lunedì 5 agosto 2019

Rete Voltaire: Chi vuole affossare Réseau Voltaire?


Rete Voltaire
A rischio lo stato di diritto
Chi vuole affossare Réseau Voltaire?
Rete Voltaire | Parigi (Francia) | 3 agosto 2019
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Da otto anni Réseau Voltaire non riesce ad aprire un conto bancario in un Paese occidentale. In qualunque nazione, dopo un consenso iniziale, c'informano che la Banca Centrale ha respinto, senza alcuna giustificazione, il conto a noi intestato. È come se fossimo inseriti in una lista nera riservata internazionale, cui fanno riferimento tutte le Banche Centrali.
In questo momento dobbiamo pagare le spese degli ultimi anni per hosting e mantenimento del sito. Il debito ammonta a 48 mila euro.
In Francia una filiale del Crédit Mutuel Arkéa ha creato un sistema di raccolta fondi in internet, il sito Leetchi. A giugno, dopo che Leetchi ha, di propria iniziativa, chiuso la raccolta fondi a favore del pugile Christophe Dettinger, il sito è stato bloccato dalla magistratura, con l'accusa che il denaro sarebbe servito non per sostenere le spese legali per la difesa del pugile, bensì per pagare eventuali ammende: operazione non consentita dalla legge. Dettinger è stato rinviato a giudizio per aver colpito a mani nude dei poliziotti in tenuta antisommossa che, durante una manifestazione dei Gilet Gialli, spintonavano una donna.
È stato subito creato un altro sito di raccolta fondi in internet, Le Pot Commun, identico a Leetchi.
Il fatto che il nuovo sito fosse un copia-incolla del precedente ci ha indotto a credere che appartenesse alla medesima società.
Così due settimane fa gli abbiamo chiesto di organizzare una colletta a nostro favore. Domanda e documenti amministrativi presentati sono stati accettati. Tuttavia, quando gli abbiamo ordinato di trasferire il denaro raccolto sul conto bancario dedicato, non ci ha risposto. Il 25 luglio l'ordine risultava preso in carico, ma non eseguito. Abbiamo scritto a Le Pot Commun diverse volte, senza ottenere risposta. Improvvisamente, il 1° agosto, il sito ha chiuso la raccolta fondi, inviando un messaggio ai donatori per avvisarli che sarebbero stati rimborsati «su richiesta».
Riassumendo:
- Dobbiamo pagare debiti per 48 mila euro e non abbiamo un soldo. Il denaro che voi donatori avete versato non è arrivato.
- Le Pot Commun si è rifiutato di onorare il contratto, non perché sospettasse un possibile reato, bensì per un atto discriminatorio nei confronti delle nostre opinioni politiche.
- Le Pot Commun ci ha sottratto la somma già raccolta (oltre 46 mila euro). L'impegno a rimborsare i donatori lo mette al riparo da azioni legali di questi ultimi, ma non da quelle di Réseau Voltaire.
- Per rimborsare i donatori, Le Pot Commun ha incrociato dati senza averne diritto. Ha creato illegalmente una banca-dati nominativa che include, oltre alla denominazione della colletta, i nomi e i dati bancari dei donatori.
Per il momento non sappiamo chi abbia ordinato queste azioni illecite.
Réseau Voltaire è stato fondato nel 1994 all'interno del parlamento europeo. In un primo tempo vi aderirono partiti politici di governo, sindacati di rilevanza nazionale, nonché giornali, tutti uniti a difesa della libertà di opinione, in Francia minacciata da un emendamento legislativo. Dal 1999 e dall'entrata in guerra della Francia contro la Serbia, il sito si è dedicato soprattutto alla politica estera, con il medesimo spirito critico che da sempre lo contraddistingue. Dopo gli attentati del 2001 ha pubblicato numerose inchieste sull'argomento, con il sostegno di tutti i suoi membri. Quando però il fondatore, nonché presidente, di Réseau Voltaire, Thierry Meyssan, nel 2002 ha pubblicato un libro che le riassumeva, molte organizzazioni si sono dissociate. Réseau Voltaire è progressivamente diventato una fonte d'informazione e analisi dei conflitti in corso. Gli articoli sono oggi tradotti in molte lingue e sono nella rassegna stampa di molti governi.
Con la prosecuzione o la soppressione di Réseau Voltaire c'è quindi in gioco una posta di politica internazionale.
Vi chiediamo:
- di verificare se siete stati rimborsati, senza spese, per la donazione fatta a Réseau Voltaire. Nel caso Degginger diverse persone hanno denunciato di essere state derubate. Se è accaduto anche a voi, contattateci su [email protected]
- di venire in nostro aiuto al più presto, effettuando un bonifico bancario sul conto dedicato, aperto a tale scopo dal rappresentante in Francia di Réseau Voltaire, Alain Benajam. Come causale del bonifico scrivete: «Sostegno a Voltairenet.org».
Queste sono le coordinate:
Intestatario: Alain Benajam
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IBAN : FR76 1659 8000 0113 8513 8000 182
BIC : FPELFR21
RIB : 16598 00001 13851380001 82
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Vi terremo informati degli sviluppi.
La vicenda consentirà a tutti di giudicare se la Francia è ancora o no uno stato di diritto.
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domenica 4 agosto 2019

