venerdì 3 luglio 2020

Verso un nuovo ordine ? La crisi globale del debito e la privatizzazione dello Stato


C’è una seria crisi sanitaria che deve essere adeguatamente risolta e questa è la priorità numero uno.
Ma c’è un altro importante aspetto che deve essere affrontato.
Milioni di persone hanno perso il lavoro e i risparmi di una vita. Nei paesi in via di sviluppo prevalgono povertà e disperazione.
Mentre il lockdown è presentato all’opinione pubblica come l’unico modo di risolvere una crisi sanitaria globale, i suoi devastanti effetti economici e sociali sono disinvoltamente ignorati.
La verità inconfessata è che il nuovo coronavirus fornisce un pretesto ai potenti interessi finanziari e ai politici corrotti per precipitare l’intero mondo in una spirale di disoccupazione di massa, di bancarotta e di estrema povertà.
Questo è il vero ritratto di ciò che sta capitando. La povertà è in tutto il mondo. Mentre la carestia sta esplodendo nei paesi del terzo mondo, più vicino a casa, nel paese più ricco al mondo,
“milioni di americani disperati aspettano in lunghe affollate file per l’elemosina “
una foto illustra file lunghe chilometri formatesi la scorsa settimana fuori dalle mense dei poveri e degli uffici di collocamento negli Stati Uniti .
In India: “il cibo sta scomparendo, …(la gente) si chiude nelle baraccopoli troppo impaurita per uscire, torna a casa o viene intrappolata nelle azioni repressive in strada,
In India ci sono stati 106 morti di coronavirus fino ad oggi, per guardare le cose nella giusta prospettiva, 3000 bambini indiani muoiono di fame ogni giorno”.
Da Mumbai a New York City. È questa la “Globalizzazione della Povertà”.
La produzione è ferma.
Fame in Asia ed in Africa. Carestia negli Stati Uniti.
Tutti i paesi ormai sono paesi del Terzo Mondo. È questa la riduzione al terzo mondo (terzomondializzazione) di quelle che sono considerate nazioni sviluppate ad alto reddito.
E che cosa succede in Italia?
La gente sta restando senza cibo. Alcune inchieste confermano che la mafia sta ricevendo localmente più appoggio locale del governo, distribuendo cibo gratuito alle famiglie povere in quarantena che sono rimaste al verde. (The Guardian)
La crisi mette insieme la paura e il panico nei confronti del Covid-19 ed un sofisticato processo di manipolazione economica.
Incominciamo ad esaminare le conseguenze che riguardano i paesi in via di sviluppo.
Paesi in via di sviluppoLa “medicina economica” del Fondo Monetario Internazionale e la Globalizzazione della Povertà
Il coronavirus e la crisi da lui indotta fanno parte di un agenda macroeconomica più ampia?
Prima qualche richiamo storico.
Ho speso più di 10 anni a condurre delle ricerche sul campo circa l’impatto delle riforme economiche del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale in Africa, In Asia, in America Latina, nell’Europa dell’Est e nei Balcani.
Fin dagli inizi degli anni 80 è stata imposta ai paesi in via di sviluppo indebitati una dura medicina economica all’insegna di ciò che era chiamato “programma di revisione strutturale” (SAP- Structural Adjustment Program).
Dal 1992 al 1995, ho condotto delle ricerche sul campo in India, Bangladesh e Vietnam e poi sono tornato in America Latina per completare i miei studi sul Brasile. In tutti i paesi che ho visitato, incluso Kenya, Nigeria, Egitto, Marocco e Filippine, ho rilevato lo stesso tipo di manipolazione economica e di interferenza politica esercitata dalle istituzioni con base a Washington. In India, come risultato diretto delle riforme del Fondo Monetario Internazionale, milioni di persone sono state ridotte alla fame. Il Vietnam che va annoverato tra le economie più prospere del mondo per la produzione di riso, a livello locale sono scoppiate delle carestie, come risultato diretto dell’ abolizione del controllo dei prezzi e della liberalizzazione del mercato delle granaglie. (prefazione alla seconda edizione della “Globalizzazione della Povertà”).
L‘egemonia del dollaro è stata imposta. Con l’aggancio del debito al dollaro, alla fine nella maggior parte dei paesi in via di sviluppo l’intero sistema monetario nazionale era “dollarizzato.”
Massicce misure di austerità hanno portato al collasso dei salari reali. Sono stati imposti programmi di privatizzazione radicali. Queste riforme economiche mortali, applicate in favore dei creditori, hanno dato il via invariabilmente al collasso economico, alla povertà e alla disoccupazione di massa.
A partire dagli anni’80 del secolo scorso in Nigeria tutto il sistema di sanità pubblica è stato smantellato. Gli ospedali pubblici sono stati ridotti alla bancarotta. I medici con i quali ho parlato hanno descritto il famigerato programma di riforme strutturali con accenti umoristici: “siamo stati Schiacciati dal Sap” ( gioco di parole inglese tra il verbo To sap- fiaccare e la sigla SAP, programma di riforme strutturali); i nostri ospedali sono stati letteralmente distrutti, dicevano, grazie alla benevolenza del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale.
Dalle riforme strutturali alla Riforma globale.
Oggigiorno il meccanismo che scatena la povertà ed il collasso economico è fondamentalmente diverso e sempre più sofisticato.
Lo sviluppo della crisi economica del 2020 è connesso alla logica della pandemia del Covid-19: non c’è bisogno che il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale negozino una riforma strutturale del debito con i governi nazionali.
Ciò che si è verificato durante la crisi del Covid-19 è una “Riforma Globale” nella struttura dell’economia mondiale. In un colpo solo questa Riforma Mondiale (GA- Global Adjustment) origina un processo mondiale di fallimenti, disoccupazione, povertà e totale disperazione.
Come funziona? Il lockdown è presentato ai governi Nazionali come l’unica soluzione per risolvere la pandemia dovuta al Covid-19. E questo diventa una decisione politica che se ne frega di distruggere l’economia e delle conseguenze sulla società.
Non c’è bisogno di riflettere o di di analizzare le probabili conseguenze. I corrotti governi nazionali sono obbligati ad adeguarsi .
La chiusura parziale o totale dell’economia di una nazione è innescata con l’applicazione delle cosiddette linee guida dell’organizzazione Mondiale della Sanità (OMS-WHO) che riguardano il lockdown ma anche il commercio, le restrizioni all’immigrazione e ai trasporti e così via.
Potenti istituzioni finanziarie e gruppi lobbistici che comprendono Wall Street, il World Economic forum (WEF), la fondazione di Bill e Melinda Gates sono intervenuti per definire le azioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità riguardanti la pandemia del Covid-19.

