venerdì 14 febbraio 2020

Coronavirus – La Diagnosi Del Virologo Giulio Tarro


Ecco un breve, illuminante studio del virologo di fama internazionale Giulio Tarro, entrato per due volte nella cinquina del Premio Nobel per la Medicina.


Il professor Giulio Tarro

Il nuovo coronavirus della città cinese di Wuhan con trasmissione interumana

Un focolaio di polmonite nella città cinese di Wuhan è stato riportato all’OMS l’ultimo giorno dell’anno 2019. Una settimana dopo è stato identificato un nuovo coronavirus (2019-nCoV). L’OMS ha stabilito la guida per tutti i paesi per prepararsi alla nuova infezione virale. Dopo tre settimane le autorità cinesi hanno confermato la trasmissione del virus da una persona all’altra. Nel frattempo singoli casi sono stati riportati in Tailandia, Corea del Sud, Giappone, Stati Uniti, Russia, Australia, Costa d’Avorio, Messico. Dopo poco più di quattro settimane le persone contagiate sono 6000 e le vittime 132. Secondo calcoli statistici inglesi sarebbero già 1700 i contagiati per una città come Wuhan di 11 milioni di abitanti.

Introduzione
Il tratto respiratorio può essere infettato da diverse famiglie di virus che sono in grado di dare complessi sintomatologici di grado sempre più severo dal raffreddore a polmoniti fulminanti. Le infezioni virali respiratorie sono la principale causa di morbidità, ospedalizzazione e mortalità in tutto il mondo; infatti l’influenza e la polmonite sono le cause infettive prevalenti di morte del secolo scorso nel mondo. Ancora le infezioni virali respiratorie sono la causa singola più comune di malattia acuta e di ricorso al medico nonché la prima causa di prescrizione degli antibiotici. Riportiamo nella tabella alcuni dati epidemiologici significativi dei virus respiratori umani come la loro incidenza stagionale, le modalità di diffusione, i giorni di incubazione, la loro frequenza di ospedalizzazione ed infine il campione diagnostico da utilizzare.
Patogenesi
Sebbene l’estensione della replicazione virale si correla bene con la gravità della malattia, per la maggior parte dei virus respiratori il meccanismo d’infezione è diverso per i vari gruppi. Le infezioni da rinovirus e coronavirus sono in gran parte limitati al tratto superiore respiratorio, mentre i virus influenzali, il virus respiratorio sinciziale, i parainfluenzali ed il virus della SARS nonché gli adenovirus in genere infettano anche le vie respiratorie inferiori. La progressione verso una malattia delle basse vie respiratorie è più comune nei pazienti con deficit immunitari per quel che riguarda tutto il complesso dei virus respiratori. Per molti di questi pazienti la presenza di anticorpi neutralizzanti nel siero di sangue e nelle secrezioni respiratorie si correla con la protezione dalle infezioni. Per lo più l’immunità dura più a lungo e la reinfezione è meno comune con i gruppi virali che hanno molti siero tipi, per esempio rinovirus ed adenovirus, rispetto a quelli che hanno pochi sierotipi. Sebbene la reinfezione è frequente con i virus parainfluenzali ed il respiratorio sinciziale generalmente la gravità diminuisce con gli episodi successivi.

SARS
La SARS è una forma unica di polmonite virale al contrario di molte altre polmoniti virali, i sintomi respiratori delle alte vie sono in genere assenti nella SARS, sebbene tosse e difficoltà respiratoria, si osservano nella maggior parte dei pazienti. Nella forma classica i pazienti presentano una malattia generica con febbre, mialgia, malessere e raffreddamento; possono accadere episodi di franca diarrea.
La diagnosi di SARS dovrebbe essere sospettata in qualsiasi paziente con polmonite radiologicamente confermata per chiunque abbia fattori di rischio epidemiologico per la sindrome da coronavirus.

