domenica 6 marzo 2022

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Una proposta folle!

La TV dei cittadini non ha neppure un anno di vita, ed è pronta a fare il passo.

Noi siamo Byoblu

Cari amici,

molti ci cercano, qualcuno ci insegue, nessuno ci trova. Eppure siamo questi, siamo noi, e per voi, per le persone pulite, oneste, sincere come i cittadini che sostengono Byoblu, siamo e saremo sempre trasparenti. In questa foto non siamo tutti: mancano i ragazzi e le ragazze di Roma e tutti i collaboratori occasionali. Sembriamo tanti vero? Eppure siamo così pochi, per essere "una televisione". Ma nonostante questo, la televisione la facciamo davvero, tutto il mese. Con uno staff che altrove basterebbe per fare uno speciale una tantum.

Ci riusciamo perché ci crediamo: crediamo che a questo Paese, e forse anche al mondo intero, manchi una realtà di informazione che non abbia legami con nessun partito o gruppo di interesse organizzato. Crediamo che serva una televisione che risponda solo ai cittadini. Per questo ce li abbiamo tutti contro: perché i cittadini per il sistema sono solo limoni da spremere: vengono ascoltati solo quando serve il loro voto, per poi essere ignorati subito dopo, vessati, identificati nelle piazze, spogliati di tutto quello che hanno e magari anche derisi, umiliati. Noi vogliamo essere la loro voce. E ce ne assumiamo tutta la responsabilità, pronti a sopportarne tutte le conseguenze.

Per questo Byoblu vive solo di donazioni, fin dalla sua nascita, quando era semplicemente un blog, nel lontano 2007. Con le vostre libere donazioni abbiamo fatto tutto questo. E con le donazioni vogliamo fare ancora di più.

Cosa sta per arrivare su Byoblu

Non mi dilungherò su tutti i programmi che già da qualche mese stiamo producendo (solo in gennaio e febbraio oltre 60 interviste, 445 articoli, 36 reportage da tutte le piazze italiane, 83 edizioni del Tg. E vi abbiamo mostrato in maniera integrale quello che da nessun altra parte sul digitale terrestre avreste mai visto, come la visita del compianto Luc Montagnier a Milano).

Voglio accennarvi quello che sta per partire. È ormai questione di giorni prima che nasca 1984, il primo talk show di Byoblu, condotto da me (Claudio Messora) e Diego Fusaro. Mai nome fu più azzeccato, vero? Ci sarà anche George Orwell in persona in studio. È appena andata in onda la prima puntata di Sottotraccia, condotto da Virginia, per mettere in luce tutte le bugie dell'informazione mainstream. Sta per partire anche Satyricom, un programma di satira irriverente condotto dal mitico Marione, al secolo Mario Improta. Partirà a brevissimo Fuga di Notizie, la rassegna stampa di Byoblu che va in onda dal lunedì al venerdì alle 8, con ospiti e collegamenti. Sta per riprendere anche Spazio di illusione, il grande cinema d'autore presentato da Ermanno Bencivenga, mentre è appena partita la nostra Zona Blu, dove raccontiamo la storia di donne e uomini che attraverso il loro lavoro e la loro passione rendono grande il nostro Paese. Appena nata anche la serie La Salute Che Viene, dove racconteremo la medicina vicina all'Uomo, insieme ad autorevoli esperti. E poi la grande economia, presentata da chi avete imparato ad amare nel tempo e non vi ha mai deluso: Valerio Malvezzi. Ma anche, siccome bisognerà pur occuparsi di altro ogni tanto, Photo chi scatta, un programma dedicato alla fotografia professionale, il Sandro Torella Show, in onda ogni sabato sera, Byoblob, che vi mostra "il meglio del peggio di quello che è appena andato in onda". Ci stiamo facendo in quattro, in otto, in sedici e in trentadue per massimizzare questa grande opportunità che la storia ci mette a disposizione: fare un'informazione nazionale che nasca dal basso, al servizio della gente e non del potere.

I risultati di Byoblu

Come ogni iniziativa che si rispetti, anche per noi bisogna valutare i risultati, che si misurano sugli obiettivi. Quali sono i nostri obiettivi? Fare informazione e raggiungere quante più persone possibili. Ci stiamo riuscendo? Per capirlo, abbiamo affidato a un importante istituto di statistica nazionale (uno di quelli il cui nome risuona alto nei salotti televisivi) il compito di fare un rilevamento. Per contratto non possiamo divulgare il nome dell'istituto senza autorizzazione (ma lo possiamo fornire su specifica richiesta motivata). Bene, volete sapere cosa è venuto fuori? Tenetevi forte…

Il 25% degli italiani conosce Byoblu, quasi dieci milioni di italiani hanno guardato o guardano correntemente i nostri contenuti e la stragrande maggioranza di loro ne è soddisfatta e li ritiene interessanti. Questa è la migliore risposta che possiamo dare a tutto quel circo di diffamatori, cani da guardia al servizio del potere e funzionari del Ministero della Verità, che non perdono occasione per tentare di minare la nostra credibilità diffondendo falsità sulla TV dei Cittadini. Le loro menzogne non funzionano: la gente sa riconoscere le persone oneste, che lavorano bene e con passione, e sa distinguerle dai mistificatori, grigi, privi di anima ed eterodiretti.