Il lockdown, insieme alla riduzione del commercio e dei trasporti aerei ha creato le condizioni di partenza. Questa chiusura delle economie nazionali è stata avviata in tutto il mondo a cominciare dal mese di marzo ed ha colpito contemporaneamente un largo numero di paesi in tutte le più grandi regioni del mondo. Nella storia del mondo è una cosa senza precedenti.
Perché leader di vertice hanno lasciato che questo succedesse? Le conseguenze erano scontate.
Questa operazione di chiusura colpisce le linee di produzione e di rifornimento di beni e servizi, le attività di investimento, l’export/import, il commercio all’ingrosso e al minuto, gli acquisti dei consumatori, la chiusura delle scuole, dei collegi e delle università, delle istituzioni di ricerca eccetera
Di conseguenza porta quasi immediatamente alla disoccupazione di massa, al fallimento delle piccole e medie aziende, al collasso del potere d’acquisto, diffonde povertà e carestia.
Qual è l’obiettivo nascosto di questa ristrutturazione dell’economia globale? Quali sono le conseguenze? Cui prodest?
  • una massiccia concentrazione di ricchezza e di capitale finanziario
  • La destabilizzazione delle piccole e medie aziende in tutte le aree di più grande attività economica compresi l’economia dei servizi, dell’agricoltura e della produzione industriale.
  • Facilita di conseguenza l’acquisizione da parte dei grandi gruppi delle imprese fallite
  • Permette di derogare ai diritti dei lavoratori. e destabilizza il mercato del lavoro.
  • Crea disoccupazione di Massa
  • Comprime i salari e il costo del lavoro tanto nei cosiddetti paesi sviluppati ad alto reddito quanto nei paesi in via di sviluppo impoveriti.
  • Conduce all’aumento del debito esterno.
  • Di conseguenza facilita le privatizzazioni.
Non c’è bisogno di sottolineare che questa operazione di riforma globale è molto più dannosa del programma di riforma strutturale a livello di stati che propongono il Fondo Monetario Mondiale e la Banca Mondiale..
È il neoliberismo all’ennesima potenza.
In un colpo solo, nel corso degli ultimi mesi, la crisi del Covid-19 ha contribuito ad impoverire una larga parte della popolazione mondiale.
E pensate un po’ chi viene in soccorsoIl FMI e la Banca Mondiale.
L’Amministratore delegato del FMI Kristalina Georgieva (1) ha distrattamente riconosciuto che l’economia mondiale è in situazione di stallo, senza individuare le cause del collasso economico.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità è istituita per proteggere il benessere delle popolazioni, il Fondo Monetario Internazionale c’è per proteggere la salute economica del mondo” dice Georghieva.
Che cosa intende fare lei per “proteggere l’economia mondiale”?
(farlo) A spese delle economie nazionali?
Qual è la sua “soluzione magica”?
“ Noi contiamo su una capacità di prestito complessiva di circa mille miliardi di dollari” (GeogievaAD del FMI- Conferenza stampa dei primi di Marzo)
A prima vista sembra essere “munifico”, un sacco di soldi. Ma a ben guardare è quello che noi potremmo chiamare “moneta fittizia” e ciò che significa è: “Noi vi presteremo il denaro e con il denaro che vi imprestiamo voi ci ripagherete “.(parafrasi).
L‘obiettivo finale è far crescere moltissimo il debito estero denominato in dollari.
Il Fondo Monetario Internazionale è esplicitoIn una delle sue “lending windows” (2), il Fondo di contenimento e di rimedio alle catastrofi, che si applica alle pandemie, “fornisce generosamente garanzie per l‘alleggerimento del debito ai nostri membri più poveri e più vulnerabili.”
È una dichiarazione priva di senso: sta lì per riempire le casseforti dei creditori, il denaro è destinato a ripagare il debito.