Il coronavirus della SARS è stato identificato come la causa di questa sindrome clinica da quando è stata per la prima volta riconosciuta come polmonite atipica non comune nella provincia di Guangdong, Cina, nel novembre del 2002. Nei sei mesi successivi il virus si è diffuso in molte aree geografiche risultando in 8 mila contagiati e 764 morti. I paesi maggiormente colpiti dopo la Cina sono stati Hong Kong, Singapore, Taiwan e Toronto in Canada. Il virus è di origine animale, ma il serbatoio primitivo è rimasto incerto. Presumibilmente inizialmente dai pipistrelli è passato ad animali più piccoli in particolare lo zibetto, furetto, gatti, topi e scimmie. La Propagazione da una persona all’altra è stata specialmente frequente nelle case di salute e negli ospedali, ma la trasmissione è stata anche osservata a casa, negli alberghi, nei luoghi di lavoro, negli aerei e nei taxi. È stata anche riportata La trasmissione in laboratorio del coronavirus della SARS ed anche l’origine direttamente dagli animali descritti.

La SARS è stata diagnosticata sulla base dell’evidenza epidemiologica, del sospetto clinico e dei test diagnostici. A suo tempo la definizione di SARS è stata fornita dai centri di controllo della malattia e prevenzione di Atlanta (CDC). In particolare una storia recente di viaggio in Cina, Hong Kong o Taiwan o stretto contatto con persone provenienti da questi paesi, entro dieci giorni prima dell’inizio dei sintomi.
Un metodo efficiente per produrre anticorpi monoclonali umani da cellule B della memoria ha dimostrato la neutralizzazione consistente del coronavirus della SARS (Elisabetta Traggiai, Stephan Becker e Antonio Lanzavecchia. Nature Medicine 10, 871-875, 2004). Anticorpi monoclonali umani come profilassi per l’infezione da coronavirus della SARS sono stati utilizzati nei furetti (J. ter Meulen et al. The Lancet 26, 6, 2004).

MERS
Nel settembre del 2012 un nuovo coronavirus umano è stato isolato in un paziente dell’Arabia del Sud con una malattia tipo SARS caratterizzata da febbre, tosse e respiro ridotto. Il paziente è morto per la sindrome respiratoria ed un blocco renale. La sindrome respiratoria del medio oriente è stata definita come MERS (Middle Est Respiratory Syndrome). Un ulteriore passo avanti è stato compiuto nell’identificare anticorpi monoclonali neutralizzanti umani contro questo nuovo coronavirus della MERS (MERS-CoV). Il pericolo di malattie infettive emergenti come la SARS e la MERS, sottolineano la necessità di un approccio immediato che ci permetta di identificare con immediatezza antivirali efficaci per combattere i virus. Il recente successo di identificare anticorpi umani neutralizzanti (mAbs contro MERS-CoV) suggerisce la possibilità di usare queste metodologie per una risposta rapida nei confronti di virus emergenti e con potenziale di causare pandemie [Tianlei Ying, Haoyang Li, Lu Lu, Dimiter S Dimitrov e Shibo Jiang. Microbes Infect. 2015 Feb; 17(2): 142-148].