Dal primo di gennaio ad oggi, solo sul sito web abbiamo fatto 30 milioni di pagine viste. Abbiamo triplicato le visite rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.

Si tratta di grandi notizie, perché significa che la TV dei Cittadini sta facendo breccia ed ha tutte le carte in regola per crescere ancora e ribaltare il tavolo. Noi vogliamo un'Italia rispettosa della Costituzione, vogliamo dare piena espressione alla democrazia e sappiamo che combattere per queste bandiere significa innanzitutto poter contare su un'informazione finalmente libera dai condizionamenti del potere.

La sostenibilità economica di Byoblu

Non abbiamo mai pensato ai soldi. Se lo avessimo fatto, senza i grandi capitali dei grandi investitori, non saremmo mai partiti. Abbiamo fatto affidamento solo su di voi, e fino ad oggi non ci avete mai deluso. Voi sapete bene quello che vi serve e sapete come prendervelo. Il nostro motto è sempre stato: "lavoriamo bene, crediamoci fino in fondo, la gente non ci lascerà soli".

È sempre stato così. A dire il vero, è così che ha funzionato fin dalla nascita di Byoblu, cioè da ben 15 anni. Non ci sono rendite di posizione da mantenere: c'è solo un servizio da dare. Se questo servizio è utile, si vive, altrimenti sarà stato un onore arrivare fino a qui, insieme a voi.

Il 2021 si è chiuso addirittura con il bilancio in utile. Sarà pubblicato nei modi e nei tempi previsti dalla legge (tra due o tre mesi). Ci pensate? Qualunque altra azienda, specialmente all'inizio, ha bisogno di essere sostenuta da grandi infusioni di capitali, dai finanziamenti delle banche. Noi non abbiamo un centesimo di debito con nessuno. Non solo stiamo in piedi, ma abbiamo anche prodotto un utile (perlomeno virtuale, perché poi il gruppo di lavoro si è allargato e i costi sono aumentati). È per questo che siamo liberi, perché non abbiamo debiti.

Ma questo mese (febbraio), per la prima volta abbiamo un passivo nel flusso di cassa di 31.485 €. Abbiamo speso 229,848 € e abbiamo ricevuto 198.365 €, di cui 40.000 derivanti dalle vendite dei libri e circa 15 mila (tolte le commissioni e l'iva) derivanti dalle vendite di spazi pubblicitari. Il resto sono donazioni una tantum o periodiche.

Con 30 milioni di pagine viste su internet e con il digitale terrestre dovremmo guadagnare centinaia di migliaia di euro al mese in pubblicità (o anche milioni). Perché solo 15 mila euro? Perché Google ha il monopolio dell'advertising sul web e ci impedisce di monetizzare come qualunque altra testata. Si tratta di un abuso, un modo per piegare le ginocchia dell'informazione libera. Noi non ci arrendiamo e ci rivolgeremo all'antitrust. Il sistema si difende con questi mezzi, noi abbiamo i nostri. Cittadini contro oligopoli: secondo voi chi vince? I rapporti di forza, in presenza di una forte partecipazione popolare, sono segnati.

I progetti per raccontare il conflitto tra la Russia e l'Ucraina

I problemi nel mondo crescono, e per comprenderli e raccontarveli dobbiamo crescere anche noi. Per riportarvi fedelmente quello che accade fuori dai nostri confini non possiamo più basarci sul racconto indiretto di terze persone: dobbiamo andare sul posto. Vogliamo mandare in Russia e nel Donbass un inviato di guerra. Il suo nome è già una leggenda, si tratta di un reporter che conosce bene quelle zone, che ha realizzato in passato importanti documenti e consegnato alla storia immagini indimenticabili. Lo conoscete tutti: si tratta di Giorgio Bianchi. Vogliamo che vada sul posto a raccontarci quello che vede, ogni sera, dagli schermi della nostra televisione. Ma si rischia la vita e servono mezzi straordinari per ovviare a tutte le comprensibili difficoltà. Servono almeno quindicimila euro per due settimane di lavoro, tra attrezzature, viaggi, collaboratori locali, traduttori e così via.

Questa è la TV dei cittadini: dovete essere voi ad autorizzare questa spesa, e potete farlo, se volete, nel modo più semplice: finanziando l'operazione con le vostre donazioni.

Se nei prossimi due o tre giorni riceveremo donazioni sufficienti a compensare la flessione nei ricavi di febbraio, a sostenere tutti i nuovi programmi che vi abbiamo descritto e a finanziare l'operazione Ucraina, la TV dei cittadini potrà avere per la prima volta il suo reporter di guerra direttamente al fronte, per raccontare quello che gli altri telegiornali non possono o non vogliono descrivere.