“per i paesi a basso reddito e per i paesi a medio reddito in via di sviluppo abbiamo fino a 50 miliardi che non richiedono un programma completamente definito del Fondo Monetario Internazionale.”
Non vi sono condizioni su come voi spendete denaro. Ma questo denaro aumenta il debito complessivo e richiede un rimborso.
I paesi sono già in una camicia di forza. L’obiettivo è che soddisfino pienamente le richieste dei creditori.
Questa è la soluzione neoliberista applicata a livello globale. Nessun risanamento economico reale, più povertà e disoccupazione in tutto il mondo. La “soluzione” diventa la “causa”. Che dà inizio ad un nuovo processo di indebitamento, e contribuisce ad un’escalation del debito.
Più si presta e più si costringono i paesi in via di sviluppo ad allinearsi politicamenteIn definitiva è questo l’obiettivo del decadente Impero Americano.
La verità non detta è che 1000 miliardi di dollari delle istituzioni di Bretton Woods hanno il compito di aumentare il debito estero.
Nei recenti sviluppi i ministri della Finanza del G20 hanno deciso di mettere in sospeso il rimborso delle obbligazioni di restituzione del debito dei paesi più poveri del mondo. La cancellazione del debito non è stata presa in esame, anzi è proprio l’opposto. La strategia consiste nell’aumentare il debito.
È importante che i governi dei paesi in via di sviluppo prendano una posizione ferma contro l’”operazione di salvataggio” del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale.
La crisi globale del debito nei paesi sviluppati.
Una crisi fiscale senza precedenti si sta sviluppando a tutti i livelli di governo. Con alti livelli di disoccupazione nei paesi sviluppati gli incassi di tasse sul reddito sono perlomeno a un punto morto. Nel corso degli ultimi due mesi i governi nazionali si sono indebitati sempre di più. Di conseguenza i governi dell’ovest, come anche i partiti politici sono sempre più sotto il controllo dei creditori che alla fine dettano legge.
A tutti i livelli i governi sono caduti nella stretta mortale del debito. Il debito non può essere ripagato. Negli Stati Uniti il deficit federale “è aumentato del 26% fino ai 984 miliardi di dollari dell’anno fiscale 2019, il più alto negli ultimi sette anni”.E questo è solo l’inizio.
Nei paesi occidentali si è verificata una colossale espansione del debito pubblico. Che viene usato per finanziare i salvataggi, le elargizioni alle multinazionali, nonchè per le reti di sicurezza sociale per i disoccupati.
La logica dei salvataggi per molti aspetti è simile a quella della crisi economica del 2008 ma su una scala molto più ampia. Per ironia, nel 2008 le banche degli Stati Uniti erano sia i creditori del governo federale USA, sia i fortunati beneficiari: l’operazione di salvataggio era finanziata dalle banche con la prospettiva di “salvare le banche”. Vi sembra contraddittorio?
La privatizzazione dello Stato
Alla fine la crisi farà accelerare la privatizzazione dello Stato. I governi nazionali saranno sempre più sotto la stretta di Big Money.
All’orizzonte vi è in vari Paesi la privatizzazione di fatto dell’intera struttura dello Stato, paralizzato dalla crescita dei debiti, a tutti i livelli di governo, sotto il controllo di potenti interessi finanziari. Sarà comunque conservata la finzione di “governi sovrani” che servono gli interessi degli elettori.
Il primo livello di governo che subirà le privatizzazioni saanno i municipi (molti dei quali sono già parzialmente o completamente privatizzati, come per esempio Detroit nel 2013).I miliardari americani potrebbero essere indotti a comprare una intera città .