CORONAVIRUS / I MEGA AFFARI DI PIG-BIG PHARMA


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Hanno annusato il business del secolo, le star dell’industria farmaceutica. E Big Pharma è pronta a macinare miliardi di dollari a palate speculando sulla salute dei cittadini e incoronando – è il caso di dirlo – il Coronavirus come un autentico, imperdibile Bingo.
Ecco subito una cifra da brividi che corre tra gli addetti ai lavori, quelli del miliardario mondo in pillole: 3 mila miliardi di dollari, un business da gustare vaccino per vaccino, studio per studio, brevetto per brevetto.
Ricorderete bene i precedenti. La SARS ha garantito alle case farmaceutiche profitti per 40 miliardi di dollari. Ebola ne aveva assicurati addirittura 55. La suina una cifra compresa fra i 45 e i 55 miliardi di dollari.
Oggi siamo a quel top da 3 mila, autentico Guinness dei primati, pari al 2,2 per cento del Pil mondiale!
E da tener presente quanto è successo in tanti paesi, a cominciare dagli Stati Uniti per finire con il nostro. In occasione delle precedenti pandemie sono stati acquistati da Big Pharma tanti di quei vaccini che montagne, poi, sono rimaste come scorte nei magazzini e negli scantinati.
Siglando folli contratti capestro – come successe al nostro ministero per la Salute – con le case farmaceutiche: io compro tante centinaia di migliaia di confezioni, pago in modo gonfiato e anche anticipato, poi chi si è visto si è visto.
Da qui giganteschi sperperi di danari pubblici, ottimi e abbondanti per ingrassare i Pig di Big Pharma!
Ma tutto è scientifico, niente succede per caso.
E così capita – incredibile ma vero – che all’Organizzazione Mondiale per la Sanità, la sempre caritatevole e ‘preveggente’ OMS, lavorino anche dei chiromanti. I quali parecchi mesi fa preconizzavano che “una pandemia sarebbe comparsa dal nulla, mettendo in evidenza l’impreparazione dei governi”.
Come al solito, tanto per spendere subito e cash palate miliardarie.
Precisava la profezia OMS: “La concreta minaccia di una pandemia in rapida diffusione, altamente letale, di un agente patogeno respiratorio che uccida da 50 a 80 milioni di persone e cancelli quasi il 5 per cento dell’economia globale”.
Ci ‘azzeccheranno’ in pieno?
Intanto è prioritario comprare comprare comprare dalle stars di Pig-Big Pharma…

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Di seguito l’inchiesta di maggio 2003 della Voce su giallo Sars.




mercoledì 12 febbraio 2020

L’esercitazione Event 201 e il virus cinese uscito da un laboratorio militare?


