglio dei servizi sociali. Costi molto pesanti che spingono verso un declino progressivo. È successo che a quell’errore è stata data la risposta più facile e più sbagliata, si sono fatte politiche di austerità. L’Europa ha impiegato anni a costruire lo Stato sociale. Ora rischia di distruggerlo, nell’Educazione, nella Sanità, nella rete di sicurezza sociale.
L’Europa ha bisogno di riforme: pensioni, tempo di lavoro, eccetera. E quelle vanno fatte, soprattutto in Grecia, Portogallo, Spagna, Italia. Ma non hanno niente a che fare con l’austerità, con tagli indiscriminati. È come se avessi bisogno di aspirina ma il medico decide di darmela solo abbinata a una dose di veleno: o quella o niente. No, le riforme si fanno meglio senza austerità, le due cose vanno separate
Ci voleva un Nobel per affermare con solare semplicità concetti che la stragrande maggioranza degli economisti stronca sul nascere definendoli eretici ovvero che l’austerity imposta dalla Bce di Draghi, dal Fmi e dalla Germania porta alla disperazione e non a un futuro migliore. Grazie, professor Sen.

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