Molte grandi città sono già sul punto di fare bancarotta (questa non è affatto una novità).
La città di Vancouver è pronta per essere privatizzata?: “il sindaco di Vancouver ha già detto che ha paura che la sua città faccia bancarotta.” (Le Devoir, 15 Aprile 2020)
Nelle più grandi città d’America la gente semplicemente non è in grado di pagare le tasse: il debito di New York City per l’anno fiscale 2019 è uno sbalorditivo ammontare di 91,56 miliardi di dollari, un aumento del 132% rispetto all’anno fiscale 2000. A loro volta anche i debiti delle persone in America sono andati alle stelle.
“ Le famiglie americane collettivamente hanno un debito verso le carte di credito di circa 1000 miliardi di dollari”. Nessun provvedimento si sta prendendo negli Stati Uniti per ridurre i tassi di interesse sul debito delle carte di credito.
Il nuovo ordine mondiale?
Il lockdown impoverisce sia i paesi sviluppati sia quelli in via di sviluppo e distrugge letteralmente le economie nazionali.
Destabilizza l’intero panorama economico. Compromette le istituzioni sociali comprese le scuole e luniversità. Spinge le piccole medie e aziende verso la bancarotta.
Che tipo di mondo ci aspetta?
Si sta costruendo un diabolico “Nuovo Ordine Mondiale” come ipotizzava Henry Kissinger?
La pandemia da coronavirus cambierà per sempre l’ordine mondiale”
Ricordiamo la storica dichiarazione di Kissinger nel 1974: “La diminuzione di popolazione dovrebbe essere la più alta priorità nella politica estera degli Stati Uniti verso il Terzo Mondo”. ( memorandum al National Security Council nel 1974) (Consiglio di sicurezza degli Usa. Il più importante organo consultivo della Casa Bianca).
Le conseguenze politiche sono di vasta portata.
Che tipo di governo avremo in conseguenza della crisi ?
Osservazioni finali.
La natura di questcrisi è stata largamente male interpretata.
Alcuni intellettuali progressisti adesso dicono che questa crisi costituisce una sconfitta del neoliberismo.” Spalanca un nuovo inizio”.
Alcuni vedono questo come un potenziale punto di svolta che apre un’opportunità per ” costruire il socialismo” o ricostruire la socialdemocrazia” in conseguenza del Lockdown.
L’evidenza conferma ampiamente che il neoliberismo non è stato sconfitto. È proprio l’opposto.
Il capitalismo globale ha consolidato le sue posizioni . La paura ed il panico prevalgonoSi sta privatizzando lo Stato. C’è una tendenza verso forme di governo autoritario.
Questi sono gli argomenti che noi dobbiamo affrontare.
Quella storica opportunità di opporsi alle strutture potenti del capitalismo globale, compreso l’apparato militare degli Stati Uniti e della NATO – resta da affermare con fermezza alla fine del lockdown.
Prof. Michel Chossudovsky – GlobalResearch
(1) Kristalina Gheorghieva (Sofia,13 agosto 1953) è un’economista politica bulgara, dal 1º ottobre 2019 direttrice operativa del Fondo Monetario Internazionale. Ha lavorato come direttrice generale della Banca mondiale dal 2 gennaio 2017 al 30 settembre 2019, ha ricoperto il ruolo di presidente facente funzione del gruppo Banca mondiale dal 1º febbraio 2019 al 4 aprile 2019.
Nel 2014 riceve da George Soros il premio della Open Society Foundation ed entra nella Commissione guidata da Jean-Claude Juncker assumendo l’incarico di vice-presidente e di commissario europeo per il Bilancio e le risorse umane.
(2) “Lending Windows” – : illustrano le possibilità di accesso e le regole dei prestiti ottenibili dal FMI, comprese le condizioni finanziarie di restituzione.
Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org da Giakki49

