sabato 4 aprile 2020

La "pandemia" del Coronavirus? Il vero pericolo è l'Agenda ID2020: Vaccinazioni forzate, impianto chip e depopolazione

Cos'è la famigerata ID2020? È un'alleanza di partner pubblico-privati, tra cui le agenzie delle Nazioni Unite e la società civile. È un programma di identificazione elettronica che utilizza la vaccinazione generalizzata come piattaforma per l'identità digitale.
Sembra che più si scrive sulle cause del Coronavirus, più le analisi scritte sono messe in ombra da una propaganda e da un clamore allarmista. Domande per la verità e argomenti per cercare le origini e come il virus possa essersi diffuso e come combatterlo si perdono nel rumore del caos sfrenato. Ma non è forse questo ciò che gli "Black Men" dietro questa voluta pandemia - caos, panico, disperazione, che porta alla vulnerabilità umana - vogliono, cioè un popolo che diventi facile preda della manipolazione?

Oggi (12 marzo), l'OMS ha dichiarato il coronavirus COVID-19 una "pandemia" - quando non c'è la minima traccia di pandemia. Una pandemia potrebbe essere la condizione, quando il tasso di mortalità per infezione raggiunge più del 12%. In Europa, il tasso di mortalità è di circa lo 0,4%, o meno. Ad eccezione dell'Italia, che è un caso particolare, dove il picco del tasso di mortalità è stato del 6% (vedi sotto per ulteriori analisi)

"Thousands more are fighting for their lives in hospitals.

In the days and weeks ahead, we expect to see the number of cases, the number of deaths, and the number of affected countries climb even higher"-@DrTedros
"WHO has been assessing this outbreak around the clock and we are deeply concerned both by the alarming levels of spread and severity, and by the alarming levels of inaction"-@DrTedros

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La Cina, dove il tasso di mortalità ha raggiunto solo poche settimane fa un picco di circa il 3%, è tornata allo 0,7% - e sta rapidamente diminuendo, mentre sta prendendo il pieno controllo della malattia - con l'aiuto di un farmaco non detto sviluppato 39 anni fa da Cuba, chiamato "Interferone Alpha 2B (IFNrec)", molto efficace per combattere virus e altre malattie, ma non è conosciuto e utilizzato nel mondo, perché gli Stati Uniti, sotto il loro embargo illegale di Cuba, non permettono che il farmaco sia commercializzato a livello internazionale.
L'OMS ha molto probabilmente ricevuto ordini dall'alto, da coloro che gestiscono anche Trump e dai "leader" (sic) dell'Unione Europea e dei suoi Paesi membri, coloro che mirano a controllare il mondo con la forza - l'Unico Ordine Mondiale.


Questo è stato sul tavolo da disegno per anni. La decisione finale di procedere ORA è stata presa nel gennaio 2020 al World Economic Forum (WEF) di Davos - a porte chiuse, naturalmente. The Gates, GAVI (un'associazione di farmacisti che promuovono la vaccinazione), Rockefeller, Rothschilds e altri, sono tutti alla base di questa decisione - l'attuazione dell'Agenda ID2020 - vedi sotto.

Dopo che la pandemia è stata dichiarata ufficialmente, il passo successivo può essere - anche su raccomandazione dell'OMS, o di singoli paesi - la "vaccinazione forzata", sotto la sorveglianza della polizia e/o dei militari. Coloro che si rifiutano possono essere penalizzati (multe e/o carcere - e comunque vaccinati con la forza).

Se effettivamente la vaccinazione forzata avverrà, un'altra bontà per Big Pharma, la gente non sa davvero che tipo di cocktail sarà messo nel vaccino, magari un killer lento, che agisce solo tra qualche anno - o una malattia che colpisce solo la prossima generazione - o un agente debilitante per il cervello, o un gene che rende sterile la donna.... tutto è possibile - sempre con l'obiettivo del pieno controllo della popolazione e della riduzione della popolazione. Tra qualche anno, naturalmente, non si saprà più da dove viene la malattia. Questo è il livello di tecnologia che i nostri laboratori di bioguerra hanno raggiunto (Stati Uniti, Regno Unito, Israele, Canada, Australia...).


Un'altra ipotesi, a questo punto solo un'ipotesi, ma realistica, è che insieme alla vaccinazione - se non con questa, poi eventualmente con una successiva, si può iniettare un nano-chip, sconosciuto alla persona vaccinata. Il chip può essere caricato a distanza con tutti i vostri dati personali, compresi i conti bancari - denaro digitale. Sì, il denaro digitale è quello a cui "loro" puntano, quindi non hai più alcun controllo sulla tua salute e su altri dati intimi, ma anche sui tuoi guadagni e sulle tue spese. Il vostro denaro potrebbe essere bloccato, o portato via - come "sanzione" per comportamenti scorretti, per aver nuotato controcorrente. Potresti diventare un semplice schiavo dei padroni. In confronto, il feudalesimo può apparire come una passeggiata nel parco.

Non per niente il dottor Tedros, DG dell'OMS, ha detto qualche giorno fa: "Dobbiamo muoverci verso la moneta digitale, perché la carta fisica e la moneta a moneta possono diffondere malattie, soprattutto malattie endemiche, come il coronavirus". Un precursore per le cose che verranno? - O per le cose che sono già qui? - In molti Paesi scandinavi il denaro contante è in gran parte vietato e anche un barattolo di cioccolata può essere pagato solo elettronicamente.

Ci stiamo muovendo verso uno stato totalitario del mondo. Questo fa parte dell'Agenda ID2020 - e questi passi da attuare ora - preparati da tempo, anche dalla simulazione computerizzata del coronavirus alla Johns Hopkins di Baltimora il 18 ottobre 2019, sponsorizzata dal WEF (World Economic Forum)e dalla Bill and Melinda Gates Foundation.

Bill Gates, uno dei principali sostenitori delle vaccinazioni per tutti, soprattutto in Africa - è anche un grande sostenitore della riduzione della popolazione. La riduzione della popolazione è tra gli obiettivi dell'élite del WEF, dei Rockefeller, dei Rothschild, dei Morgans - e di alcuni altri. L'obiettivo: meno persone (una piccola élite) possono vivere più a lungo e meglio con le risorse ridotte e limitate che Madre Terra offre generosamente.


Questo era stato apertamente propagandato già negli anni '60 e '70 da Henry Kissinger (foto), ministro degli Esteri dell'amministrazione Nixon, co-ingegnere della guerra del Vietnam e responsabile del bombardamento semi-clandestino della Cambogia, un genocidio di milioni di civili cambogiani disarmati. Insieme al colpo di stato architettato dalla Cia-Kissinger l'11 settembre 1973 in Cile, che uccise il Salvador Allende democraticamente eletto e mise al potere il dittatore militare Pinochet, Kissinger ha commesso crimini di guerra. Oggi è portavoce (per così dire) di Rockefeller e della loro "Bilderberger Society".