Marcello Pamio
Event 201
Il “Johns Hopkins Center for Health Security” in collaborazione con il “World Economic Forum” e la “Fondazione Bill & Melissa Gates” hanno ospitato l'Event 201: una simulazione di pandemia globale.
Questa esercitazione di pandemia del massimo livello è avvenuta il 18 ottobre 2019 a New York e aveva lo scopo di gestire e ridurre le conseguenze economiche e sociali su larga scala di un'eventuale epidemia virale.
Il centro Johns Hopkins è stato letteralmente subissato di richieste sull’evolversi della situazione attuale, dato che la simulazione prevedeva che il virus (un coronavirus) avrebbe causato “65 milioni” di vittime”.
Giocattoli a forma di coronavirus sono stati distribuiti gratuitamente durante gli incontri dell'esercitazione...
Il 24 gennaio 2020 nel sito ufficiale del Johns Hopkins Center for Health Security hanno dovuto specificare che il loro scenario “era modellato su una pandemia immaginaria di coronavirus” e che hanno “dichiarato esplicitamente che non era una previsione”.
Non prevediamo ora che l'epidemia nCoV-2019 ucciderà 65 milioni di persone. Sebbene il nostro esercizio da tavolo includesse un finto coronavirus”. (1)
Prima coincidenza
L'esercitazione era basata su una pandemia causata - guarda caso - da un coronavirus, ed è stata fatta qualche settimana prima dell'inizio della vera infezione da coronavirus avvenuta in Cina tra novembre e dicembre 2019.
Tutto questo marasma ha fatto nascere una coalizione sostenuta sempre dall'onnipresente Bill Gates che sta finanziando le ricerche biotecnologiche per sviluppare vaccini contro il “micidiale” coronavirus di Wuhan.
Stiamo parlando di un investimento di 7 miliardi di dollari in uno sforzo congiunto con il National Institutes of Health per utilizzare la sua piattaforma di sviluppo di farmaci genetici per produrre un vaccino sperimentale.
Il colosso della biotecnologia Gilead Sciences sta anche considerando di riproporre un farmaco sperimentale precedentemente testato contro il virus dell'Ebola come trattamento per il ceppo cinese.
Tutti lavorano alacremente per sfornare il rimedio chimico, ovviamente
Dietro questo movimento ci sarebbe “Moderna Inc.” una corporation nata a Cambridge nel 2010, che collabora con multinazionali del calibro di Astrazeneca e Merck, con la Fondazione Bill & Melissa Gates e con il Darpa (Defense Advanced Research Projects Agency) cioè con l'Agenzia del Dipartimento della Difesa americano che si occupa di ricerche militari...
Ogni infezione virale più o meno seria, ogni pandemia più o meno inventata, non fa altro che fornire lubrificante al motore della ricerca e sviluppo del vaccino.
I primi che arrivano a produrlo, saranno quelli che avranno nelle mani il potere!
Seconda coincidenza
Un altra coincidenza interessante è che l'epidemia vera e propria in Cina è scoppiata proprio durante la 50ma edizione del World Economic Forum di Davos, (dal 21 al 24 gennaio 2020).
Il Forum economico mondiale è una Fondazione sorta a Ginevra nel 1971 che ogni anno in inverno invita intellettuali e giornalisti selezionati, esponenti di primo piano della politica, dell'economia internazionale per discutere delle questioni più urgenti che il mondo si trova ad affrontare...
Cosa c'è di più urgente di una pandemia virale letale che si trasmette da uomo a uomo?
Terza coincidenza
Nel 2017 hanno aperto in Cina il primo laboratorio con il massimo livello di biosicurezza (BSL-4), con lo scopo di affrontare le più grandi minacce biologiche del pianeta.
La cosa interessante è che lo hanno costruito esattamente nel centro di Wuhan, la città dove si è registrato il primo caso del nuovo coronavirus.
Si tratta di un centro di ricerca dove studiano i virus più letali al mondo...
Il sospetto che il virus possa essere fuoriuscito da questa struttura e non diffuso al mercato del pesce per colpa di un serpente o di un pipistrello della frutta, è sempre più forte.
Tali sospetti sono alimentati dalle dichiarazioni al Washington Times di Dany Shoham un ex ufficiale dell'intelligence militare israeliana. Secondo l'esperto di guerra batteriologica il laboratorio di Wuhan sarebbe collegato con il programma segreto di armi chimiche di Pechino (2)...
Per maggiori informazioni
L'epidemia coronavirus prevista con puntualità sconcertante
http://piccolenote.ilgiornale.it/43765/epidemia-coronavirus-prevista 
A coalition backed by Bill Gates is funding biotechs that are scrambling to develop vaccines for the deadly Wuhan coronavirus
https://www.businessinsider.com/vaccines-for-wuhan-china-cornonavirus-moderna-inovio-cepi-2020-1?IR=T
Moderna Announces Additional Positive Interim Results from Phase 1 CMV Vaccine (mRNA-1647) Study & First Patient Dosed in Phase 2 Study
https://www.modernatx.com
Virus-hit Wuhan has two laboratories linked to Chinese bio-warfare program
https://www.washingtontimes.com/news/2020/jan/24/virus-hit-wuhan-has-two-laboratories-linked-chines/
Note
(1) http://www.centerforhealthsecurity.org/newsroom/center-news/2020-01-24-Statement-of-Clarification-Event201.html
(2) https://www.washingtontimes.com/news/2020/jan/24/virus-hit-wuhan-has-two-laboratories-linked-chines/