giovedì 2 luglio 2020

Viganò tifa Trump: Covid e rivolte, è l’inferno firmato Nwo

Carlo Maria Viganò
Signor Presidente, stiamo assistendo in questi mesi al formarsi di due schieramenti che definirei biblici: i figli della luce e i figli delle tenebre. I figli della luce costituiscono la parte più cospicua dell’umanità, mentre i figli delle tenebre rappresentano una minoranza assoluta; eppure i primi sono oggetto di una sorta di discriminazione che li pone in una situazione di inferiorità morale rispetto ai loro avversari, che ricoprono spesso posti strategici nello Stato, nella politica, nell’economia e anche nei media. Per un fenomeno apparentemente inspiegabile, i buoni sono ostaggio dei malvagi e di quanti prestano loro aiuto per interesse o per pavidità. Questi due schieramenti, in quanto biblici, ripropongono la separazione netta tra la stirpe della Donna e quella del Serpente. Da una parte vi sono quanti, pur con mille difetti e debolezze, sono animati dal desiderio di compiere il bene, essere onesti, costituire una famiglia, impegnarsi nel lavoro, dare prosperità alla Patria, soccorrere i bisognosi e meritare, nell’obbedienza alla Legge di Dio, il Regno dei Cieli. Dall’altra si trovano coloro che servono se stessi, non hanno principi morali, vogliono demolire la famiglia e la Nazione, sfruttare i lavoratori per arricchirsi indebitamente, fomentare le divisioni intestine e le guerre, accumulare il potere e il denaro: per costoro l’illusione fallace di un benessere temporale rivelerà – se non si ravvedono – la tremenda sorte che li aspetta, lontano da Dio, nella dannazione eterna.
Nella società, Signor Presidente, convivono queste due realtà contrapposte, eterne nemiche come eternamente nemici sono Dio e Satana. E pare che i figli delle tenebre – che identifichiamo facilmente con quel deep state al quale Ella saggiamente si oppone e che ferocemente le muove guerra anche in questi giorni – abbiano voluto scoprire le proprie carte, per così dire, mostrando ormai i propri piani. Erano così certi di aver già tutto sotto controllo, da aver messo da parte quella circospezione che fino ad oggi aveva almeno in parte celato i loro veri intenti. Le indagini già in corso sveleranno le vere responsabilità di chi ha gestito l’emergenza Covid non solo in ambito sanitario, ma anche politico, economico e mediatico. Scopriremo probabilmente che anche in questa colossale operazione di ingegneria sociale vi sono persone che hanno deciso le sorti dell’umanità, arrogandosi il diritto di agire contro la volontà dei cittadini e dei loro rappresentanti nei governi delle Nazioni. Scopriremo anche che i moti di questi giorni sono stati provocati da quanti, vedendo sfumare inesorabilmente il virus e diminuire l’allarme sociale della pandemia, hanno dovuto necessariamente provocare disordini perché ad essi seguisse quella repressione che, pur legittima, sarà condannata come un’ingiustificata aggressione della popolazione.
La stessa cosa sta avvenendo anche in Europa, in perfetta sincronia. È di tutta evidenza che il ricorso alle proteste di piazza è strumentale agli scopi di chi vorrebbe veder eletto, alle prossime presidenziali, una persona che incarni gli scopi del deep state e che di esso sia espressione fedele e convinta. Non stupirà apprendere, tra qualche mese, che dietro gli atti vandalici e le violenze si nascondono ancora una volta coloro che, nella dissoluzione dell’ordine sociale, sperano di costruire un mondo senza libertà: Solve et coagula, insegna l’adagio massonico. Anche se può apparire sconcertante, gli schieramenti cui ho accennato si trovano anche in ambito religioso. Vi sono Pastori fedeli che pascono il gregge di Cristo, ma anche mercenari infedeli che cercano di disperdere il gregge e dare le pecore in pasto a lupi rapaci. E non stupisce che questi mercenari siano alleati dei figli delle tenebre e odino i figli della luce: come vi è un deep state, così vi è anche una deep Church che tradisce i propri doveri e rinnega i propri impegni dinanzi a Dio. Così, il Nemico invisibile, che i buoni governanti combattono nella cosa Militanti in azione contro Trump, col pretesto della lotta al razzismopubblica, viene combattuto dai buoni pastori nell’ambito ecclesiastico. Una battaglia spirituale della quale ho parlato anche in un mio recente Appello lanciato lo scorso 8 maggio.
