lunedì 9 marzo 2020

Tesla: le auto elettriche che hanno fatto storia


Fondata nel 2003, Tesla Motors è la principale azienda produttrice di veicoli elettrici negli Stati Uniti, che ha raggiunto una capitalizzazione sopra i 100 miliardi di dollari, superando le più grandi aziende del settore. Guidata dal CEO miliardario Elon Musk, la casa automobilistica ha rivoluzionato il settore con il design e la tecnologia futuristica progettata nella Gigafactory , un’enorme stabilimento avanzato in cui produce i motori elettrici e i gruppi batterie di Model 3, oltre ai prodotti di stoccaggio energetico Tesla, come Powerwall e Powerpack.
La società ha anche sperimentato una serie di crescenti problemi nel percorso verso tale status di leader, inclusi scontri pubblici con agenzie governative, problemi di produzione e il trattamento della sua forza lavoro.
La missione di Tesla Motors consiste nell’accelerare la transizione verso un consumo di energia sostenibile attraverso veicoli elettrici e soluzioni energetiche sempre più accessibili.


Tesla Roadster

tesla roadster

La prima vettura dell’azienda, la Tesla Roadster, è stata introdotta nel 2008 per mostrare le capacità di un’auto completamente elettrica. Per la Roadster è stata utilizzata la scocca dell’auto sportiva Lotus Elise ed è stata dotata di un pacco batterie completamente elettrico che è stato dichiarato in grado di fornire un’autonomia di 1.000 Km e una velocità di oltre 400 km/h . Può ospitare fino a quattro persone, ha un tetto in vetro, leggero e rimovibile che può essere comodamente alloggiato nel bagagliaio.

Tesla Model X

TESLA-Model-X
Successivamente, Tesla auto ha lanciato la sua prima vettura completamente sviluppata internamente, la Model X , un SUV molto intrigante per il segmento delle elettriche, con degli interni in grado di dar posto a sette passeggeri, molto forniti di accessori e optional di serie che vi garantiscono viaggi confortevoli. Le dimensioni della carrozzeria sono di 1,99 metri di larghezza per 5,05 metri di lunghezza, con cinque porte e un portabagagli con un volume minimo di 357 litri.
Prevede un’autonomia di 507 km (ciclo WLTP), un consumo energetico medio di 280 Wh/km. I 100 kWh di capacità della batteria di questa Model X possono essere ricaricati in due modi. Il primo è attraverso la ricarica domestica da 10 A 230V in 8 ore. Se collegata ad un wall box, invece, la ricarica sarà più rapida grazie al maggior amperaggio, e avverrà in 15 minuti. La batteria di questa vettura è una Li-ion – 7104 celle.
La doppia motorizzazione elettrica attesta per questo SUV una velocità massima di 250 km/h, insieme con l’accelerazione da zero a cento in 4,6 secondi, monta un cambio automatico e i due motori, anteriore e posteriore offrono una performante trazione integrale.
La Tesla Model X 100 kWh Dual Motor Long Range 4WD aut. è proposta a un prezzo di 95.380 euro

Tesla Model S

Tesla Model 3
Ammiraglia Tesla auto, questa Model S , offre un’esperienza di guida unica nel suo genere, grazie alla fattura dei materiali interni e ai ricchi dettagli dell’abitacolo che Tesla ha voluto inserire. Questo, insieme alle performance che questa vettura riesce a garantire, è l’espressione dello stile di lusso tipico della azienda di Elon Musk.
Gli interni lussuosi e l’abitacolo da tre volumi garantisce il massimo comfort di viaggio per i passeggeri con un abitacolo spazioso e ricco di elementi pregiati ed esclusivi. A conferire a questa cinque porte un’aura di imponenza ci pensano anche le generose dimensioni esterne con 4,97 metri di lunghezza.
Model S è in grado anche di divertire alla guida con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 2,6 secondi e senza soluzione di continuità, in quanto la motorizzazione elettrica non necessita di un vero e proprio cambio e non ci sono quindi interruzioni nell’erogazione della potenza.
La Tesla Model S prevede un’autonomia di 613 km (ciclo WLTP), ovvero un consumo energetico medio di 237.5 Wh/km, dispone di una batteria da 100 kWh di capacità utile, di tipo Li-ion – 7104 celle, che alimenta il motore da 413 kW.
Classe ed eleganza sono indiscutibili, per entrare a far parte di questa elite di automobilisti occorre versare 89.880 euro per il modello di partenza , optional e allestimenti personalizzati a parte.

Tesla Model 3

TESLA-Model-3
La Tesla più economica, la Model 3 , è stata presentata nel 2017 ed è attualmente molto richiesta, con un periodo di attesa di circa 12 mesi.
Grazie alle quattro porte e ai 4,69 metri di lunghezza offre una abitabilità interna molto confortevole per cinque persone e un generoso vano bagagli da 425 litri. Gli interni sono realizzati con la massima cura ai dettagli.
La Model 3 è disponibile in tre allestimenti naturalmente solo con trazione elettrica. L’auto ha la trazione integrale, con due motori elettrici (uno anteriore e uno posteriore) che garantiscono prestazioni davvero molto elevate, il motore produce 490 CV e nonostante le batterie portano il peso a 1860 Kg è capace di spingere l’auto ad una velocità di 261 km/h, con una accelerazione da 0 a 100 in 3,4 secondi.
Il rapporto qualità/prezzo è molto interessante, il modello entry level “Model 3 50 kWh Standard Plus RWD” è venduta a partire da 49.480 euro.

