venerdì 5 febbraio 2021

VIDEO ESCLUSIVO – LE RIVELAZIONI DI ETTORE MAJORANA SUGLI EVENTI DEI PROSSIMI ANNI


Ettore Majorana nato a Catania, 5 agosto 1906 è stato un fisico e accademico italiano. Operò principalmente come teorico della fisica all’interno del gruppo di fisici noto come i “ragazzi di via Panisperna”: le sue opere più importanti hanno riguardato la fisica nucleare e la meccanica quantistica relativistica, con particolari applicazioni nella teoria dei neutrini. Oggi, come afferma il biografo ufficiale di Rolando Pellizza suo discepolo, Majorana era vivo almeno fino al 2006 e la “macchina” costruita secondo le sue indicazioni è l’ultima speranza per cambiare le sorti dell’Umanità alla Luce dei futuri eventi che secondo Majorana accadranno tra il 2022 e il 2024. Il Mondo è a un bivio e tutto quello che ancora non è accaduto negli ultimi 60 anni per colpa di una Stato Profondo che sta per crollare, accadrà molto presto.
UN VIDEO DOCUMENTARIO IN ESCLUSIVA SOLO PER DATABASE ITALIA

Il video sarà in prima visione e inizierà alle ore 18:30, successivamente potrà essere visibile integralmente sul canale Youtube.


www.databaseitalia.it

giovedì 4 febbraio 2021

MOBY PRINCE / AL VIA UNA SECONDA COMMISSIONE?


Dopo la vergognosa decisione del tribunale civile di Firenze che nega il risarcimento ai familiari della tragedia del Moby Prince, adesso arriva la richiesta di dar vita ad una seconda commissione d’inchiesta. Ad avanzarla sono il vicecapogruppo dei 5 Stelle al Senato, Gianluca Ferrara, il Pd Andrea Romano, l’ex 5 Stelle Michele Giarrusso e lo stesso numero uno dell’Antimafia Nicola Morra.

La prima commissione d’inchiesta è stata una delle poche, nella storia del Paese, a funzionare. Ha accertato, infatti, una serie di fatti, misfatti, errori, orrori & omissioni che si sono verificati nel corso dei due processi, finiti in flop.

Ed ha, soprattutto, acceso i riflettori su quel famigerato accordo stipulato tra Navarma – la compagnia armatrice del Moby Prince – Snam e Agip, rispettivamente armatore e proprietario della petroliera entrata in collisione con il traghetto a bordo del quale, la maledetta notte del 10 aprile 1991, sono bruciate o affogate ben 140 vite innocenti.

mercoledì 3 febbraio 2021

NON SONO VACCINI MA TERAPIA GENICA – STEFANO MONTANARI


Secondo il nanopatologo Stefano Montanari, i vaccini anti covid, recentemente approvati in via d’emergenza e immessi in commercio, non possono essere definiti propriamente come vaccini, perché costituiscono una terapia genica. Il ricercatore modenese sostiene, contrariamente alla tesi ufficiale, che l’mRna contenuto nel farmaco sia in grado di arrivare al nucleo cellula dando istruzioni al DNA.

Sui vaccini anti covid c’è ancora molta incertezza. Secondo uno stimato ricercatore dell’Università del Maryland, Peter Doshi, mancano i dati grezzi per poter valutare la loro efficacia e affidabilità. Peter Doshi sostiene che l’efficacia dei vaccini Pfizer/Biontech e Moderna sia di gran lunga inferiore a quanto dichiarato dalle multinazionali farmaceutiche. Purtroppo i dati definitivi saranno disponibili solo nel 2022.

martedì 2 febbraio 2021

EFFICACIA DEI VACCINI / ECCO LA “BOMBA” DEL BRITISH MEDICAL JOURNAL


Test taroccati per sventolare – e quindi millantare – una incredibile efficacia, pari almeno al 95 per cento. E comunque ben al di sopra di quel 50 per cento ritenuto minimo dalle autorità scientifiche internazionali per avviare un qualsiasi iter di validazione.

Mentre il dato più attendibile – quello cioè che in realtà sarebbe stato ottenuto da Pfizer e Moderna – è attestato tra il 19 e il 29 per cento.