IN ARRIVO UN BIOPIC DI NIKOLA TESLA CON IL PROTAGONISTA DI COLD WAR


Tomasz Kot, star del film candidato all’Oscar Cold War, sarà il celebre inventore Nikola Tesla in un biopic intitolato Nikola. Il film è stato scritto da Anand Tucker, produttore de La ragazza con l’orecchino di perla e regista di Una proposta per dire sì. Il biopic si concentrerà sulla carriera e le ambizioni scientifiche di Tesla, senza trascurare i suoi problemi finanziari e demoni personali.
Di origine serba, ma nato in un villaggio situato nella moderna Croazia quando ancora era parte dell’impero austro-ungarico, Tesla si trasferì negli Stati Uniti nel 1884 e fu in seguito naturalizzato americano. In poco tempo divenne uno dei più importanti pionieri della moderna industria elettrica e della comunicazione wireless.
Nikola sarà prodotto da Daria Jovicic, che insieme a Tucker ha prodotto La ragazza con l’orecchino di perlaSenza apparente motivo e Le due vie del destino. Le riprese dovrebbero partire in autunno.

LA PAROLA AI PRODUTTORI

“Nikola Tesla è stato una delle menti più influenti e importanti all’alba del Ventesimo Secolo”, ha detto Tucker. “In molti sensi ha creato il nostro mondo moderno, con le sue auto elettriche, la connettività istantanea attraverso internet e la comunicazione globale. Era anche un essere umano profondamente complesso e straordinario. Tomasz è un attore raffinato, e quando ho visto la sua straordinaria performance in Cold War non ho più avuto dubbi su chi avrebbe dovuto interpretare Tesla”.
“Siamo oltremodo felici di avere Tomasz a bordo”, aggiunge Daria Jovicic. “È l’attore perfetto per il ruolo e siamo felici di poter lavorare insieme per portare in vita la fantastica sceneggiatura di Anand”.

NIKOLA TESLA AL CINEMA

Tesla è apparso già svariate volte al cinema. Lo ricordiamo interpretato da David Bowie in The Prestige di Christopher Nolan. Lo rivedremo, con il volto di Nicholas Hoult, in Edison – L’uomo che illuminò il mondo (dal 18 luglio in Italia). E infine, Ethan Hawke lo interpreterà nel biopic Tesla di Michael Almereyda.

sabato 3 agosto 2019

Ciak a Latina per il film sullo scienziato Nikola Tesla


È stata scelta Latina per le riprese di “Nikola Tesla. The Man From The future”, per la regia di Alessandro Parrello, che firma anche la sceneggiatura.
Definito “l’uomo che inventò il XX secolo”, Nikola Tesla vanta circa 300 brevetti tra cui l’invenzione della corrente alternata in uso ancora oggi.
Il set è stato allestito negli Studi della Latina Film Commission dove è stata ricreata una delle sale della Columbia University e lo studio di Edison, per poi trasferirsi a New York nella fase finale.
Il cast internazionale vede Alessandro Parrello nei panni di Tesla, Sean Buchanan come Thomas Alva Edison e Ross McCall che interpreta il ruolo di George Westinghouse, uno dei più grandi estimatori delle invenzioni di Tesla.
Il film sarà un progetto crossmediale girato in realtà virtuale 3D e in soggettiva – in parallelo con le riprese cinematografiche in 2D per il grande schermo – che permetterà allo spettatore di calarsi completamente nei panni del protagonista.
Questo primo mini film è uno dei 5 episodi di un lungometraggio dedicato a Nikola Tesla e alla scienza, che sarà presentato prossimamente nei festival italiani e internazionali.
“Sono un grande appassionato di scienza e tecnologia, raccontare il genio di Tesla è un sogno che diventa realtà, e abbiamo già riscosso un forte interesse da vari broadcast nazionali e internazionali. Per la prima volta avremo in scena anche una vera bobina di Tesla funzionante che ci regalerà effetti unici”, dichiara il regista.
“Nikola Tesla. The Man From The Future” è prodotto da West 46th Films in coproduzione con Casting The Bridge LTD, con il sostegno di Latina Film Commissione di Nuovo Imaie.