Per la prima volta gli Stati Uniti hanno in Lei un Presidente che difende coraggiosamente il diritto alla vita, che non si vergogna di denunciare le persecuzioni dei Cristiani nel mondo, che parla di Gesù Cristo e del diritto dei cittadini alla libertà di culto. La Sua partecipazione alla Marcia per la Vita, e più recentemente la proclamazione del mese di aprile quale National Child Abuse Prevention Month sono gesti che confermano in quale schieramento Ella voglia combattere. E mi permetto di credere che entrambi ci troviamo compagni di battaglia, pur con armi differenti. Per questo motivo ritengo che l’attacco di cui Ella è stato oggetto dopo la visita al Santuario nazionale San Giovanni Paolo II faccia parte della narrazione mediatica orchestrata non per combattere il razzismo e per portare ordine sociale, ma per esasperare gli animi; non per dare giustizia, ma per legittimare la violenza e il crimine; non per servire la verità, ma per favorire una fazione politica. Ed è sconcertante che vi siano vescovi – come quelli che ho recentemente denunciato – che, con le loro parole, danno prova di essere schierati sul fronte opposto. Essi sono asserviti al deep state, al mondialismo, al pensiero unico, al Nuovo Ordine Mondiale che sempre più spesso invocano in Trumpnome di una fratellanza universale che non ha nulla di cristiano, ma che evoca altresì gli ideali massonici di chi vorrebbe dominare il mondo scacciando Dio dai tribunali, dalle scuole, dalle famiglie e forse anche dalle chiese.
Il popolo americano è maturo e ha ormai compreso quanto i media mainstreamnon vogliano diffondere la verità, ma tacerla e distorcerla, diffondendo la menzogna utile agli scopi dei loro padroni. È però importante che i buoni – che sono in maggioranza – si sveglino dal torpore e non accettino di esser ingannati da una minoranza di disonesti con fini inconfessabili. È necessario che i buoni, i figli della luce, si riuniscano e levino la voce. Quale modo più efficace di farlo, pregando il Signore di proteggere Lei, Signor Presidente, gli Stati Uniti e l’umanità intera da questo immane attacco del Nemico? Dinanzi alla forza della preghiera cadranno gli inganni dei figli delle tenebre, saranno svelate le loro trame, si mostrerà il loro tradimento, finirà nel nulla quel potere che spaventa fintanto che non lo si porta alla luce e si dimostra per quello che è: un inganno infernale. Signor Presidente, la mia preghiera è costantemente rivolta all’amata Nazione americana presso la quale ho avuto il privilegio e l’onore di essere stato inviato da Papa Benedetto XVI come Nunzio apostolico. In quest’ora drammatica e decisiva per l’intera umanità, Ella è nella mia preghiera, e con Lei anche quanti La affiancano nel governo degli Stati Uniti. Confido che il popolo americano si unisca a me e a Lei nella preghiera a Dio onnipotente. Uniti contro il Nemico invisibile dell’intera umanità, benedico Lei e la First Lady, l’amata Nazione americana e tutti gli uomini e le donne di buona volontà.
(Carlo Maria Viganò, “Siamo nella battaglia tra figli della luce e figli delle tenebre”, lettera che l’arcivescovo, già Nunzio apostolico negli Stati Uniti, ha fatto consegnare personalmente a Donald Trump. La pubblica il 7 giugno 2020 il sito “UnUniverso“, rinviando al blog di Aldo Maria Valli per la versione integrale della missiva).