Tesla Cybertruck

tesla cybertruck

L’ultima auto elettrica non convenzionale e fuori dagli schemi classici, è un pickup futuristico ispirato alla fantascienza la Tesla Cybertruck .
Cybertruck è costruito con una scocca esterna creata per garantire la massima resistenza e protezione dei passeggeri. A partire da un esoscheletro quasi impenetrabile, i componenti sono progettati per offrire il massimo livello di resistenza e durata, da un’anima strutturale in acciaio inossidabile laminato a freddo super resistente al vetro blindato Tesla.
Con una capacità di carico fino a 1.600 kg e sospensioni pneumatiche regolabili, il Cybertruck è il mezzo più potente mai costruito da Tesla Motors , progettato con un vano di carico esterno con serratura e con un volume di 2,8 metri cubi e un tettuccio estremamente resistente.
Alza e abbassa le sospensioni di quattro pollici in entrambe le direzioni per accedere facilmente al Cybertruck o al vano di carico, mentre la capacità di auto livellamento si adatta a qualsiasi occasione per fornire la massima assistenza in ogni lavoro.
La potente trasmissione e il baricentro basso garantiscono coppia e controllo di trazione eccellenti, per un’accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 2,9 secondi e fino a 800 km di autonomia.

www.newstreet.it

venerdì 6 marzo 2020

Linux Professional Institute: Eduteam nuovo Partner | Webinar Esami & Formazione | Blog LPI




LPI Italia: EduTeam nuovo Partner

EduTeam è il nuovo Approved Training Partner di LPI.
EduTeam, con sedi a Milano, Trento, Roma e Bari, si posiziona dal 2003 come Partner Learning Solutions di alto profilo per i professionisti IT.

I Webinar

Puoi ascoltare e visualizzare le slide dei Webinar dedicati allo sviluppo di Esami e materiali didattici LPI.

Dal blog di LPI

Linux e Open Source: segnala eventi e storie di successo

La mission di LPI è sostenere la formazione e il movimento Linux e Open Source: se sei coinvolto in eventi del settore, non esitare a contattarci per segnalarceli: valuteremo anche proposte di media partnership e sponsorizzazione degli eventi.

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giovedì 5 marzo 2020

Rete Voltaire: I principali titoli della settimana 4 mar 2020


Rete Voltaire
Focus




In breve

 
Pressioni USA per la liberazione di un torturatore libanese-israeliano-statunitense
 

 
Giornalisti russi fermati in Turchia
 

 
La Turchia dà battaglia alla Russia
 

 
Completamente liberata la principale autostrada della Siria
 

 
La Marcia Verde del Marocco fu un'idea di Henry Kissinger
 

 
Israele e Qatar contro l'Iran
 
Controversie

 
abbonamento    Reclami


Electronic Frontier Foundation: Tell Congress: Do Not Pass a Clean Reauthorization of Section 215

We need your immediate assistance! On March 15, 2020, Section 215 of the PATRIOT Act is set to expire. This deadline  gives us a great opportunity to get some transparency and accountability in the foreign surveillance system and end dragnet phone record surveillance once and for all. But, with a decent reform bill stalled in the House Judiciary Committee, pro-surveillance politicians have a chance to push for a straight-up reauthorization of these invasive surveillance powers.  
Write to your elected officials and tell them enough is enough, vote NO on any “clean” reauthorization of Section 215.
Thank you,
Matthew Guariglia
Activism Team | Electronic Frontier Foundation


