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venerdì 31 marzo 2023

“Il cielo sopra Bengasi” – Il docufilm di Byoblu con Michelangelo Severgnini


Byoblu come televisione indipendente, oltre a battersi contro la censura, finanzia progetti che hanno lo scopo di far luce su eventi e fenomeni d’attualità.

Dopo l’emergenza covid, l’informazione si è concentrata sulla crisi energetica in atto, le azioni delle istituzioni e i rapporti geopolitici ed economici fra Stati. È possibile che esista un’altra verità oltre a quella raccontata dalle istituzioni e che viene taciuta? Ci sono soluzioni possibili alla crisi energetica in atto?

Byoblu si è recato in Libia, nella zona di Bengasi, per realizzare un documentario sulla situazione politica ed economica di quella parte di Paese con il documentarista Michelangelo Severgnini.

Nel documentario sono contenute interviste esclusive a membri del Governo di Bengasi e ad esponenti delle principali aziende energetiche.

Il lavoro di inchiesta fa emergere in maniera evidente come l’Italia avrebbe l’opportunità di ottenere petrolio e altre fonti energetiche a basso costo dalla Libia, qualora riallacciasse i rapporti con il Governo di Bengasi, risolvendo così buona parte dei problemi derivati dalla crisi energetica.

“Ho acquistato 5 litri di benzina a Bengasi e li ho pagati 15 centesimi di euro. Benzina che però non posso portare in Italia per via di una risoluzione la numero 2362 delle Nazioni Unite” Accade questo nell’est della Libia, a Bengasi – spiega Severgnini – che l’Europa e il resto del mondo non riconoscono come Paese a tutti gli effetti e per questo non è autorizzato alla vendita del petrolio sul mercato internazionale.

Se questo documentario ti è piaciuto non dimenticarti di condividerlo nei tuoi canali e di sostenere il giornalismo indipendente di Byoblu. Il tuo sostegno permetterà alla Tv dei Cittadini di realizzare altri reportage come questo. 


RIFLETTORI PUNTATI SU SEVERGNINI, RICEVUTO ANCHE DAL PRESIDENTE DEL SENATO LA RUSSA

Lo scorso 25 novembre a Napoli si è tenuta la proiezione del suo film “L’Urlo” in programma all’interno del Festival dei diritti umani. La proiezione è stata interrotta dopo soli 20 minuti (su 80 di lunghezza) per l’intervento di alcuni personaggi attivi nelle ONG, i quali hanno imposto ai tecnici la sospensione e, afferrato un microfono hanno preso ad accusare i contenuti del film, che riportavano le testimonianze dei migranti-schiavi in Libia, e il regista Severgnini.

Ad intervenire contro questo grave episodio di censura il presidente del Senato, Ignazio La Russa, che ha voluto parlare direttamente con Severgnini.

Il registra, infatti, è stato ricevuto a Palazzo Madama in segno di solidarietà per lo spiacevole episodio. Prosegue intanto un silenzio assordante da parte della sinistra, “terrorizzata dalla rappresaglia delle ONG qualora rompessero il patto di omertà che ormai li lega” ha affermato il regista. 12 Dicembre 2022

www.byoblu.com

giovedì 26 gennaio 2023

GLI AGNELLI NUOVA EDIZIONE. Le tragedie e i misteri della famiglia che ha dominato il Novecento italiano

                                                      Gli Agnelli nuova edizione

Tragedie e misteri della famiglia che ha dominato il Novecento italiano




Il 24 gennaio 2003, nella villa di Frescòt a Torino, l'Avvocato Giovanni Agnelli si spegneva a ottantuno anni di età.
Dalla Fiat agli scandali della Vecchia Signora: tutti i segreti della più importante dinastia imprenditoriale italiana

La vita di Giovanni Agnelli è stata costellata di grandi successi che lo hanno trasformato in uno degli uomini più ammirati al mondo. Non furono però tutti di rose e fiori i giorni dell'Avvocato. Sin da ragazzo la sua vita fu colpita da tragedie famigliari, alcune circondate da un alone di mistero: la scomparsa del padre, la morte della madre, la principessa Virginia Bourbon del Monte di San Faustino, fino al suicidio del figlio Edoardo. Ma se dal fascicolo giudiziario facesse capolino una sconcertante verità alternativa, per cui Edoardo sarebbe invece stato assassinato? E dove sono oggi tutte le ricchezze possedute dagli Agnelli, che gli eredi potrebbero non aver mai recuperato? Antonio Parisi racconta, con assoluta fedeltà e dovizia di particolari, i misteri e i retroscena della famiglia che ha dominato il nostro Novecento.