Risultati finali fasulli, perché ottenuti su pazienti non adatti, trattandosi di “casi solo sospetti di Covid” oppure di “soggetti asintomatici non confermati”.

Queste e altre cento anomalie sui nuovi vaccini miracolosi, quelli di Pfizer e Moderna, che balzano sotto gli occhi nelle pagine del British Medical Journal: non un gazzettino rionale, ma una delle più autorevoli riviste scientifiche a livello mondiale.

 

IL SUPER J’ACCUSE DI PETER DOSHI

Peter Doshi

A firmare l’intervento che rade al suolo ogni credibilità dei vaccini è nientemeno che Peter Doshi, secondo il New York Times – neanche in questo caso un foglio di quartiere – uno degli scienziati di maggior valore sul fronte internazionale, docente all’Università del Maryland.

Non solo Doshi è l’autore dello studio scientifico pubblicato il 4 gennaio dal British Medical Journal, ma è anche il coeditore della rivista. Siamo, quindi, alla super Cassazione in campo scientifico. E lo studio del BMJ è stato avallato da un’altra prestigiosa rivista scientifica, Lancet.

La Voce aveva già scritto, a novembre, di due interventi ‘pesanti’ di Doshi sull’attendibilità delle ricerche di Pzifer e Moderna. Li potete leggere cliccando sui link in basso.

Bazzecole – direbbe Totò – pinzellacchere rispetto ai macigni che pochi giorni fa Doshi scrive in un lungo report per il BMJ, datato 4 gennaio 2021.

Pensate che qualcuno in Italia ne abbia fatto parola? Che i media di casa nostra si siano svegliati dal consueto letargo, almeno una volta, per dare ai cittadini una notizia di tale rilevanza, in un momento tanto drammatico?

Niente, non si è mossa neanche una foglia. Neanche un minimo movimento in quella orrenda palude che è diventata l’informazione di regime, una cassa di risonanza per le baggianate più colossali – restando in campo scientifico, tema Covid – come quelle sciorinate quotidianamente dai saltimbanchi della ricerca, plasticamente emblematizzati dall’ospite perpetuo nei salottini di Fabio Fazio, ossia Roberto Burioni, l’allergologo-massone il quale su internet in queste ore annuncia che la magistratura sta indagando sui servizi che gli hanno dedicato le Iene. Ottimo per “Scherzi a parte”…

lunedì 1 febbraio 2021

STUDIO DELLA STANFORD UNIVERSITY SULLE RESTRIZIONI: “NON HANNO ALCUN EFFETTO CHIARO E SIGNIFICATIVO”


Uno studio della Stanford University afferma che i lockdown, la permanenza forzata a casa e le chiusure aziendali non hanno “alcun effetto benefico chiaro e significativo” sulla crescita dei casi di Covid-19 e possono persino portare a infezioni più frequenti nelle case di cura.

I ricercatori della Stanford University in California miravano a valutare in che modo i rigidi blocchi influenzano la crescita delle infezioni rispetto a misure meno restrittive.

Hanno utilizzato dati provenienti da Inghilterra, Francia, Germania, Iran, Italia, Paesi Bassi, Spagna, Corea del Sud, Svezia e Stati Uniti, raccolti durante le fasi iniziali della pandemia nella primavera del 2020. Hanno confrontato i dati di Svezia e Corea del Sud, due paesi che non hanno introdotto blocchi rigidi in quel momento, con quello degli altri otto paesi. 

Hanno scoperto che l’introduzione di eventuali interventi restrittivi non farmaceutici (NPI) come la riduzione dell’orario di lavoro, il lavoro da casa e l’allontanamento sociale hanno contribuito a frenare l’aumento delle infezioni in nove dei 10 paesi studiati, ad eccezione della Spagna, dove l’effetto era  “non -significativo . “

Tuttavia, quando hanno confrontato la diffusione dell’epidemia in luoghi che hanno implementato misure meno restrittive con quelli che optano per un blocco totale, non hanno riscontrato ” alcun effetto benefico chiaro e significativo ” di quest’ultimo sul numero di casi in qualsiasi paese.