mercoledì 18 maggio 2022

IL GATTO E LA VOLPE: CEI E STATO A BRACCETTO NEL “NUOVO” OSSERVATORIO SULLA PEDOFILIA


Ludovica Eugenio – 41069 ROMA-ADISTA. «La nostra partecipazione a questo tavolo per parlare insieme di prevenzione degli abusi è una pagina nuova che si apre nella prospettiva di un cammino consapevole in sinergia, volto a costruire una comunità educante e sicura»: così ha esordito mons. Stefano Russo, segretario generale della Conferenza episcopale italiana (Cei), a un incontro dell’Osservatorio per il contrasto della pedofilia e della pedopornografia minorile, organismo statale istituito presso il Dipartimento per le politiche della famiglia, il 5 maggio; incontro svoltosi alla presenza della ministra per le pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, durante il quale è stato approvato il “nuovo Piano nazionale di prevenzione e contrasto dell’abuso e dello sfruttamento sessuale minorile” e che ha svelato, così, con l’ingresso della Cei in un’istituzione dello Stato, la strategia dei vescovi per fare fronte alla questione improcrastinabile degli abusi nella Chiesa.

Tutto bene? No. La netta impressione è che la Cei voglia minimizzare la suddetta questione aderendo a una operazione preventiva che non prevede, come prerequisito, una rigorosa indagine sul pregresso: «Alla Chiesa che è in Italia – afferma il segretario Cei – stanno a cuore la sicurezza e la salvaguardia dei piccoli e dei vulnerabili. Ci adoperiamo a ogni livello per una responsabilizzazione attiva, avviando una serie di misure, di prassi e di attività formative, volte a contrastare possibili abusi in ambito ecclesiastico». “Possibili”, quindi non riconosciuti come reali. La Chiesa italiana, insomma, sembra prendere le distanze dalla piaga sistemica che la abita, e non è certamente un buon segnale.

martedì 17 maggio 2022

Chi creò Adolf Hitler? Come la finanza ashkenazita partorisce una dittatura: dalla Germania all’Ucraina…


I recenti accadimenti tra Russia e Ucraina hanno evidenziato un fatto: il nazismo non solo non è mai morto, ma viene tuttora alimentato dall’élite dominante. Addirittura oggi l'Ucraina è diventata la patria dei neonazisti!
Per meglio comprenderne i risvolti più oscuri, ecco i nomi di coloro che hanno permesso ad Adolf Hitler di prendere il potere in Germania e di innescare la Seconda guerra mondiale. Si tratta di una storia vergognosa, occultata ovviamente dai libri, che spiega come sia possibile creare una dittatura dal nulla, come sia possibile far ascendere una marionetta che conduca dritto alla guerra...

La democrazia occidentale nelle sue attuali caratteristiche, è una forma diluita di nazismo o fascismo. Al più è un paravento per mascherare le tendenze naziste e fasciste dell'imperialismo. Perché oggi vi è la guerra, se non per la brama della spartizione delle spoglie del mondo?” Mohandas Gandhi

Aveva perfettamente ragione la Grande Anima di Gandhi: oggi è dimostrato che l’ascesa al potere di Adolf Hitler e la preparazione alla guerra furono organizzate e finanziate dai banchieri ashkenaziti angloamericani.

lunedì 16 maggio 2022

JOE & HUNTER BIDEN / I MEDIA AMERICANI DENUNCIANO GLI AFFARI PRESIDENZIALI IN UCRAINA


Clima sempre più bollente, negli Stati Uniti, intorno alla dinasty presidenziale, formata dal capo della Casa Bianca, Joe Biden, e dal rampollo Hunter Biden.

Al Congresso Usa stanno per aprirsi cinque filoni d’inchiesta sui ‘dirty business’coltivati dai due nell’ultimo decennio, dalla Cina fino all’Ucraina, oggi nell’occhio del ciclone.

Ecco cosa scrive il ‘New York Post’: “In cima alla lista ci sono i controversi rapporti d’affari all’estero di Hunter – alcuni dei quali hanno coinvolto la ‘Bank of China’ controllata dallo stato e altre società legate al governo cinese – e il loro potenziale impatto sulla sicurezza nazionale. I repubblicani vogliono sapere se il presidente Biden ha potuto realizzare un ‘guadagno finanziario’ o abbia avuto un ruolo negli affari di suo figlio, come affermato dall’ex socio in affari di Hunter Biden, Tony Bobulinski”.

Prosegue la ricostruzione del quotidiano: “Nell’ottobre 2020, Bobulinski ha confermato la speculazione, secondo cui l’anziano Biden era il ‘ragazzo grosso’ per il quale il 10 per cento dei potenziali profitti di una joint venture con il conglomerato cinese CEFC China Energy sarebbe stato detenuto da suo figlio e ha anche affermato che il futuro presidente ‘era chiaramente familiare, almeno ad alto livello, con i cinesi’”.