 

Antonio Parisi (Ginosa, 1960) è giornalista ed esperto di storia delle grandi dinastie. Ha diretto l'emittente nazionale Rete mia e il quotidiano «Il Meridiano». Ha pubblicato libri d'inchiesta su Vaticano, caso Parolisi, Isis, enti inutili e Ucraina. Da anni segue il caso della morte di Edoardo Agnelli, la cui vicenda è stata al centro di una clamorosa puntata di La storia siamo noi.

DIARKOS

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martedì 24 gennaio 2023

L’Ultimo Volo - Edoardo Agnelli



La vita e la misteriosa morte, il 15 novembre 2000, di Edoardo, erede della dinastia degli Agnelli



Anche su youtube:


venerdì 13 gennaio 2023

Blog Emanuela Orlandi: Sit-in di domani 14 gennaio 2023


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La presente per informarvi del consueto Sit-in annuale per il 55° compleanno di Emanuela Orlandi che si terrà a Roma in Largo Giovanni XXIII (inizio via della Conciliazione nei pressi di Castel S.Angelo) dalle 16,30 alle 18,30.

Alla luce delle recenti dichiarazioni da parte del Vaticano di aprire le indagini sul caso di Emanuela Orlandi si chiede una massiva partecipazione, in particolare modo ai cittadini di Roma.

Per coloro che per distanza o tempo non potranno partecipare, abbiamo creato un Libro Ospiti per lasciare un segno virtuale della presenza come atto di vicinanza e appartenenza al solo gruppo che da anni chiede Verità e Giustizia per le sorti di Emanuela, senza naturalmente dimenticare Mirella Gregori.



A domani!
 

lunedì 28 novembre 2022

Pedofilia, perché in Italia i preti sotto accusa riescono sempre a cavarsela

Lucetta Scaraffia e Anna Foa per Editoriale Domani – In Italia si parla poco e malvolentieri degli abusi del clero. Anzi, pare che quanto più emergono i dati allarmanti delle inchieste in altri paesi europei tanto più si voglia tacere, anche se ultimamene non si osa più, da parte clericale, vantare l’apparente minore coinvolgimento italiano.

I motivi di questo silenzio sono molti, radicati nella storia: una istituzione ecclesiastica sempre molto legata al potere, cattolici che si sentono più aderenti a una parte politico-sociale che credenti i quali cercano di realizzare l’insegnamento evangelico.

venerdì 28 ottobre 2022

Blog Emanuela Orlandi: Diario 1989 Gennaio Dicembre Mirella&Emanuela




Buongiorno
Inserito nuovo articolo su: 

DIARIO DI UNA STORIA VERA:

1989 Gennaio Dicembre Mirella&Emanuela


In questo articolo: Assassinio di Edoardo Toscano (L'operaietto della Banda della Magliana), Paul Marcinkus e Agostino Casaroli si dimettono e uno scambio epistolare tra Don Vergari e Giulio Andreotti per un favore che l'uno deve fare all'altro a beneficio di Marco De Pedis (fratello di Enrico). 


Buona lettura

giovedì 27 ottobre 2022

Il Magistrato Alessandra Chiavegatti parla di Covid, Green Pass e Costituzione


 
VENETONGREENPASS – Splendido intervento a tutto campo del Magistrato di Cassazione, Alessandra Chiavegatti, all’evento di Padova, del 15/10/2022: Covid-19, Sars-Cov2, Virus, Vaccini e restrizioni correlate a a Green Pass e Super Green-Pass i temi trattati, per poi approfondire l’analisi con un’attenta ricerca su chi ha scatenato la Pandemia, le Élite e le Lobby che l’hanno controllata, fino a parlare dei Think Tanks mondiali tra cui spicca il World Economic Forum di Davos capeggiato da Klaus Schwab. 