Ci state?

Restiamo uniti, continuiamo a crederci.

Come sostenere Byoblu, la TV dei cittadini

Per sostenere la TV dei cittadini, la vostra televisione, e inviare Giorgio nelle zone calde d'Europa, potete fare una donazione mediante bonifico a queste coordinate:

Conto corrente intestato a: BYOBLU EDIZIONI SRLS
Iban: IT53F3609201600249883168619
Codice Bic/Swift: QNTOITM2XXX
Causale:
Donazione libera per la Tv dei Cittadini
Importo:
libero.

Oppure, per donare con carta, cliccate qui:

DONA CON CARTA O CON PAYPAL

venerdì 4 marzo 2022

«Perché un abusatore è ancora prete?»: il documentario Bbc e il caso di don Jean Bekiaris, a Frosinone


di Gian Guido Vecchi – La vicenda di don «Gianni» Bekiaris, nella diocesi di Frosinone: il processo penale è finito in prescrizione, quello ecclesiastico lo ha condannato per abusi su un bimbo di 8 anni, ma senza spretarlo

CITTÀ DEL VATICANO — Domanda: «Perché un abusatore lavora ancora come prete?».

Un documentario della Bbc affronta la questione degli abusi su minori nella Chiesa italiana, ricorda che nel nostro Paese non è stata ancora mai fatta un’indagine com’è avvenuto altrove e cita, tra i casi emersi negli ultimi anni, quello di don Jean «Gianni» Bekiaris, 60 anni, tuttora sacerdote nella diocesi di Frosinone.

Una storia di violenze andata avanti per 16 anni e cominciata nel 1996, quand’era parroco a Ceprano e la vittima ne aveva otto.

La vicenda riguarda anche, nota l’emittente britannica, «il macchinoso sistema legale italiano».

giovedì 3 marzo 2022

THE LANCET: Gli operatori sanitari guariti dall'infezione naturale SARS-CoV-2 dovrebbero essere esentati dall'obbligo di vaccinazioni


Secondo l'etimologia, la parola immune deriva dal latino immunis, che significa esente dal servizio pubblico, non tassato; non gravato. Per estensione, il termine immunità significa esente da una particolare malattia infettiva, ma il termine è ora in pericolo di essere equiparato all'esenzione dal lavoro a causa dei mandati di vaccinazione che sono stati attuati o proposti in alcuni paesi.
Nel Regno Unito, gli operatori sanitari non vaccinati in Inghilterra hanno affrontato la prospettiva di un licenziamento imminente per aver rappresentato un pericolo percepito sia per se stessi che per i pazienti vulnerabili, anche se il governo britannico sta ora consultando se il mandato debba essere eliminato.
Molti mandati di vaccinazione includono coloro che sono naturalmente immuni - il che costituisce una grande proporzione di operatori sanitari in vista dell'esposizione alla SARS-CoV-2 sul posto di lavoro. Tuttavia, ci sono argomenti convincenti contro questi mandati unilaterali che vanno ripetuti dal punto di vista delle conoscenze accumulate sulle infezioni virali del tratto respiratorio e sull'immunità.

mercoledì 2 marzo 2022

“Noi, guariti ma ignorati e penalizzati dal green pass”


Sono 10 milioni, hanno contratto il Covid, sono guariti e per tutta la comunità scientifica hanno un’immunizzazione migliore di quella dei vaccinati. Eppure sono a scadenza e penalizzati dalle logiche diaboliche del green pass. La Bussola incontra il portavoce del Comitato Guariti: «Siamo extra vax, la legge prevede per noi un’esenzione dal vaccino e anche le case farmaceutiche non hanno testato i vaccini sui guariti. Chiediamo il riconoscimento dello status».

 

di Alessandro Rimoldi

 

Sono un esercito, ma, come si sarebbe detto una volta, non hanno coscienza di classe. Eppure, il solo fermarsi a considerare la loro situazione, potrebbe mettere in dubbio il fatto di avergli concesso solo una breve tregua all’interno della logica diabolica del green pass, che si sta facendo totalizzante.

Sono i più di 10 milioni di guariti immunizzati che, avendo contratto il Covid, hanno sviluppato una formidabile immunità attiva contro Sars-Cov-2, comparabile, se non superiore, a quella fornita dalla somministrazione del vaccino. Eppure, anche loro sono soggetti al meccanismo del green pass una volta scaduto il periodo che, a seconda delle categorie professionali, varia da tre a sei mesi.

martedì 1 marzo 2022

Revelation


La pluripremiata giornalista Sarah Ferguson presenta Revelation, una serie di documentari innovativi sui preti criminali e sui fratelli della Chiesa cattolica, i loro crimini messi a nudo per la prima volta con le loro stesse parole.


retelabuso.org