venerdì 2 agosto 2019

Tesla e le altre: start up che crescono

Tesla Model S e Model X
"Siamo sulla buona strada per stabilire il record di vendite, ma la vetta è raggiungibile solo se ci focalizziamo tutti sull'obiettivo", le parole di Elon Musk, numero uno di Tesla, scritte in un'email inviata in questi giorni ai dipendenti, puntano a riunire il team in un momento importante per la storia dell'azienda: la ex start up americana di auto elettriche - ora industria vera e propria - vuole consegnare per la prima volta circa 100mila vetture nel secondo trimestre che sta per concludersi.  
Nonostante gli analisti l’abbiano data per morta numerose volte e il titolo abbia perso il 36,8% in Borsa nei primi sei mesi del 2019, Tesla oggi da lavoro a 45mila persone e vale all'indice telematico circa 40 miliardi di dollari.
Passare da start up a colosso industriale non è un passo di poco conto: secondo i dati del Global Entrepreneurship Monitor - l’istituto che studia i fenomeni imprenditoriali a livello mondiale - l'80% delle nuove società emergenti è infatti destinato a chiudere nei primi due anni di vita.

I robot di Mountain View

Il successo di idee nuove non è garantito nemmeno quando al centro c’è la questione mobilità. In molti ci hanno provato, solo qualcuno ci è riuscito. Il denominatore comune è l’incertezza del futuro. Waymo ne è un esempio: la società americana dedicata allo sviluppo di software per la guida autonoma ha iniziato la sua attività nel 2009 come azienda dipendente da Google.
L’idea sembrava folle: sviluppare un programma da poter installare su qualsiasi vettura per renderla completamente autonoma. In un capannone segreto del quartier generale secreto di Google a Mountain View, 15 ingegneri guidati da Sergey Brin, creano i primi algoritmi che cambieranno il futuro della mobilità.

Primi test su strada

I primi risultati concreti del progetto Waymo si vedono nel 2010: alcuni Stati americani esprimono preoccupazione, mancano infatti normative adeguate per far viaggiare, anche in via sperimentale, auto senza conducente sulle strade pubbliche. Pioniere negli Usa è il Nevada che nel 2011 approva una legge ad hoc. Dopo circa un anno una Toyota Prius modificata con la tecnologia driverless di Google può circolare nei dintorni di Las Vegas.
Oggi Waymo è una società indipendente da Google e ha partnership per la realizzazione di auto-robot con molti gruppi automobilistici, tra cui Fca, Renault-Nissan e Jaguar Land Rover. Rimane da chiedersi se in futuro i costruttori di vetture riusciranno a mantenere una propria indipendenzaoppure se, nel lungo periodo, verranno inglobati da altri operatori, diventando semplicemente fornitori di box di lamiera “farciti” di software per poter essere venduti.

giovedì 1 agosto 2019

Linux Professional Institute: CfP OpenInfra Days Italy 2019 | Open Source Perù | Una bussola per il DevOps



OpenInfra Days Italy 2019: Call for Papers


OpenStack Days diventa OpenInfra Days Italy 2019 con un doppio appuntamento: mercoledì 2 ottobre a Milano, giovedì 3 ottobre a Roma.
Si parlerà di Container orchestration, Open Infrastructure, DevOps.
È aperta la Call for Papers.

Come usare una bussola (DevOps)

Da che mi ricordo ho smontato quasi tutti i dispositivi elettronici su cui potevo mettere le mani. Buono a sapersi, direte. Ma cosa c'entra questo con il DevOps? Scopriamolo insieme. (Marcel Kornegoor)
Leggi l'articolo.

OLPC Perù: una visione per l'istruzione

Raccontare del programma OLPC (One Laptop Per Child) in Perù significa poter condividere una delle migliori cose che abbia fatto nella mia vita, unendo i miei valori e le basi del software libero e dell'Open Source. (Hernan Pachas)

Linux e Open Source: segnala eventi e storie di successo

La mission di LPI è sostenere la formazione e il movimento Linux e Open Source: se sei coinvolto in eventi del settore, non esitare a contattarci per segnalarceli: valuteremo anche proposte di media partnership e sponsorizzazione degli eventi.

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