Una donna e un Magistrato coraggiosissimo riempie Piazza Sartori il 15 ottobre scorso, con un intervento forte a “Tutto Campo” sui temi scottanti della situazione attuale, in un susseguirsi di citazioni e precisi riferimenti storici, medici e legali, frutto di un grande lavoro di ricerca e di approfondimento dei temi affrontati: Alessandra Chiavegatti ha sorpreso tutti per la chiarezza di esposizione e per la grande capacità di sintetizzare concetti e fatti molto complessi, con frasi e argomentazioni precise e incontrovertibili.

lunedì 24 ottobre 2022

“Vatican Girl”: Netflix riapre il caso Emanuela Orlandi con la serie-choc

Dal Kgb alla banda della Magliana, passando per le molestie sessuali: la docuserie che indaga su uno dei grandi misteri d'Italia

E’ tuttora irrisolto il caso di Emanuela Orlandi, scomparsa il 22 giugno del 1983 dalla Città del Vaticano, dove viveva con la famiglia, e mai più ritrovata. ll “cold case” è il tema della nuova docu-serie di Netlfix, “Vatican Girl – La scomparsa di Emanuela Orlandi”, realizzata dalla società di produzione inglese RAW con il contributo di testimoni dell’epoca e giornalisti che hanno seguito il caso, come Andrea Purgatori.

Vatican Girl – le testimonianze choc di Pietro Orlandi e dei familiari

Un altro volto noto è quello di Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, che non si è mai arreso e continua a cercare la sorella. O almeno, come ribadisce in maniera straziante, di un corpo sul quale la famiglia possa piangere. La docu-serie ripropone tutti i documenti accumulati negli anni, comprese le misteriose telefonate del misterioso “americano” e dei nastri agghiaccianti, con le comunicazioni dei rapitori, la voce della giovane Emanuela e quello che sembra essere l’audio di una tortura.

lunedì 17 ottobre 2022

ANGELO VASSALLO / DOPO 12 ANNI SPIRAGLI DI GIUSTIZIA

Finalmente spiragli di luce sull’omicidio di Angelo Vassallo, ammazzato 12 anni fa.

Alla base dell’assassinio, la ferma volontà del sindaco-pescatore di Pollica di voler fermare i traffici di droga che ruotavano intorno al porto di Acciaroli.

Nove gli indagati nel fresco fascicolo processuale della procura di Salerno, guidata da Giuseppe Borrelli. Tra gli indagati con pesantissimi capi d’accusa anche nomi eccellenti dei carabinieri, primo fra tutti il tenente colonnello Fabio Cagnazzo, figlio del generale della Benemerita Domenico, implicato in svariate storie di mafia.

Per anni e anni le indagini hanno brancolato nel buio, contrassegnate anche da depistaggi in piena regola: soprattutto quelle che hanno puntato i riflettori – ispirate proprio da Fabio Cagnazzo – su uno spacciatore di origini brasiliane, Bruno Humberto Damiano, la cui posizione è stata poi per ben due volte archiviata. Ma tutto è stato funzionale a ‘depistare’, far perdere tempo prezioso, indagare su personaggi che non c’entravano niente con il caso e invece ‘dimenticare’ di cercare i veri responsabili dell’efferato assassinio nonché dei traffici di droga.

lunedì 10 ottobre 2022

Propagandisti d'Italia



La rete è complessa e variegata. Coinvolge i social network, le tv, i giornali e ha come obiettivo principale il condizionamento dell'opinione pubblica. Si attiva nei momenti chiave dell'azione governativa, attaccando chiunque dubiti o dissenta dalla narrazione dominante in merito a qualunque argomento scottante, dalla Pandemia alla guerra in Ucraina, e sostenendo coloro che portano avanti le tesi promosse dall'esecutivo. La rete filo-governo è ormai una realtà ben radicata in Italia, si tratta però di una realtà che non allarma minimamente gli apparati di sicurezza malgrado tenti ossessivamente di orientare, o peggio boicottare, il dibattito pubblico, facendo largo uso della calunnia, della diffamazione e della menzogna, e potendo contare su parlamentari e influencer, lobbisti e giornalisti. L'indagine silenziosa avviata dai liberi cittadini di questo paese sopra il comportamento dei media mainstream negli ultimi due anni è entrata nella fase cruciale. Il materiale raccolto individua i canali usati per la propaganda di Stato, ricostruisce i contatti tra gruppi e singoli personaggi e soprattutto la scelta dei momenti in cui la rete, usando tutti i mezzi di informazione insieme – dalle emittenti televisive e radiofoniche più ricche e importanti come la Rai, Mediaset, La7 e le frequenze radio  riconducibili agli stessi gruppi editoriali — alle pagine dei maggiori quotidiani nazionali come LaRepubblica, il Corriere della Sera e La Stampa – fino alle piattaforme sociali più conosciute come Telegram, Twitter, Facebook, Tik Tok e Instagram, — fa partire la disinformazione... segue


lunedì 3 ottobre 2022

LA MIA PATRIA E’ MULTINAZIONALE

Qui di seguito troverete il discorso integrale (praticamente introvabile) tenuto da Eugenio Cefis all’Accademia Militare di Modena nel 1972.