Denuncia ancora il ‘New York Post’: “Il senatore Ron Johnson del Winsconsin, che con il senatore Chuck Grassley dello Iowa, ha pubblicato un rapporto del 2020 sugli affari di Hunter Biden, ha detto che la cosa numero uno che vuol sapere è perché l’allora vicepresidente Biden ha incontrato l’ex socio in affari di suo figlio, il truffatore e super condannato Devon Archer, alla Casa Bianca nel 2014”.

venerdì 13 maggio 2022

VOCE SOTTO ATTACCO / CHIEDIAMO IL VOSTRO SOSTEGNO


Voce sotto attacco.

Anni fa succedeva per minacce e intimidazioni mafiose.

Ora soprattutto per via “giudiziaria”: a colpi, cioè, di querele penali e citazioni civili, lo strumento più comodo per chiunque intenda tacitare, zittire chi dà fastidio, chi ficca il naso e alza il sipario su affari sporchi, trastole, combine.

Lo documenta e denuncia ogni giorno “Ossigeno per l’Informazione”, la battagliera associazione fondata da Alberto Spampinato una quindicina d’anni fa a tutela dei giornalisti non solo minacciati dalle mafie, appunto, ma anche da querele e citazioni il più delle volte infondate, pretestuose, strumentali, però autentici revolver puntati alle tempie di cronisti e free lance, spesso abbandonati al loro destino da editori altrettanto spesso collusi col potere.

 

40 ANNI DI “CONTRO INCHIESTE

La Voce da quasi 40 anni, ormai, sta vivendo sulla sua pelle questa via crucis. Abbiamo deciso di cominciare il nostro percorso nel 1984 ed oggi ne avvertiamo tutto il peso, soprattutto sotto il profilo economico: l’ossigeno, infatti, sta per finire, le risorse sono ridotte al lumicino.

Ma non vogliamo mollare, fino a che le forze, fisiche e morali, ce lo consentiranno. Perché la vita professionale, la vita in sé, non avrebbe alcun senso senza la ‘Voce’: ossia senza quell’impegno quotidiano, da quasi 40 anni ad oggi, di fare informazione, anzi “contro-informazione” – come abbiamo sempre detto – scrivendo e pubblicando “contro-inchieste”, “contro-storie”.

Quello che purtroppo oggi sta sparendo, sommerso da un deserto informativo sempre più desolato e desolante, da un’omologazione che fa venire i brividi, da censure e ancor più autocensure mai immaginate, in una gigantesca bolla popolata di fake news raccapriccianti, proprio come l’immagine al microscopio del Covid-19: ricordate? una sorta di riccio, o mina, zeppa di aculei.

giovedì 12 maggio 2022

Preti pedofili; Il gioco della CEI mentre il Governo italiano cala le braghe


Bella che anticipata la prossima azione mediatica della conferenza episcopale italiana, certificata anche sulle pagine di EDITORIALE DOMANI dalla diretta fonte giornalistica, firma Lorenzo Prezzi – SETTIMANANEWS.

Un’anticipazione che attende solo l’elezione del nuovo Presidente della CEI per il vero e proprio lancio mediatico.

Un’ipotesi che rigettiamo con forza  e che l’Associazione rimanda al mittente in quanto indecente.

Si legge; Dietro le cifre si sta elaborando la via italiana per affrontare la questione. La bufera che ha messo in seria difficoltà la Chiesa universale (dal Cile alla Germania, dall’Australia all’Irlanda) verrà affrontata dai vescovi del nostro paese che, nel prossimo mese di maggio, dovranno discutere e votare l’ipotesi di lavoro prevista.

L’impegno non sarà solo interno alla Chiesa, né ci si affiderà a commissioni esterne o ad iniziative parlamentari. La scelta si orienta su un doppio binario. La Chiesa fornirà tutti i dati relativi ai casi esaminati ai vari livelli di giudizio. Dal versante del governo, in maniera del tutto autonoma, partirà un’inchiesta nazionale sul problema della violenza ai minori su tutto lo spettro sociale: scuola, sport, Chiesa, famiglia ecc.

Il lavoro ecclesiale si gioverà di tutti gli archivi diocesani, religiosi, vaticani (per quanto riguarda l’Italia) e chiederà aiuto ai tribunali civili per le sentenze che hanno interessato preti, religiosi/e, laici attivi in spazi ecclesiali.

Dal versante governativo ci si attende un impegno corposo e si garantisce una collaborazione piena.”