eff.org

mercoledì 4 marzo 2020

Eresia Roosevelt: giù le tasse, e reddito universale per tutti

Lagarde e DraghiGiù le tasse, usando anche la moneta complementare emessa a costo zero. E soprattutto, reddito universale: assegno mensile di 500 euro, a chiunque, con l’unico obbligo di spendere subito quei soldi. Sembra un costo, ma non lo è. O meglio: la spesa iniziale sarebbe letteralmente oscurata dal salto in avanti del Pil, grazie al “moltiplicatore” keynesiano (spendi 100, e produci 3-400). Risultato: economia in grande ripresa e, alla fine, maggiori entrate fiscali. Sono due dei tre punti-chiave messi a fuoco dal Movimento Roosevelt (il terzo è il diritto costituzionale al lavoro, oggi assente) con l’intento di capovolgere l’ipnosi finanziaria, del tutto artificiosa, che detiene le vere chiavi della crisi europea. Una “maledizione” che sembra economica, e invece è interamente politica. «Si ciancia di lotta all’evasione fiscale, ma l’evasione la si combatte imponendo tasse eque: se si abbassano le aliquote, oggi folli, cresceranno immediatamente le entrate». Lo sostiene Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt, rilanciando un’idea del rooseveltiano Carlo Toto: rimettere in moto l’Italia, facendola uscire da decenni di sofferenze imposte dall’alto, attraverso una camicia di forza macroeconomica. A questo è servito il vincolo esterno europeo: a comprimere le possibilità del made in Italy, dopo averlo largamente sabotato, smembrato e indebolito.
Teoria e pratica del neoliberismo, ideologia di cui l’Italia è stata una cavia perfetta. Pura demenzialità, il tetto del 3% imposto alla spesa. Idem la gestione privatistica dell’euro, basata sulla leggenda della scarsità di moneta (in realtà creabile in modo illimitato e senza costi). In pratica, qualcuno lassù ha chiuso i rubinetti. E al paese ha raccontato che, semplicemente, “doveva” soffrire. Peggio: che le tasse servono a pagare stipendi, a far funzionare lo Stato. Nella stanza dei bottoni, tutti sanno che non è vero: ma il mainstream (economisti neoliberali, partiti e media) fingono di non saperlo. Non ne parlano le Sardine, interessate solo a stoppare Salvini (agevolando la corsa di Prodi verso il Quirinale). Non ne parla Bonaccini, e neppure Zingaretti. La promessa di Flat Tax sbandierata dallo stesso Salvini si è fermata col siluramento di Armando Siri. L’Italia politica sembra essersi rimessa a dormire, divisa solo in apparenza tra custodi del centrosinistra e guardiani del centrodestra. Da Renzi a Berlusconi, nessuna soluzione in vista. Nel 2018, in pieno caos gialloverde, i 5 Stelle sembravano volerci provare: ma il reddito di cittadinanza promosso da Di Maio si è rivelato un’amara barzelletta, un’inutile elemosina elargita al prezzo di severe condizioni.
Niente da fare neppure sul fronte della moneta parallela, di cui si era parlato nei mesi scorsi. Ne sa qualcosa un economista keynesiano come Nino Galloni, vicepresidente del Movimento Roosevelt: basterebbe pochissimo, sostiene, per creare una “moneta di Stato” da affiancare all’euro, senza neppure violare il Trattato di Lisbona. Valore emesso a costo zero, accettato per il pagamento di tasse e imposte. Sarebbe un sollievo immediato, per l’economia. Due piccioni con una fava: meno tasse, ed economia in ripresa. Un altro rooseveltiano, Toto, ora rilancia: se all’abbattimento delle aliquote (e alla facilitazione fiscale propiziata dalla moneta parallela) si aggiunge la maxi-iniezione del reddito universale, l’economia può risorgere. Volerebbero i consumi, dunque il lavoro. Eresia? Sì, certo, ma sarà meglio farci l’abitudine: il Movimento Roosevelt ha intenzione di lanciare una campagna nazionale, sostenendo queste sue proposte a colpi di petizioni popolari. Non ultima quella sul diritto al lavoro: ha poco senso, ribadisce lo stesso Magaldi, che la Costituzione definisca l’Italia una repubblica fondata sul lavoro, se Carlo Totopoi l’occupazione non c’è. Meglio che lo Stato assolva in pieno alla sua funzione, fino in fondo: così come la stessa Bce dovrebbe riscrivere il proprio statuto, puntando alla piena occupazione in Europa, anche l’Italia dovrebbe rivedere la sua Carta, impegnandosi per legge a dare un lavoro a chiunque.
L’eresia è l’unica possibilità che resta, se gli attori della politica nazionale balbettano. Soluzioni vere, radicali, frontali. Un orizzonte antropologico alternativo all’attuale bassa marea, nella quale nuotano (male o malissimo) tutti i partiti. Ma attenzione: non sono solo i rooseveltiani a scrutare il cielo, in cerca di un futuro possibile e dignitoso. La signora Christine Lagarde ha appena evocato il massimo tabù di questi anni di austerity “teologica”: gli eurobond, per sostenere in modo illimitato i debiti pubblici dei paesi europei, senza più l’incubo speculativo dello spread. E persino Mario Draghi, da parte sua, ha parlato addirittura della Modern Money Theory, cioè l’emissione monetaria teoricamente infinita, con cui rianimare l’economia europea. Sarebbe l’esatto contrario di quel rigore che i sacerdoti dell’eurocrazia continuano a spacciare per volere divino. E se in Italia nessuno si muove, Magaldi annuncia un appello direttamente ai cittadini: firme su firme, per sollecitare la rivoluzione di cui si avverte il disperato bisogno. Smettere di avere paura, scacciare la crisi, tornare a progettare un’Italia più comoda per tutti. Senza più evasione fiscale, grazie a tasse affrontabili. E senza più l’alibi della penuria, in virtù del reddito universale: utile a salvare chi un lavoro non ce l’ha ancora, e fondamentale per movimentare consumi, imprese, assunzioni. Si tratta di cambiare tutto, da cima a fondo. Primo step: scoprire che l’eresia non è il problema, è la soluzione.

www.libreidee.org