https://www.dropbox.com/s/ti2idg4keifuy1t/Cefis%201972_Patria%20multinazionale.pdf?dl=0

Se avrete la pazienza di arrivare fino in fondo e di leggere anche le interessantissime note a margine capirete per quale motivo Pier Paolo Pasolini rimase profondamente turbato da questo testo. Fu sconvolto al punto da sentire l’esigenza di costruirci attorno un romanzo, quel Petrolio che non riuscì mai ad ultimare.
Grazie al discorso di Cefis, Pasolini si trovò come d’incanto di fronte alla fotografia più nitida del mutamento degli assetti di potere nel mondo di allora, scattata nel momento stesso in cui la trasformazione si stava compiendo. Cefis in pratica gli aveva fornito il tassello mancante per comprendere fino in fondo le origini della mutazione politico-antropologica dell’Italia del dopoguerra che ossessionava il poeta da anni.

“Il consumismo può creare dei ‘rapporti sociali’ immodificabili, sia creando, nel caso peggiore, al posto del vecchio clerico-fascismo un nuovo tecno-fascismo (che potrebbe comunque realizzarsi solo a patto di chiamarsi anti-fascismo), sia, com’è ormai più probabile, creando come contesto alla propria ideologia edonistica un contesto di falsa tolleranza e di falso laicismo: di falsa realizzazione, cioè, dei diritti civili.
In ambedue i casi lo spazio per una reale alterità rivoluzionaria verrebbe ristretto all’utopia o al ricordo: riducendo quindi la funzione dei partiti marxisti ad una funzione socialdemocratica, sia pure, dal punto di vista storico, completamente nuova.
[…] Ora, la massa degli intellettuali che ha mutuato da voi, attraverso una marxizzazione pragmatica di estremisti, la lotta per i diritti civili rendendola così nel proprio codice progressista, o conformismo di sinistra, altro non fa che il gioco del potere: tanto più un intellettuale progressista è fanaticamente convinto delle bontà del proprio contributo alla realizzazione dei diritti civili, tanto più, in sostanza, egli accetta la funzione socialdemocratica che il potere gli impone abrogando, attraverso la realizzazione falsificata e totalizzante dei diritti civili, ogni reale alterità. Dunque tale potere si accinge di fatto ad assumere gli intellettuali progressisti come propri chierici. Ed essi hanno già dato a tale invisibile potere una invisibile adesione intascando una invisibile tessera. ”

domenica 11 settembre 2022

Loose Change 9/11 – Un Complotto Americano - da "La Storia Siamo Noi"


 
A dieci anni dall'attentato che ha sconvolto l'Occidente, il punto sulle indagini e sulle teorie complottiste attraverso le voci di chi ha vissuto quelle ore drammatiche.
Andato in onda il: 25/08/2011


venerdì 29 luglio 2022

Una tomba vuota riapre il caso Orlandi. Il fratello: “Non una svolta, ma si indaghi”


La squadra mobile di Roma ha messo sotto sequestro il loculo svuotato di una diciassettenne strangolata nel 1983. Un informatore nel 2015 aveva parlato di un collegamento tra questo omicidio e la scomparsa di Emanuela Orlandi.

È di questa mattina (21 luglio 2022) la notizia di una presunta “svolta” nel caso della sparizione di Emanuela Orlandi, la ragazza di cui si sono perse le tracce a Roma nel giugno del 1983. Cittadina vaticana, da ormai quasi quarant’anni su questa vicenda si addensano nubi oscure, tanto fitte da non permettere di scernere la verità dalla finzione, spesso veicolata in modo strumentale da chi – ancora oggi – da questa storia ha molto da perdere.