Due settimane dopo la simulazione al computer del Johns Hopkins Medical Center di Baltimora, Maryland, che ha "prodotto" (alias simulato) 65 milioni di morti (!) (ER: Evento 201), il virus COVID-19 è apparso per la prima volta a Wuhan. Ormai è quasi certo che il virus sia stato portato a Wuhan dall'esterno, molto probabilmente da un laboratorio di guerra biologica negli Stati Uniti. Vedi anche questo e questo


Cos'è il famigerato ID2020? È un'alleanza di partner pubblico-privati, tra cui le agenzie delle Nazioni Unite e la società civile. È un programma di identificazione elettronica che utilizza la vaccinazione generalizzata come piattaforma per l'identità digitale. Il programma sfrutta le operazioni di registrazione delle nascite e di vaccinazione esistenti per fornire ai neonati un'identità digitale portatile e persistente collegata biometricamente. GAVI, la Global Alliance for Vaccines and Immunization, si identifica sul suo sito web come una partnership sanitaria globale di organizzazioni del settore pubblico e privato dedicate alla "vaccinazione per tutti". GAVI è supportata dall'OMS, e inutile dire che i suoi principali partner e sponsor sono l'industria farmaceutica.

L'Alleanza ID2020 in occasione del vertice del 2019, intitolato "Rising to the Good ID Challenge", tenutosi a settembre 2019 a New York, ha deciso di lanciare il suo programma nel 2020, decisione confermata dal WEF nel gennaio 2020 a Davos. Il loro programma di identità digitale sarà testato con il governo del Bangladesh. GAVI, la Vaccine Alliance, e "partner del mondo accademico e del soccorso umanitario" (come lo chiamano loro) fanno parte del partito dei pionieri.
È solo una coincidenza che l'ID2020 sia stato lanciato all'inizio di quella che l'OMS chiama una pandemia? - Oppure è necessaria una pandemia per "lanciare" i molteplici e devastanti programmi dell'ID2020?

Ecco cosa ha da dire Anir Chowdhury, consulente politico del programma del governo del Bangladesh:
    "Stiamo implementando un approccio lungimirante all'identità digitale che dà agli individui il controllo delle proprie informazioni personali, pur continuando a costruire i sistemi e i programmi esistenti". Il governo del Bangladesh riconosce che la progettazione di sistemi di identità digitale ha implicazioni di vasta portata per l'accesso degli individui ai servizi e ai mezzi di sussistenza, e noi siamo ansiosi di essere pionieri di questo approccio.
Wow! Il signor Anir Chowdhury sa in cosa si sta cacciando?


Torniamo alla pandemia e al panico. Ginevra, sede europea delle Nazioni Unite, compresa la sede dell'OMS, è praticamente chiusa. Non diversamente dal blocco iniziato a Venezia e poi esteso al Nord Italia fino a pochi giorni fa - e ora il blocco copre tutta l'Italia. Un lock-down simile potrebbe presto essere adottato anche dalla Francia - e da altri Stati vassalli europei dell'impero anglo-sionista.

Sono in circolazione numerosi memorandum con simili contenuti panic-mongering di diverse agenzie dell'ONU a Ginevra. Il loro messaggio chiave è - annullare tutti i viaggi delle missioni, tutti gli eventi a Ginevra, le visite al Palazzo delle Nazioni, alla Cattedrale di Ginevra, ad altri monumenti e musei. Le ultime direttive, molte agenzie stanno istruendo il loro personale a lavorare da casa, per non rischiare la contaminazione da parte dei trasporti pubblici.

Questo ambiente di panico e paura supera ogni senso della realtà, quando la verità non conta. La gente non riesce nemmeno più a pensare alle cause e a ciò che può esserci dietro. Nessuno ti crede (più) quando fai riferimento all'Evento 201, la simulazione del coronavirus, i Giochi Militari di Wuhan, la chiusura lo scorso 7 agosto del laboratorio di guerra biologica ad alta sicurezza a Fort Detrick, Maryland.... quello che a un certo punto avrebbe potuto aprire gli occhi a molti, oggi è pura teoria della cospirazione. Il potere della propaganda. Un potere destabilizzante - destabilizza i paesi e le persone, distrugge le economie, crea disagi per le persone che potrebbero perdere il lavoro, di solito quelle che meno se lo possono permettere.

Inoltre, in questo momento diventa sempre più importante ricordare alla gente che l'epidemia in Cina ha preso di mira il genoma cinese. In seguito è mutato per trasgredire i "confini" del DNA cinese? Quando è successo, se è successo? Perché all'inizio era chiaro che anche le vittime infette in altre parti del mondo erano al 99,9% della discendenza cinese.
Quello che è successo dopo, quando il virus si è diffuso in Italia e in Iran, è un'altra questione, e apre la strada a una serie di speculazioni.


(i) Vari ceppi del virus circolavano in sequenza - in modo da destabilizzare i Paesi di tutto il mondo e confondere la popolazione e i media, in modo che soprattutto nessuno del mainstream potesse giungere alla conclusione che il primo ceppo avesse preso di mira la Cina in una guerra biologica.

(ii) In Iran, ho il forte sospetto che il virus fosse una forma potenziata di MERS (Sindrome Respiratoria del Medio Oriente, prodotta dall'uomo, scoppiata per prima in Arabia Saudita nel 2012, diretta al genoma arabo) - che è stata in qualche modo introdotta negli ambienti governativi (con spray?) - con l'obiettivo di "Regime Change" di COVID19 - ha causato la morte. È il desiderio di Washington da almeno 30 anni.

(iii) In Italia - perché l'Italia? - Forse perché Washington/Bruxelles voleva colpire duramente l'Italia per essere stata ufficialmente il primo Paese a firmare un accordo Belt and Road (BRI - mappa nella foto) con la Cina (in realtà, la prima è stata la Grecia, ma nessuno dovrebbe sapere che la Cina è venuta in soccorso della Grecia, distrutta dai fratelli greci, dai membri dell'UE, soprattutto Germania e Francia).



(iv) Il clamore sull'alto tasso di mortalità per infezione in Italia, al momento di questo scritto: 10.149 infezioni contro 631 morti = tasso di mortalità di 6,2 (relativamente all'Iran: 8.042 infezioni contro 291 morti = tasso 3,6 morti). Il tasso di mortalità dell'Italia è quasi il doppio di quello dell'Iran e quasi dieci volte quello dell'Europa media. (Queste discrepanze sono il risultato di una mancanza di dati affidabili per quanto riguarda le "infezioni", si vedano le nostre osservazioni relative all'Italia).
Perché? - L'Italia è stata colpita dal panico da virus? È stato introdotto in Italia un ceppo molto più forte?


L'influenza comune in Europa nella stagione 2019/2020, sembra che finora ne abbia ucciso circa 16.000 (negli Stati Uniti il numero di morti è, secondo il CDC, tra i 14.000 e i 32.000, a seconda del sito web del CDC che si guarda).