lunedì 10 febbraio 2020

“Angeli e Demoni” – il fine del sistema

Inchiesta “Angeli e Demoni”, i carabinieri di Reggio Emilia hanno notificato a 26 persone l’avviso di fine indagine.
I capi d’accusa sono: peculato, abuso d’ufficio, violenza o minaccia a pubblico ufficiale, falsa perizia, frode processuale, depistaggio, rivelazioni di segreto, falso ideologico in atto pubblico, maltrattamenti in famiglia, violenza privata, lesioni dolose gravissime, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
Ma non è questo il punto su cui vogliamo soffermarci.
L’Emilia Romagna è da tempo una roccaforte della sinistra e forse per questo molti gridano alla “strumentalizzazione” ma in realtà chiedono il silenzio su un evento che vogliono farci considerare un episodio realizzato da poche persone per i propri interessi.
Ma noi siamo ormai abituati alla confusione, voluta per evitare che emergano le verità, siamo abituati al linciaggio collettivo, fatto apposta per far schierare da una parte o dall’altra e per aumentare quella confusione.
Allontaniamoci allora da questa confusione, sgombriamo la mente dai preconcetti e cerchiamo di capire.
Anche Fabia Bassmaji è tra gli indagati
Ed ancora, altri particolari inquietanti:
  • psicoterapeuta travestito da lupo cattivo o da altri personaggi “cattivi” dell’immaginario infantile da associare alla figura del genitore, a cui attribuire abusi sessuali, mai commessi;
  • La c.d. “macchinetta dei ricordi”, uno strumento a impulsi elettromagnetici non riconosciuto dall’ordine degli psicologi in Italia, attraverso il quale si estrapolerebbero e si sostituirebbero ricordi presenti nella mente del bambino;
  • La regola “Niente regali e lettere dei genitori ai bimbi”. In pratica sono stati deliberatamente nascosti e non sono stati mai consegnati i regali e le lettere dei genitori naturali, da questi consegnati al Servizio sociale per farli avere ai bambini in affido.
Ragioniamo: si può ipotizzare che degli operatori professionisti si spingano a tanto (tant’è vero che oggi sono sotto processo) solo per il gusto sadico di far del male a famiglie disagiate, rischiando la loro libertà ed una gogna mediatica così infamante ? Nessuno sano di mente può seriamente pensarlo.
Ma allora, qual è lo scopo, o meglio quali fini coesistono che hanno potuto giustificare l’essersi spinti fino a tanto, sulla vita di esseri innocenti ?
Ipotizziamone alcuni:
  1. Fini criminali: rubare i bambini a genitori in difficoltà economiche o psicologiche per abusare dei bambini;
  2. Fini ideologici“costruire avversione per la famiglia di origine”
  3. Fini di lucro: rette anche di € 1.200/mese per le coppie affidatarie; un fiume di denaro pubblico verso le strutture di accoglienza. Un business ai danni dei bambini e delle loro famiglie.
Possiamo quindi ipotizzare che tutto quello che è accaduto non è occasionale ma è il risultato di reti criminali trasversali, capaci del delitto più ignobile: abusare di un bambino per fini criminali, ideologici e di lucro.
Ma, premesso che i suddetti fini sicuramente coesistono, essi sono così importanti per arrivare a tanto ? Può un professionista non comprendere che perseguire anche uno solo di tali fini (a prescindere dalle implicazioni morali) è veramente molto rischioso ?
Ripetiamo i fatti: manipolazioni della memoria dei bambini; sequestro dei figli a famiglie disagiate; mancanza di aiuto per tali famiglie fragili; genitori lasciati soli e fatti volutamente “impazzire” per non essere più credibili; genitori accusati di crimini infamanti verso i loro figli e poi assolti.
Ed ancora: tutto ciò è avvenuto per anni.
E’ verosimile pensare che non poteva non essere visto da chi avrebbe dovuto controllare e non può non essere “Sistema. Un Sistema strutturato per garantire copertura assoluta e impunità per questi “attori”. Per fortuna certe volte anche i Sistemi più consolidati si perdono un pezzo, un piccolo ingranaggio, un’apertura di una falla a volte provvidenziale per le vittime.
L’interesse primario e sovrano non può che essere quello di aiutare e sostenere la crescita dei bambini nelle loro famiglie naturali, con i loro genitori ma anche con i nonni o gli zii o qualunque altra persona che faccia parte del loro mondo.
La Corte Europea e la Suprema Corte di Cassazione hanno più volte sostenuto che l’adozione di misure che conducano alla rottura dei legami tra il minore e la propria famiglia, debbano essere applicate solo in circostanze eccezionali, ossia allorquando i genitori si siano dimostrati “particolarmente indegni” o quando sussista un’esigenza primaria che riguardi l’interesse superiore del minore. Il fatto che il minore possa essere accolto in un contesto più favorevole alla sua educazione, non può di per sé giustificare che egli venga sottratto alle cure dei suoi genitori biologici, ovvero l’obiettivo non può non essere il ritorno del bambino nella famiglia, salvo che si possa dimostrare che ciò sia pericoloso.
Nonostante quanto precede, in realtà in base all’attuale normativa esiste un ampio margine di discrezionalità per valutare l’allontanamento di un minore dalla sua famiglia o per stabilirne lo stato di adottabilità.
In definitiva l’allontanamento di un minore dalla sua famiglia da extrema ratio è divenuto abitudineSistema, si è trasformato in affido sine die o in adozione.
Le famiglie naturali coinvolte non solo subiscono “discrezionalmente” l’allontanamento dei loro figli ma molte di loro non sanno più dove sono i figli, in quanto questi ultimi vengono “discrezionalmente” adottati. Sembra quasi che si sia creata una scorciatoia per poter, di fatto, adottare un bambino da chi, per legge, non potrebbe farlo. L’affido di minori con una rete politico-istituzionale compiacente è sicuramente una scorciatoia per avere un bambino.
Se la discrezionalità diventa abuso di potere o, meglio, se l’abuso diventa Sistema, allora si crea un nuovo metodo, illecito, di adozione di minori, senza alcuna garanzia e velocissimo.
Adozione.
Se mettiamo insieme tutti i pezzi del puzzle, è ipotizzabile che il fine ultimo del Sistema, era (o meglio, è) volto a facilitare l’affido sine die, di fatto, l’adozione illegale di minori, soprattutto da parte di coppie gay e persone violente.
Da tempo le associazioni di genitori chiedono che sia modificato con urgenza l’art. 403 del Codice Civile, in cui si prevede l’intervento urgente di “messa in sicurezza” del minore a mezzo dei Servizi Sociali del Comune, semplicemente e discrezionalmente, su segnalazione di una terza persona e dopo aver riferito al Sindaco, ottenendo il supporto della forza pubblica.
Inoltre, nella Relazione del 2018 sullo “Stato di attuazione della legge recante modifiche alla disciplina dell’adozione e dell’affidamento dei minori, nonché al titolo VIII del libro primo del codice civile”, si legge che sarebbe opportuno modificare la legittimazione, rispetto all’iniziativa per la procedura di adottabilità (ora riservata al Pubblico Ministero) in un regime di completa discrezionalità.
Tutti noi siamo chiamati ad una responsabilità sociale, ricordando le parole di Martin Luther King: “Le nostre vite cominciano a finire il giorno in cui stiamo zitti di fronte alle cose che contano”.
Ed allora di queste cose bisogna parlare e parlare e parlare e parlare, perché siano presi i responsabili e perché non si abusi più dei bambini. E se i partiti non vogliono essere strumentalizzati, devono avere il coraggio di approfondire la questione.
La rete compiacente, senza la quale questo Sistema non sarebbe potuto andare avanti per anni e prosperare, deve essere assicurata alla giustizia.
Per una volta, le “garanzie” e la pietà dovrebbero esser rivolte verso le vere vittime: i bambini ed i genitori abbandonati al loro dolore e privati dei loro figli.