La “svolta” di cui sopra si riferisce a un aspetto inquietante: il 13 luglio scorso la squadra mobile di Roma è entrata nel cimitero monumentale del Verano con un obiettivo preciso: aprire il fornetto in cui riposano le spoglie di Katty Skerl, la figlia di un regista americano che nel 1982, quando aveva 17 anni, venne ritrovata strangolata in una vigna a Grottaferrata. Un caso mai risolto, uno dei tanti che nel corso degli anni Ottanta, sempre a Roma, vide coinvolte diverse ragazze.

mercoledì 27 luglio 2022

La menzogna di Francesco. Denunciano abusi e insabbiamenti in un importante collegio dei Gesuiti ai tempi di Bergoglio

Due uomini assicurano di essere stati maltrattati nel 2002 dal sacerdote César Fretes della scuola Del Salvador, situata nel cuore del centro di Buenos Aires. L'attuale papa era allora la massima autorità di quella congregazione. Il sacerdote (già deceduto) è stato trasferito a Mendoza e la Chiesa è riuscita a impedire che lo scandalo si diffondesse. Ora le vittime lo denunciano pubblicamente. Hanno scritto una lettera al Vaticano, ma Francesco non risponde.

Questo sabato, nella sezione Società del quotidiano Clarín , la giornalista Mariana Iglesias ha pubblicato una grave denuncia che coinvolge papa Francesco e la sua congregazione cattolica per aver coperto gli abusi sessuali commessi dal sacerdote César Fretes contro minori. Gli eventi, secondo la testimonianza dei sopravvissuti, sono avvenuti due decenni fa in una delle scuole più “prestigiose” della Compagnia di Gesù , la congregazione dei Gesuiti che Jorge Bergoglio ha guidato per anni fino a quando si è trasferito a Roma per ricoprire il ruolo di “supremo pontefice”. “.”.

Pablo Vio e Gonzalo Elizondo compiono oggi 31 anni. Nel 2002 avevano undici anni ed erano studenti di prima media al Colegio Del Salvador , che occupa gran parte dell’isolato che comprende Callao Avenue e le strade Lavalle, Tucumán e Riobamba nella città di Buenos Aires. La scuola (le cui rette mensili sono di circa $ 65.000) è una delle istituzioni educative più riconosciute dei Gesuiti in Argentina e lì Bergoglio era professore di Lettere e Psicologia, nonché “direttore spirituale” e “confessore”. Quando si verificarono i fatti, inoltre, l’attuale papa era già cardinale e arcivescovo di Buenos Aires .

venerdì 22 luglio 2022

Storia in Rete: FALCONE. LA PISTA RUSSA

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In edicola il numero 192 di Storia in Rete

 

FALCONE. LA PISTA RUSSA

Quando fu ucciso il giudice antimafia stava indagando sul riciclaggio dei soldi provenienti da Mosca attraverso canali già usati per finanziare il PCI

 

Storia in Rete 192 è in edicola

Chi c'era dietro la morte del giudice Falcone oltre i "soliti noti"? Chi era il procuratore russo con cui Falcone aveva iniziato a collaborare a proposito dei flussi di denaro fra la Mosca del PCUS e Botteghe Oscure? Domande inquietanti che stendono un'ombra – rossa – sul delitto di mafia che aprì la fine della Prima Repubblica.

E ancora di rapporti fra Mosca e Botteghe Oscure si parla sul numero estivo di Storia in Rete: davvero Berlinguer "strappò" con l'URSS quando affermò di sentirsi "più protetto sotto l'ombrello della NATO"?

Dai misteri d'Italia all'ombra della falce-e-martello alle vicende di Gabriele d'Annunzio. Il Vate, corteggiato dalle logge massoniche, fu mai iniziato? Poi uno sguardo oltralpe alle polemiche che stanno scaldando il dibattito francese sulla repubblica di Vichy e gli ebrei: le affermazioni esplosive di Zemmour, la letteratura storica in materia e la reazione scomposta dei media dell'Esagono.

Dalla Francia all'Italia medievale, con un ritratto di Ezzelino III da Romano, il crudele signore del Trevigiano che tentò di costruire la prima signoria nel segno di Federico II. Gli indiani che seguirono l'Asse sperando nella liberazione del loro paese dal dominio coloniale britannico. E infine "cattivi letterari": il geniale professor Moriarty, arcinemico di Sherlock Holmes, si ispirava a un personaggio realmente esistito?

 

Tutto questo e molto altro su Storia in Rete 192

 


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