È possibile che tra i decessi per coronavirus italiani ci siano state anche comuni vittime dell'influenza, dato che le vittime colpite sono per lo più anziani con problemi respiratori? Inoltre, i sintomi sono molto simili tra il coronavirus e la comune influenza, e nessuno mette in discussione e controlla la narrazione delle autorità ufficiali?


Forse non tutti i ceppi di coronavirus provengono dallo stesso laboratorio. Un giornalista di Berlino, di origine ucraina, mi ha detto stamattina che l'Ucraina ospita circa 5 laboratori di guerra biologica statunitensi ad alta sicurezza. Testano regolarmente nuovi virus sulla popolazione - eppure, quando nei dintorni dei laboratori scoppiano strane malattie, nessuno è autorizzato a parlarne. Qualcosa di simile, dice, sta accadendo in Georgia, dove ci sono ancora più laboratori di guerra biologica del Pentagono e della CIA - e dove scoppiano anche nuove e strane malattie.

Tutto questo rende il quadro composito ancora più complicato. In generale, tutto questo super clamore è guidato dal profitto, la ricerca del profitto immediato, i benefici immediati della sofferenza della gente. Questo creare il panico è cento volte più di quanto valga. Ciò che questi capi della malavita, che fingono di gestire il mondo superiore, forse hanno calcolato male, è che nel mondo globalizzato e ampiamente esternalizzato di oggi, l'Occidente dipende in modo massiccio dalla catena di approvvigionamento della Cina, per i beni di consumo, e per le merci intermediarie - e, soprattutto per i farmaci e le attrezzature mediche. Almeno l'80% dei farmaci o degli ingredienti per i farmaci, così come per le attrezzature mediche, proviene dalla Cina. La dipendenza dalla Cina occidentale per gli antibiotici è ancora più elevata, circa il 90%.  I potenziali impatti sulla salute sono devastanti.

Durante il culmine dell'epidemia di COVID-19, l'apparato produttivo cinese per tutto è stato quasi chiuso. Per le consegne ancora effettuate, le navi merci sono state regolarmente e categoricamente respinte da molti porti di tutto il mondo. Così, l'Occidente ha ingannato se stesso in una modalità di penuria di tutto, scatenando di fatto una "guerra economica" contro la Cina. Quanto durerà? - Nessuno lo sa, ma l'economia cinese, che era in calo di circa la metà, ha rapidamente recuperato oltre l'80% di quello che era prima che il coronavirus colpisse. Quanto tempo ci vorrà per recuperare il ritardo?


Cosa c'è dietro tutto questo? - Un totale giro di vite con il panico indotto artificialmente al punto che la gente grida "aiutateci, dateci le vaccinazioni, mostrate polizia e militari per la nostra sicurezza" - o anche se la disperazione pubblica non si spinge così lontano, sarebbe facile per l'UE e le autorità statunitensi imporre una fase militare di assedio per "la protezione della salute del popolo". In realtà, il CDC (Center for Disease Control di Atlanta) ha già progettato dure direttive dittatoriali per una "emergenza sanitaria".

Insieme alla vaccinazione forzata, chissà cosa sarebbe contenuto nel cocktail di ''mini-malattie'' iniettate, e quali potrebbero essere i loro effetti a lungo termine. Simili a quelle degli ogm, dove ogni tipo di germe potrebbe essere inserito senza che noi, comuni mortali, lo sappiamo?

Forse siamo proprio all'inizio dell'implementazione dell'ID2020 - che include la vaccinazione forzata, la riduzione della popolazione e il controllo digitale totale di tutti - sulla strada verso un Ordine Mondiale - e l'egemonia finanziaria globale - Full Spectrum Dominance, come il PNAC (Plan for a New American Century) ama chiamarla.


Una manna per la Cina. La Cina è stata volutamente presa di mira per "distruzione economica" a causa della sua economia che avanza rapidamente, un'economia che presto supererà quella dell'ormai egemone, gli Stati Uniti d'America, e a causa della moneta forte della Cina, lo yuan, anche potenzialmente in grado di superare il dollaro come principale moneta di riserva del mondo.

Entrambi gli eventi significherebbero la fine del dominio statunitense sul mondo. La malattia del coronavirus, ora in più di 80 paesi, ha fatto crollare i mercati azionari, con un calo di almeno il 20% nelle ultime settimane - e un aumento; le temute conseguenze del virus di un rallentamento dell'economia, se non la recessione, hanno tagliato i prezzi della benzina in circa due settimane quasi a metà. Tuttavia, senza l'interferenza della banca centrale cinese, il valore dello yuan rispetto al dollaro è rimasto piuttosto stabile, intorno ai 7 yuan rispetto al dollaro. Ciò significa che l'economia cinese, nonostante COVID-19, sta ricevendo ancora molta fiducia in tutto il mondo.

Consigli per la Cina - comprate tutte le azioni societarie statunitensi ed europee che potete comprare alle attuali quotazioni di fondo dei mercati azionari che sono crollati di un quinto o più, in più comprare molti futures sul petrolio. Quando i prezzi si riprenderanno, non solo avrete guadagnato miliardi, probabilmente trilioni dall'Occidente, ma potrete anche possedere o detenere quantità significative e influenti di azioni nella maggior parte delle più grandi società statunitensi ed europee - e sarete in grado di aiutare a decidere i loro sforzi futuri.

C'è, tuttavia, un piccolo lato positivo che oscilla all'orizzonte, altrimenti pieno di nuvole scure. Potrebbe essere miracolosamente un risveglio della coscienza di una massa critica che potrebbe porre fine a tutto questo. Anche se sembriamo lontani da un tale miracolo, da qualche parte in un angolo nascosto del nostro cervello, tutti noi abbiamo ancora una scintilla di coscienza. Abbiamo la capacità spirituale di abbandonare la via del disastro del capitalismo neoliberale occidentale, e di sposare invece la solidarietà, la compassione e l'amore per l'altro e per la nostra società. Questo potrebbe essere l'unico modo per rompere l'ingorgo e il destino dell'avidità egocentrica occidentale.


