Il Fondo Monetario Internazionale è responsabile dell’aumento della diseguaglianza sociali nei Paesi dove interviene. Non si tratta di uno slogan politico, ma del risultato scientifico di una pubblicazione accreditata a livello internazionale.
Lo studio che rivela il fallimento dell’FMI
“Gli effetti dei programmi del FMI sulla diseguglianza”, così si chiama la pubblicazione del ricercatore Valentin Lang, pubblicata sulla prestigiosa Review of International Organisations, rivista che ospita le principali pubblicazioni inerenti le organizzazioni internazionali.
Ricordiamo che il Fondo Monetario Internazionale è quell’organismo sovranazionale composto da 190 Paesi, il cui peso è determinato dalla quota di partecipazione. Come in un club, chi più soldi mette nel budget del fondo più potere avrà durante le votazioni e gli Stati Uniti d’America posseggono in questo senso la quota di maggioranza.
Il Fondo era nato nel 1945 con l’obiettivo di promuovere la cooperazione monetaria internazionale e aiutare la stabilità finanziaria dei Paesi. In pratica è stato utilizzato per elargire prestiti a Paesi in difficoltà. Prestiti però subordinati a programmi di austerità economica.