"Angeli e Demoni" – il fine del sistema
www.themisemetis.com

sabato 8 febbraio 2020

Linux Professional Institute: Tradurre per LPI | Open Source e diplomazia | Partner LPI Italia | Webinar DevOps




Traduci per la Community LPI

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Il 12 febbraio, webinar tenuto da Aleksey Tsalolikhin, di Vertical Sysadmin. Posti limitati

Pregi e rischi della diplomazia Open Source

Non stiamo cercando di portare la pace nel mondo, né siamo attrezzati per farlo.
Ma la nostra attenzione è fortemente focalizzata sulle persone che amano la tecnologia e vogliono lavorare con essa.

Evan Leibovitch, Direttore dello Sviluppo della Community di LPI, sulla neutralità del Linux Professional Institute.

LPI Italia: IpCert rinnova la Partership

IpCert Srls ha rinnovato la Training Partnership con il Linux Professional Institute.
Lo scopo principale del corsi di formazione di IpCert è quello di trasmettere ai propri studenti quelle competenze, sia teoriche che pratiche, finalizzate ad un concreto inserimento nel mondo del lavoro e al conseguimento delle più importanti certificazioni industriali riconosciute a livello mondiale.

Linux e Open Source: segnala eventi e storie di successo

La mission di LPI è sostenere la formazione e il movimento Linux e Open Source: se sei coinvolto in eventi del settore, non esitare a contattarci per segnalarceli: valuteremo anche proposte di media partnership e sponsorizzazione degli eventi.

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