Peter Koenig 
Globalresearch.ca

venerdì 3 aprile 2020

Big Pharma ringrazia il coronavirus, “previsto” da Bill Gates

Chi guadagna dalla diffusione della paura da contagio? I colossi farmaceutici privati quotati in Borsa. Per appurarlo basta osservare gli andamenti borsistici. Chi aveva puntato i propri investimenti, per fare un esempio, su trasporti aerei o aziende che fondano la propria attività sul turismo (migliaia i voli cancellati), è indotto a venderle e comprare azioni di istituti che mostrano di impegnarsi nel settore della ricerca di vaccini contro il virus. Le azioni di Vir Biotechnologies, ad esempio, fondata nel 2016, che sviluppa trattamenti per le malattie infettive, dall’inizo del 2020 ha visto il valore delle proprie azioni crescere del 97%, con conseguente impennata della capitalizzazione dell’azienda che è arrivata a ben 3 miliardi di dollari. L’offerta di azioni Vir è guidata da Goldman Sachs, Jp Morgan Chase, Cowen e Barclays. Le azioni sono negoziate su Nasdaq Global Select Market venerdì con il simbolo Vir. Come Vir, Inovio Pharmaceuticals, Moderna e Novavax. Quest’ultima ha registrato un rialzo del 113%. La Coalizione for Epidemic Preparedness Innovations, ente non profit pubblico-privato con sede in Norvegia, ha donato 11 milioni di dollari in finanziamenti alle prime due per incentivarle a sviluppare vaccini contro il coronavirus. Il Pirbright Institute per la prevenzione e il controllo delle malattie virali ha ricevuto cospicui finanziamenti dalla Bill & Melinda Gates Foundation.
A pensar male si potrebbe ipotizzare che la capacità di assemblare virus in laboratorio (Sars 2002, Aviaria 2005, Suina 2009) a partire da modifiche a virus esistenti (uso privatistico delle applicazioni della scienza in mano a settori privati senza scrupoli) Bill Gatessia parte integrante della criminale strategia affaristica. Un po’ come è successo e succede con i virus informatici. Diffondi il virus, vendi l’antivirus… Forse non è a caso che a guadagnare da questo stato di cose ci siano, tra i partner di Vir Biotechnologies, la Bill & Melinda Gates Foundation… La Bill & Melinda Gates Foundation è partner di Inovio Pharmaceuticals, insieme a Darpa (Defence Advanced Research Projects Agency – Agenzia di ricerca militare progetti avanzati), di Novavax, Moderna (insieme a Darpa) e Vaxarta. Su un altro versante, però, la fondazione di Bill Gates sembra volersi sdebitare donando 100 milioni di dollari in finanziamenti per soccorritori di prima linea, misure di prevenzione e sforzi terapeutici in tutto il mondo. Il presidente Xi Jinping esprime «sincera gratitudine a Bill e Melinda Gates per il sostegno della loro fondazione alla Cina dopo lo scoppio del nuovo coronavirus».
Tutto questo risuona con quanto denunciato da Simone Lombardini (membro del Comitato No Guerra No Nato): 1. Wuhan è la città che ospita, dal 2014, l’unico laboratorio di materiale biologico potenzialmente impiegabile come arma militare biologica; 2. Nel 2015 è stato depositato, da un istituto di cui è partner la solita Bill e Melinda Gates Fondation, un brevetto di coronavirus attenuato, disponibile all’uso dal 2018; 3. Nel marzo 2019 viene inviato al laboratorio di Wuhan un pacchetto di virus infettivi letali dal laboratorio Bls-4 canadese; 4. Il 18 ottobre, poco prima della apparizione dei primi casi di infezione, Bill e Melinda Gates organizzano una simulazione di pandemia globale da coronavirus con le stesse caratteristiche di quello che si sta diffondendo; 5. A due settimane dalle prime manifestazioni del virus, nel pieno rispetto dei suoi tempi di coronavirusincubazione, arrivano a Wuhan 300 militari statunitensi in occasione della partecipazione ad una manifestazione della Military World Games. C’è poi la pubblicazione di uno studio scientifico, opera di ricercatori cinesi, che necessita di ulteriori conferme, che sostiene che le popolazioni asiatiche abbiano più recettori per questo coronavirus.
Ecco l’abstract del paper: «Il nuovo coronavirus (2019-nCov) è stato identificato a Wuhan, nella provincia di Hubei, in Cina, nel dicembre del 2019. Questo nuovo coronavirus ha portato a migliaia di casi di malattia letale in Cina, con ulteriori pazienti identificati in un numero in rapida crescita a livello internazionale. È stato segnalato che 2019-nCov condivide lo stesso recettore, l’enzima 2 di conversione dell’angiotensina (Ace2), con Sars-Cov. Qui sulla base del database pubblico e della tecnica Rna-Seq a cella singola all’avanguardia, abbiamo analizzato il profilo di espressione dell’Rna Ace2 nei normali polmoni umani. Il risultato indica che l’espressione del recettore del virus Ace2 è concentrata in una piccola popolazione di cellule alveolari di tipo II (At2). Sorprendentemente, abbiamo scoperto che questa popolazione di At2 che esprime Ace2 esprimeva anche molti altri geni che regolano positivamente la riproduzione e la trasmissione virale. Un confronto tra otto singoli campioni ha dimostrato che il maschio asiatico ha un numero estremamente elevato di cellule che Simone Lombardiniesprimono Ace2 nel polmone. Questo studio fornisce un background biologico per l’indagine epidemica della malattia da infezione 2019-nCov e potrebbe essere importante per il futuro sviluppo della strategia terapeutica anti-Ace2».
Naturalmente, in agguato c’è il solito rischio di bolla finanziaria, nel caso in cui le società su cui si punta falliscano nei loro obiettivi dichiarati, ma questo risulta secondario. Nella logica della finanza speculativa, infatti, tutto sta a sfruttare al meglio il periodo in cui i titoli aumentano di valore consentendo il solito gioco: vendere al momento opportuno ad un prezzo più alto di quello di acquisto. Più in generale, se si diffonde il panico finanziario (in questo periodo sui mercati borsistici si vendono titoli e si compra oro, che è un bene-rifugio) a perderci saranno i piccoli e medi investitori, a guadagnarci i ricchissimi – ossia quelli che sanno come guadagnare da qualsiasi congiuntura economica. Sono quelli che approfittano del panico diffuso ad arte, aspettano la fuga dei “piccoli” e quando arriva il momento che reputano più opportuno fanno man bassa, comprando a pochissimo titoli da cui i più sono fuggiti, diventando ancora più ricchi. A ben pensare capiamo anche perché l’impresa farmaceutica pubblica è stata via via marginalizzata e in gran parte svenduta e privatizzata. Il virus sembrerà riconoscere tutti quei paesi fragili dal punto di vista dell’organizzazione e dell’efficienza della loro sanità pubblica e si diffonderà rapidamente tra le loro popolazioni. Un singolo virus potrebbe inoltre riuscire a sgonfiare l’enorme bolla della finanza globale mettendo a nudo la instabilità della “economia” dominante, che ha lasciato prevalere le assurde quanto criminali pretese della finanza speculativa sulla economia reale e sulla politica.
(Francesco Cappello, “A pensar male…”, da “Scenari Economici” del 23 febbraio 2020).