mercoledì 1 luglio 2020

Rete Voltaire: I principali titoli della settimana 1 lug 2020


Rete Voltaire
Focus




In breve

 
Il Libano chiede aiuto all'UE nei confronti degli USA
 

 
Un deputato australiano arrestato per spionaggio
 

 
L'UE sanziona l'opposizione venezuelana
 

 
Spie francesi arrestate in Turchia
 

 
Nella quarta città francese la sinistra si allea con i Fratelli Mussulmani
 

 
Israele bombarda l'esercito arabo siriano
 

 
Gli italiani sono favorevoli all'uscita dalla UE e a un'alleanza con la Cina
 

 
Negoziati segreti tra Siria e USA
 

 
Donald Trump potrebbe incontrare Nicolás Maduro
 

 
L'Egitto minaccia d'intervenire militarmente in Libia
 
Controversie

 
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Il Deep State golpista scatena Antifa per rovesciare Trump

Antifa, l'ultima creazione di Soros Il caso di George Floyd non è in alcun modo legato ad una presunta emergenza razziale negli Stati Uniti. I risultati autoptici per ora hanno escluso che l’afroamericano, con un Cv ricco di condanne penali per rapina e aggressione, sia morto soffocato o strangolato. Resta da capire quali sono le circostanze che hanno portato alla morte di Floyd, ma ci sono prove che quanto sta accadendo era già stato ampiamente preparato con più di un anno di anticipo. I rivoltosi che stanno devastando – e uccidendo, come nel caso dell’ufficiale di polizia di Saint Louis – le strade degli Stati Uniti sono principalmente coordinati da due gruppi: Black Lives Matter e Antifa. Entrambe queste organizzazioni sono finanziate da George Soros ed hanno una missione specifica. Alimentare le tensioni razziali per destabilizzare il paese e rovesciare la presidenza Trump. Non si tratta di una semplice deduzione ricavata dall’analisi di quanto sta accadendo. E’ quanto dichiarato da uno di questi due gruppi. Il “New York Times”, tra i quotidiani più ostili a Trump assieme al “Washington Post”, mise a disposizione nel 2017 una intera pagina di giornale per Antifa. L’organizzazione finanziata da Soros lanciò una vera e propria chiamata alle armi invitando chiaramente a riunire migliaia di ribelli nelle città per arrivare ad un solo obbiettivo: porre fine alla presidenza Trump.
Antifa è quindi molto di più di un semplice gruppo politico. E’ il braccio armato sostenuto finanziariamente dal Deep State che arruola e paga rivoltosi utilizzati per destabilizzare le amministrazioni nemiche, in questo caso quella di Donald Trump. Quella che si sta vedendo quindi non è altro che una strategia per portare avanti un colpo di Stato. Una strategia che Soros ha portato avanti nel mondo quando architettò e sostenne finanziariamente la rivoluzione ucraina dell’Euromaidan. I gruppi al soldo del magnate di origini ungheresi erano già attivi anche all’epoca della presidenza Obama e un altro documento firmato da “Friends of Democracy”, gestita da suo figlio Alexander Soros, spiegava dettagliatamente, nel 2015, come indirizzare le proteste per la morte di Freddie Gray, un afroamericano morto in seguito a un infortunio alla spina dorsale occorso dopo che era stato arrestato dalla polizia di Baltimora. All’arresto parteciparono anche ufficiali di colore e quindi, definire questo episodio come motivato dall’odio razziale, è semplicemente un controsenso, ma al Deep State non importava. Il razzismo era ed è solamente la cartina al tornasole per arrivare ad un altro scopo.
“Friends of Democracy” pubblicò dettagliate istruzioni per i rivoltosi ai quali si diceva chiaramente che l’obbiettivo finale delle loro proteste era «l’attuazione di politiche di legge marziale». L’obbiettivo era dare alla presidenza Obama gli strumenti per reprimere qualsiasi forma di dissenso negli Stati Uniti e arrivare alla sua militarizzazione, mentre l’obbiettivo è ora di destabilizzare completamente il paese per rovesciare la presidenza Trump. La ragione per la quale il Deep State non può più permettersi che Donald Trump si assicuri un altro mandato alla Casa Bianca è perfettamente spiegata in un articolo intitolato “Benedetti siano i portatori di pace” del settimanale britannico “The Economist”, di proprietà, tra gli altri, della famiglia George Soros con il figlio AlexanderRothschild. I Rothschild sono una famiglia di banchieri tedeschi di origini askenazite fondata dal capostipite Mayer Amschel alla fine del’700. Sono coloro che probabilmente più di tutti hanno avuto un ruolo determinante nel decidere il corso della storia europea degli ultimi 200 anni, dal momento che hanno finanziato praticamente ogni guerra scoppiata sul continente europeo dai tempi di Napoleone in poi.