giovedì 2 aprile 2020

Cosa ci insegna la SARS ai tempi del Coronavirus



Gordon Poole
Pubblichiamo un articolo sulla Sars del politologo statunitense naturalizzato partenopeo Gordon Poole uscito nel  2003 su “Guerre e pace”. Nel pezzo Poole si mostrava sorpreso del fatto che nessuna fonte chiedesse se quel morbo potesse essere causato da un virus  creato in un laboratorio, sfuggito al controllo e accidentalmente diffuso o addirittura artatamente disseminato come un esperimento di guerra biologica. «Non che io avessi colto evidenze o prove di un simile accadimento – commenta oggi Poole –  ma mi sembrava un’ipotesi niente affatto fantascientifica, considerando la lunga e documentata storia di esperimenti e attacchi fatti nel corso degli anni dagli Stati Uniti, e segnatamente contro la Cina, Cuba e Corea, ma anche irrorazioni sperimentali (servendosi di zanzare come vettori) anche contro i propri cittadini, per esempio a New York nell’Holland Tunnel e all’aeroporto di Minneapolis (Minnesota)». Questo e altro veniva ampiamente discusso nell’articolo, citando le fonti.
Ignorato dalla grande stampa (anche da “il manifesto”), il pezzo di Gordon Poole fu invece ripreso e diffuso da numerosi siti in internet, fra i quali RCM (Rete civica di Milano), Il pane e le rose, ArcheoAmbiente, www.reeforumzone.com. Termometrro politico, Nuovi Mondi Media, Archivo Newswire e il Circolo Anarchico Ponte della Ghisolfa (Milano). Tutto questo interesse però si spense fra il 2003 e il gennaio 2004.
«Allo stato – dice oggi alla Voce il politologo –  nessuno ha ripreso l’argomento, ma le mie perplessità rimangono, considerando il diffondersi del Coronavirus, che ha colpito di nuovo la Cina per prima, ma forse proveniente da un laboratorio nel Sud Corea. Trovo particolarmente interessante che gli Usa scelgano questo momento per schierare nel Nord-Europa un esercito di circa 37.000 militari, tutti esenti dalle norme preventive sul Coronavirus».
* * *
Gordon Poole Nato nel Massachusetts nel 1934, è vissuto per lo più in Italia dal 1957. Dal 1975 insegna presso l’Istituto Universitario Orientale, Napoli. La sua militanza pacifista ed anti-imperialista risale ai primi anni Sessanta e comprende momenti americani di forte impegno organizzativo come Berkeley nel 1965-67 e Minneaopolis nel 1971-72. E’ membro attivo di organizzazioni politiche e pacifiste. Fa parte della redazione del mensile “Guerre e pace”


La SARS e gli esperimenti Usa 

“In un periodo caratterizzato dagli allarmi antiterrorismo, è curioso come sia poco considerata l’ipotesi che la SARS sia stata diffusa artatamente a fini sperimentali.La storia di mezzo secolo di scandalosi esperimenti chimici, biologici e radioattivi condotti sulle popolazioni da parte degli Stati Uniti”.


La diffusione della Sars nel 2003
A Hong Kong, specificamente nella provincia di Guangdong (sotto autorità della Repubblica cinese) è scoppiata una forma di polmonite, battezzata provvisoriamente SARS (Severe Acute Respiratory Syndrome), refrattaria alle cure conosciute, non si sa se dovuta a cause virali o batteriologiche. I laboratori specializzati incaricati si sono messi subito al lavoro per ricercare le specifiche cause del morbo, che ha già raggiunto dimensioni epidemiche, e per trovare cure efficaci. Intanto il consiglio comunale di Hong Kong ha deciso di cambiare lo slogan pubblicitario usato per richiamare i turisti: “Hong Kong Will Take Your Breath Away!” (“Hong Kong ti mozzerà il fiato”).

IPOTESI BIOTERRORISMO
Secondo “Zkea Report” (2/4/2003), le città della provincia di Guangdong, sporche, affollate e piene di animali da cortile, offrono la situazione perfetta per l’incubazione di microorganismi. Questo dunque è l’ipotesi più probabile – come è successo col virus dell’Aids o con l’epidemia di influenza del 1918, la terribile “spagnola”.
Stranamente invece, si parla poco dell’ipotesi di un attacco terroristico, cioè che l’ignoto virus (o batterio) sia stato diffuso artatamente, se non per compiere un attentato, più verosimilmente per sperimentare le possibilità di diffondere un’epidemia. E ciò malgrado l’allerta antiterroristica, che gli Stati uniti hanno usato anche per giustificare la guerra contro l’Iraq, o che è scattata tempo fa a Napoli, senza alcuna minaccia evidente, portando all’arresto di numerosi pakistani, poi rilasciati; o malgrado l’ordinanza della presidenza del Consiglio su piani d’emergenza contro il bioterrorismo in Italia (“Leggo”, 1/4/2003), in curiosa coincidenza col diffondersi della SARS.
Ancora il 1 aprile, dopo che l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) l’aveva definita “una delle più grandi epidemie degli ultimi anni” e dopo il contagio di 1.622 persone con 58 decessi (il 14 aprile i casi erano 3169 e i morti 144), il premio Nobel Renato Dulbecco si mostrava ottimista (“Presto si troverà un vaccino”) ed escludeva l’ipotesi del bioterrorismo (“Leggo”, 1/4/2003). Le autorità orientali, invece, non escludono tale possibilità, per cominciare a studiare la quale bisognerebbe individuare il primo o i primi malati e ricostruire i loro movimenti, contatti ecc.
Non è certo mio intento suggerire che la SARS sia il risultato di un attacco terroristico. Soltanto non mi spiego la poca attenzione prestata a questa ipotesi.

SPERIMENTAZIONI DA SCANDALO
La possibilità di condurre attacchi chimici e biologici viene studiata da molti anni da più parti, soprattutto nei paesi più ricchi, in possesso dei laboratori meglio attrezzati per fare la necessaria sperimentazione sia in vitro sia su esseri viventi, compresi gli esseri umani.
Qui mi limiterò a considerare gli esperimenti condotti dagli Stati Uniti sulle proprie popolazioni e su quelle di altri paesi tra la Seconda Guerra Mondiale e la fine degli anni Sessanta: esperimenti sui quali esiste un’ampia, anche se presumibilmente parziale, documentazione.
Si tratta di un ventennio di sperimentazione da scandalo, alla fine del quale Donald M. MacArthur, vicedirettore di ricerche e ingegneria presso il dipartimento della Difesa, in una testimonianza davanti a una sottocommissione del Committee on Appropriations della Camera dei Rappresentanti ebbe a riferire il 9 giugno 1969 la seguente previsione:
“Entro i prossimi cinque, dieci anni, si potrà fare probabilmente un nuovo microrganismo infettivo diverso in alcuni importanti aspetti da qualsiasi organismo noto come causa di malattie. Fra questi aspetti, il più importante potrebbe essere che tale organismo sarebbe refrattario ai processi immunologici e terapeutici da cui dipendiamo per conservare una relativa libertà da malattie infettive”. (Aspetto, sia detto incidentalmente, che presenta anche la SARS).
Durante quello stesso ventennio e fino ad anni recenti, secondo un libro di William Blum apparso recentemente anche in Italia (1) , gli Stati Uniti hanno condotti esperimenti ancora più pericolosi ai danni delle popolazioni di altri paesi, per esempio le Isole Bahamas, Canada, Cina, Corea, Vietnam, Laos, Panama, Cuba e altri ancora.


EPIDEMIE INDOTTE…
Cominciamo con gli esperimenti fatti ai danni degli stessi statunitensi. Per sua esplicita ammissione , tra il 1949 e il 1969 l’esercito degli Usa disseminò vaste aree del paese, dall’Atlantico al Pacifico, di vari organismi (2) in un esperimento teso a misurarne gli effetti nell’aria e sul territorio.
Si presume che gli esperimenti fossero interrotti nel 1969, ma non è certo .

Nel 1950 si servì di aerei e di colombe viaggiatrici per lanciare penne di tacchino infette da spore cereali atte a contaminare le coltivazioni di avena al fine di determinare se in questo modo si potesse diffondere un’epidemia come arma biologica (3) . Come si vedrà più avanti, ci sono indicazioni che proprio questo sistema sia stato usato contro la Cina e la Corea nel 1952.
Sempre nel 1950 , tra il 20 e il 27 settembre , una nave della marina militare fece un ” attacco ” biologico sperimentale di una settimana nella baia di San Francisco, diffondendo una nube pestifera di bacillus globigii e di Serratia marcescens. Lo scopo dichiarato fu di studiare “le possibilità offensive di attaccare dal largo una città portuale con una nebulazione da BW [guerra biologica]”.
Dal 29 settembre, presso l’ospedale dell’università di Stanford si ebbero ricoveri di persone affette da Serratia marcescens, un tipo di infezione prima mai verificatasi in quell’ospedale con 11 malati, di cui uno morì (4).

… SOSTANZE TOSSICHE …
Nel 1953 , nella città di Minneapolis (Minnesota) una massiccia quantità di solfato di zinco-cadmio fu diffuso in 61 riprese.
Si tratta di una sostanza che, grazie soprattutto alla presenza del cadmio, è molto tossica e può produrre danni ai polmoni, ai reni e al fegato. Nello stesso anno la sostanza fu diffusa sperimentalmente al centro della città di St. Louis, a Washington (DC), nella Virginia e, nel 1969, a Cambridge, Maryland (5).
Negli anni Sessanta l’esercito Usa disseminò batteri in grande quantità nell’aeroporto nazionale di Washington nonché nel terminale degli autobus Greyhound per verificare se un agente nemico avrebbe potuto diffondere il vaiolo. Si usò il Bacillus subtilis , potenzialmente dannoso per malati e anziani, soprattutto se affetti da malattie cardiache o tumori (6). Anche la CIA fece i suoi sperimenti chimici e biologici: nel 1955 , a Tampa (Florida) diffuse, nell’aria, batteri di tosse convulsiva. Il numero di malati aumentò in Florida da 339, di cui uno morì, nel 1954, a 1080, di cui dodici morirono, nel 1955 (7).

… BACILLI E ZANZARE
Nel 1956-1958 l’esercito sottopose le popolazioni di Savannah (Georgia) e Avon Park (Florida) a un esperimento per verificare se fosse “fattibile impiegare zanzare Aedes aegypti per portare un agente di guerra batteriologica”.
Centinaia di migliaia, se non milioni di zanzare furono disseminate. Secondo l’esercito non erano infette (8). Più avanti si vedrà come, secondo le autorità cubane, la stessa zanzara fosse usata contro Cuba nel 1981.
Un’azione congiunta a New York tra l’esercito e la Cia nell’11-15 febbraio del 1956 consisteva nello spruzzare le strade della città, compresi i tunnel Holland e Lincoln, con una sostanza non ancora identificata (9).
Dieci anni dopo, nel quadro di uno studio sulla Vulnerabilità dei passeggeri della metropolitana della città di New York a un attacco segreto con agenti biologici, l’esercito liberò una quantità enorme di Bacillus subtilis variant niger durante le ore di punta. Le correnti create dal passaggio dei treni diffusero i batteri dalla stazione della 15a strada fino a quella della 58a. L’esperimento fu ripetuto nella metrò di Chicago (10).
Fra il novembre 1964 e il gennaio 1965 l’esercito irrorò recinti per il bestiame in vari stati (Texas, Missouri, Minnesota, South Dakota, Iowa, Nebraska) con “stimolanti non biologici anti animali”. Non si sa perché i recinti furono scelti come bersagli né quali effetti si ebbero sulla carne consumata dal pubblico (11).


MATERIALI RADIOATTIVI
L’elenco di questi interventi è necessariamente parziale. Ma una menzione va riservata alla disseminazione nel 1948-1952 di materiali radioattivi da aerei anche su aree popolate, per studiare le modalità della caduta e il tasso di decadimento delle sostanze radioattive, allo scopo di verificare la opportunità di creare un “mezzo offensivo di guerra radioattiva” (12).
Sempre secondo William Blum, il governo Usa ha sottoposto a esperimenti milioni di persone, civili e militari, per studiare gli effetti di materiali chimici e biologici, compresi materiali che agiscono sul sistema nervoso, radiazioni nucleari (anche col plutonio), e una quantità di droghe di controllo dei processi mentali, compresi l’LSD e altri allucinogeni (13).

I soggetti sono stati prevalentemente persone ritenute senza grande potere politico: militari, donne, obiettori di coscienza, detenuti, neri, poveri, ritardati mentali, vecchi, giovani, pazienti in manicomio… Nel 1999 il pubblico statunitense si era fatto più guardingo: quando il laboratorio governativo a Los Alamos (New Mexico) annunciò di voler diffondere dei batteri nell’atmosfera per collaudare certi nuovi rilevatori da guerra biologica, ci furono vivaci proteste e si dovette cancellare l’esperimento.

1951: PRONTE LE ARMI BIOLOGICHE
Quanto agli esperimenti condotti su popolazioni non degli Stati Uniti, il quadro che emerge dalla documentazione esistente, certamente parziale, è ancora più fosco.
Migliaia di animali morirono nelle Isole Bahamas a causa dei batteri diffusi a spruzzo da una squadra Usa-Uk-Canada a partire dagli ultimi anni Quaranta fino a quando fu posto fine all’esperimento in un non specificato momento degli anni Cinquanta. Poiché i risultati sono coperti dal segreto di stato, non si sa se ci sono state vittime umane (14).
Nel 1953 l’esercito si servì di camion sormontati di spruzzatori per disseminare sperimentalmente solfato di zinco-cadmio nella città di Winnipeg nel Canada (15).
Un comitato scientifico internazionale, composto di scienziati di varie nazioni, concluse che nel 1952 durante la guerra di Corea “i popoli coreani e cinesi furono oggetto dell’impiego di armi biologiche, usate da unità delle forze armate degli Stati uniti d’America che si sono servite di una grande varietà di metodi a tale scopo”.
Secondo i cinesi, penne di tacchino infette, insetti, pezzi di animali in putrefazione ecc. furono scaricati dagli aerei. Le malattie causate comprendevano la peste, l’antrace, l’encefalite. Molte informazioni però erano state ottenute da piloti Usa catturati dai cinesi e presumibilmente costretti con le minacce a testimoniare: tornati in patria hanno ritrattato, anche dietro minaccia da parte del ministro della Giustizia di processarli per tradimento. D’altra parte, nel dicembre 1951 il segretario del dipartimento della Difesa aveva dato ordini che le forze armate “fossero rese effettivamente pronte entro il più breve tempo possibile” per un uso offensivo di armi biologiche. Poche settimane dopo le forze aeree assicuravano il Dipartimento che tali capacità erano vicine alla realizzazione (16).