Le guerre sono il business più proficuo dei Rothschild, dal momento che hanno consentito loro di arricchirsi a dismisura accumulando una enorme ricchezza già nell’800. Quando “The Economist” scrive, occorre prestare particolare attenzione. Nell’articolo in questione si fa l’elogio esplicito del Nuovo Ordine Mondiale, la dottrina politica delle élite globaliste che vede assegnare un ruolo di primo piano alle istituzioni internazionali considerate gerarchicamente superiori agli Stati nazionali. Il Nuovo Ordine Mondiale, per arrivare alla sua definitiva realizzazione, ha bisogno di strappare agli stati i loro residui poteri per creare una unica struttura globale governata dalle élite della finanza internazionale, come hanno spiegato anche i Rockefeller, un’altra importante famiglia di banchieri americani molto vicina ai Rothschild. Dalla seconda guerra mondiale in poi, gli Stati Uniti sono stati senza dubbio il paese che più ha portato avanti questo piano. Il Deep State di Washington, la palude di interessi militari-industriali che ha governato tutte le amministrazioni presidenziali, si è fatto garante indiscusso di questo progetto, intestandosi il compito di punire e attaccare i leader dei paesi che non si allineavano a questo progetto.
Salvador Allende e Slobodan Milosevic sono solo due tra i numerosi esempi di leader di paesi stranieri che sono stati rovesciati e destituiti dalla macchina di intelligence e militare costituita dalla Cia e dalla Nato. Ma per la prima volta, dal 1945 ad oggi, alla Casa Bianca ha messo piede un presidente che non ha interesse a delegare la sovranità degli Stati Uniti verso le istituzioni sovranazionali né tantomeno al Deep State di Washington. Scrive su questo “The Economist”: «L’internazionalismo liberale è ora sotto attacco da molti fronti. La dottrina di Donald Trump “Prima l’America” lo ripudia esplicitamente». Senza la superpotenza americana è praticamente impossibile pensare che si possa arrivare alla realizzazione finale del Nuovo Ordine Mondiale che auspica la nascita di un unico Governo Globale. Washington è stato il perno principale di tutta l’impalcatura e Jacob Rothschildsenza il suo sostegno l’intero disegno crollerebbe definitivamente. Ecco perchè, per i Rothschild, Donald Trump è una minaccia più mortale persino dello stesso Putin e di Xi Jinping.
«Il più grande pericolo al momento è l’incombenza di un presidente americano che disprezza le norme internazionali, che denigra il libero commercio e che flirta continuamente con l’idea di abbandonare il ruolo essenziale nel mantenimento dell’ordine globale legale». Se Trump si aggiudicasse un secondo mandato, le élite globaliste come i Rothschild e i Rockefeller perderebbero definitivamente la possibilità di fare l’ultimo passo verso il totalitarismo globale – che vuole il controllo completo della popolazione mondiale. Ecco perchè in questo momento il presidente americano è il nemico numero uno di questi poteri ed ecco perchè gli Usa sono stati messi a ferro e fuoco. Il Nuovo Ordine Mondiale vuole riprendersi la presidenza degli Stati Uniti senza la quale non si può pensare ad una governance globale. Non c’è quindi in corso una protesta a sfondo razziale nel paese. E’ in corso un vero e proprio colpo di Stato che sta dando vita ad una guerra civile per impedire a Trump di conquistare un secondo mandato alla Casa Bianca. Trump è l’ultimo bastione. Se cade lui, cade probabilmente l’ultima grande barriera che può impedire il compimento di questo piano. Se cade Trump, il Nuovo Ordine Mondiale farà un passo decisivo verso la sua definitiva realizzazione.
(Cesare Sacchetti, “Soros e i Rothschild vogliono rovesciare Trump per arrivare al nuovo ordine mondiale”, da “La Cruna dell’Ago” del 4 giugno 2020).