ECCO LE APPLICAZIONI
È noto l’uso massiccio (270.000 litri al giorno) di napalm in Corea nel 1952, come è noto anche, dal 1980, che nel 1967-1969 un’area vastissima della zona demilitarizzata tra le due Coree fu irrorata della micidiale sostanza defoliante “Agent Orange” (17).
L’uso del gas nervino “sarin” in Laos nel settembre del 1970 venne fuori nel 1998 in un rapporto pubblicato dalla Cnn e dalla settimanale “Time”. In seguito a un’indignata e ben orchestrata protesta del governo e del Pentagono, la Cnn sconfessò l’articolo e gli autori, April Oliver e Jack Smith, furono licenziati, mentre Peter Arnett, che aveva avvallato il servizio, fu costretto al silenzio. In seguito Oliver e Smith scrissero un documento di 77 pagine con ulteriori testimonianze di militari dell’epoca a difesa del proprio lavoro giornalistico, il quale a chi scrive sembra più convincente dei testi di accusa nei loro confronti (18).
Noto è anche l’impiego di erbicidi, come l'”Agent Orange” che inquinò il Vietnam negli anni Sessanta con oltre 200 kg di diossina, fra le sostanze più tossiche esistenti. Si stima che due milioni di vietnamiti, oltre a migliaia di militari statunitensi, siano stati colpiti da questi veleni.
L'”Agent Orange” e altre armi chimiche furono sperimentate in Panama dagli anni Quaranta fino agli anni Novanta (19).
Negli anni Sessanta e Settanta l'”Agent Orange” fu sperimentato non solo nelle giungle panamensi ma anche vicino ad aree ricreative (20).
Anche durante l’invasione di Panama nel dicembre 1989 sembra che siano state lanciate sostanze chimiche da aerei e elicotteri statunitensi sul villaggio di Pacora, vicino a Città del Panama (21).


GUERRA ALL’AGRICOLTURA CUBANA…
In documenti resi pubblici nel 1977 la CIA rivela di aver condotto “un programma di ricerca per la guerra clandestina contro l’agricoltura che prendeva di mira, durante gli anni Sessanta, numerosi paesi nel mondo” (22). Non sorprender quindi che anche Cuba sia stata oggetto di aggressioni e sperimentazioni chimiche e biologiche degli Stati uniti, solo in parte note.
Nell’agosto del 1962 agenti della CIA contaminarono 14.000 sacchi di zucchero cubano diretto all’URSS con una sostanza non velenosa che lo rendeva immangiabile. Nel caso specifico Kennedy intervenne per impedire l’invio, ma la contaminazione di zucchero cubano era per la CIA un’attività comune all’epoca (23).

Sempre nel 1962 un tecnico agricolo canadese intascò 5.000 dollari da un agente segreto Usa per diffondere un virus tra i tacchini cubani. In seguito negò di aver assolto il compito: sta di fatto che vi fu una moria di 8.000 tacchini (24).
La CIA , che talvolta ha escogitato progetti piuttosto bizzarri (come il sigaro-bomba per Castro), ha cercato nel 1969-1970 di provocare piogge torrenziali e conseguenti inondazioni in aree non agricole, lasciando i campi di zucchero senza acqua (25). Nel 1971, usando come terroristi gli esuli cubani, la CIA riuscì a diffondere un’epidemia che costrinse Cuba a sopprimere cinquecentomila maiali (26).

…E AGGRESSIONE BIOLOGICA
Molto più grave fu l’epidemia di Dhf, ossia di febbre emorragica (dengue), il primo nelle Americhe, che produsse 300.000 casi, 158 mortali fra cui 101 bambini sotto i quindici anni (27). Nel 1984 un esule cubano, Eduardo Victor Arocena Perez, testimoniò sotto giuramento di essere a personale conoscenza di una missione eseguita verso la fine del 1980 per introdurre germi a Cuba da usare contro i sovietici e l’economia cubana, dando inizio a “una guerra chimica che però produsse risultati diversi da quelli che ci eravamo aspettati, perché pensavamo che sarebbero stati usati contro le forze sovietiche, mentre furono usati contro la nostra gente, e su ciò non eravamo d’accordo” (28).
Il dengue viene diffuso da insetti, soprattutto da zanzare, come quelle del tipo Aedes Aegypti già sperimentato a questo scopo dall’esercito Usa in Georgia e Florida nel 1956 e nel 1958 (29), mentre nel 1967 il dengue era fra i morbi “oggetto di notevole ricerca e che sembrano fra quelli ritenuti potenziali agenti di guerra biologica” al centro Usa di Fort Derrick nel Maryland (30).
Ancora il 21 ottobre 1996 un pilota cubano, sorvolando la provincia di Matanzas, avvistò un aereo del Dipartimento di Stato Usa autorizzato al trasvolo mentre rilasciava nubi di una qualche sostanza. Due mesi dopo scoppiò una peste dovuta al Thrips palmi, un insetto erbivoro mai prima rilevato a Cuba.
Nell’aprile 1997 Cuba accusò gli Usa davanti all’ONU di “aggressione biologica”, fornendo una descrizione dettagliata dell’incidente (31). La questione fu sottoposta ai firmatari della Convenzione sulle armi biologiche dell’ONU e, dopo una delibera inconcludente, cadde nel dimenticatoio.

CON LA SCUSA DEL TERRORISMO….
Non sorprende, allora, che nell’ottobre 2002 gli Stati Uniti abbiano votato, con il solo Israele, contro una risoluzione dell’ONU che riaffermava la convenzione di Ginevra del 1925 contro le armi biologiche, e contro un’altra che rafforzava il trattato per vietare l’uso dello spazio a fini militari.
Tornando alla SARS da cui eravamo partiti si potrebbero immaginare a questo punto, in via del tutto accademica, scenari fantascientifici: gli Stati Uniti diffondono il virus o il batterio, scoppia l’epidemia e solo a tempo debito, chiusa la campagna in Iraq, si “scopre” che l’untore è il prossimo paese sulla lista di Bush, per esempio la Corea del Nord… Una versione aggiornata delle mai trovate armi di distruzioni di massa irachene, degli inesistenti campi di sterminio di Milosevic, dell’incidente fabbricato del Golfo del Tonchino e di una lunga serie di inventate cause scatenanti, fino allo scoppio della nave Maine all’inizio della guerra ispano-americana nel 1898, sempre usate per giustificare gli interventi militari davanti all’opinione pubblica.

GORDON POOLE
NOTE
(1) William Blum, Rogue State. A Guide to the World’s Only Superpower, Monroe , Maine , Common Courage Press (in it.: Con la scusa della libertà, Il Saggiatore, Milano 2002). Da tale libro è in genere attinta la documentazione cui di seguito ci riferiamo. Le fonti sono quelle secondarie fornite da Blum, non potendo in questa sede verificare, come una ricerca più rigorosa richiederebbe, le fonti primarie.
(2) L. A. Cole, Clouds of Secrecy: The Army’s Germ Warfare Tests over Populated Areas ( Maryland , 1990).
(3) ” San Francisco Chronicle”, 8/10/1979 ; “Washington Post”, 9/10/1979 ; “Scientific American”, giugno 1999.
(4) Cole, op. cit.; ” San Francisco Examiner”, 22/12/1976 ; 23/12/1976 ; 17/9/1979 ; 19/10/1980 .
(5) ” San Francisco Chronicle”, 14/10/1980 .
(6) ” Washington Post”, 5/12/1984 .
(7) ” San Francisco Chronicle”, 17/12/1979 ; 29/10/1980 .
(8) Cole, The Eleventh Plague (New York, 1997), basato sul testo dell’Us Army Chemical Corps Summary of Major Events and Problems, 1959.
(9) ” San Francisco Chronicle”, 4/12/1979 .
(10) Cole, Clouds of Secrecy, cit.; “New York Times”, 19/9/1975 ; ” Washington Post”, 5/12/1984 .
(11) Biological Testing Involving Human Subjects by the Department of Defense, 1977, test. al Subcommittee on Human Resources del Senato Usa , 8/3 e 23/5/1977 .
(12) General Accounting Office, Nuclear Health and Safety: Examples of Post World War II Radiation Releases at US Nuclear Sites, novembre 1993.
(13) Ampi riferimenti bibliografici in Rogue State, cit., pp. 289-290.
(14) Cole, Clouds of Secrecy, cit.
(15) “Baltimore Sun”, 15/8/1980.
(16) S. Endicott e E. Hagerman , The United States and Biological Warfare: Secrets from the Early Cold War and Korea , Indiana Univ. Press, 1998.
(17) ” San Francisco Chronicle”, 24/4/1980 ; ” Washington Post”, 17/11/1999 .
(18) Cole, Clouds of Secrecy, cit.; G. Poole, Nazione guerriera, Colonnese, 2002.
(19) “New York Times”, 19/9/1975 .
(20) “The Dallas Morning News”, 20/8/1999 .
(21) “El Periódico”, Città del Panama, febbraio 1990.
(22) ” Washington Post”, 16/9/1977 .
(23) T. Branch e G. Crile III, The Kennedy Vendetta, “Harper’s”, agosto 1975.
(24) ” Washington Post”, 21/3/1977 .
(25) W. Hinckle e W. Turner, The Fish is Red: The Story of the Secret War against Castro, Harper & Row, 1981.
(26) ” San Francisco Chronicle”, 10/1/1977 .
(27) B. Schaap, The 1981 Cuba Dengue Epidemic, “Covert Action Information Bulletin”, n. 17, estate 1982.
(28) “Covert Action Information Bulletin”, n. 22, Fall 1984.
(29) ” San Francisco Chronicle”, 29/10/1980 .
(30) “Science”, 13/1/1967 .
(31) Doc. A/52/128 Assemblea Generale ONU, 29/4/1997.

mercoledì 1 aprile 2020

Caso Assange / Appello Per Fermare Le Torture Psicologiche


La prima serie di audizioni per l’estradizione di Julian Assange dall’Inghilterra negli Stati Uniti, dove rischia 175 anni di galera, comincerà il 24 febbraio.
Intanto le condizioni di salute del fondatore di Wikileaks continuano a peggiorare, provate dal lungo regime di isolamento nel carcere di massima sicurezza a Belmarsh, nei pressi di Londra, e dalle continue torture psicologiche che gli vengono inflitte.
A denunciarne la situazione che rischia di diventare senza non ritorno (in concreto, potrebbe non essere in condizioni fisiche né psicologiche per sostenere l’audizione) è un gruppo di ben 117 sanitari di 18 paesi al mondo, che hanno appena firmato un nuovo appello per la liberazione di Assange. Il gruppo si chiama “Medici per Assange”.
E’ (falsamente) accusato, Assange, di spionaggio per la pubblicazione di “documenti classificati”, in particolare i “registri di guerra” in Iraq e in Afghanistan, attraverso i quali sono venuti alla luce giganteschi crimini di guerra commessi dalle truppe Usa, insieme ad altre forme di criminalità e di corruzione.

La autorevole rivista medica “Lancet” ha pubblicato la lettera-appello dei 117 medici, psicologi e psichiatri di tutto il mondo che chiedono l’immediata “fine della tortura psicologica”.
“Da quando i medici – scrivono – hanno iniziato a valutare Mr. Assange presso l’ambasciata ecuadoriana nel 2015, tutte le opinioni mediche degli esperti e le raccomandazioni urgenti dei medici sono state costantemente ignorate”.
A maggio 2019 l’esperto per le Nazioni UniteNils Melzer, con altri due medici specializzati nella valutazione delle vittime di torture, aveva concluso che Assange dimostrava chiari sintomi da “tortura psicologica”. Da allora quella situazione, di tutta evidenza, è peggiorata ed Assange è in concreto pericolo di vita.
Continua il Gruppo nel suo j’accuse: “Questa politicizzazione dei principi medici fondamentali ci preoccupa gravemente, perché comporta implicazioni che vanno oltre il caso di Julian Assange. L’abuso da negligenza medica motivata politicamente costituisce un precedente molto pericoloso, minando in definitiva l’imparzialità della nostra professione, l’impegno per la salute di tutti e l’obbligo di non nuocere”.
E ancora: “I nostri appelli sono semplici. Chiediamo ai governi di porre fine alle torture sul sig. Assange e di garantire il suo accesso alla migliore assistenza sanitaria disponibile, prima che sia troppo tardi”.
In Italia, come del resto in tutto il mondo, il caso Assange viene seguito solo dalla controinformazione, mentre il mainstream mostra un quasi totale disinteresse. Nel nostro paese negli ultimi tempi sono nati alcuni gruppi social. Il Comitato per la liberazione di Julian Assange ha organizzato tre manifestazioni per la fine di febbraio: per la precisione sabato 22 a Cagliari e Milano, ed il 23 a Roma.