mercoledì 28 settembre 2011

Libia: carrellata di pensieri non allineati ...



http://youtu.be/2gpRUNmcAwM

GHEDDAFI VOLEVA AIUTARE IL SUO PAESE E L'AFRICA ATTUANDO DEI PROGETTI PE RAVVIARE UN INDIPENDENZA PER LA CRESCITA DEL AFRICA. MA ORA PER QUESTO LO VOGLIONO MORTO ,I CROCIATI I SIONISTI L'ESERCITO DEL PAPA LA NATO E I SUOI BANCHIERI ASSASSINI DEL NWO E DEL GOVERNO OCCULTO PERCHE' VOGLIONO TENERE IL CONTROLLO SUL AFRICA. ORAMAI I PAESI NATO SONO DISTRUTTI DAL CANCRO DEI BANCHIERI CHE NE HANNO SFACIATO L'ECONOMIA SONO COMPLETAMENTE IMPAZZITI NON SANNO CHE L'ELITE DI POTERE LI STA USANDO COME HA USATO L'AMERICA DAI TEMPI DELLA SECESSIONE. E ORA SE C'E' ANCORA CHI CREDE ALLE BARZELLETTE DELLA TELEVISIONE DOVE C'E' IL DITTATORELLO DA SCONFIGGERE SI GUARDI E SI LEGGA QUESTA NOTA FORSE RIUSCIRA' A SVEGLIARSI ED USCIRE DAL RECINTO .

IL regime "sanguinario" di Gheddafi SVEGLIA QUELLO CHE VI MOSTRA LA TV DEVE ESSERE VISTO AL CONTRARIO!!!!!

sabato 24 settembre 2011

Islanda: un modello silenzioso, senza trasmissione televisiva

Fonte: Kaosenlared *
Trad: Comedonchisciotte *
Si deve guardare all'Islanda. Rifiutare di sottomettersi agli interessi stranieri: è l'esempio di un piccolo paese che ha chiaramente indicato che il popolo è sovrano.
Un programma radiofonico italiano parlando della rivoluzione in corso in Islanda ha detto che era un esempio impressionante di quanto poco i nostri media ci raccontano del resto del mondo.
Gli americani potrebbero ricordare che all'inizio della crisi finanziaria del 2008, l'Islanda si dichiarò letteralmente in bancarotta. Le ragioni sono menzionate solo superficialmente e da allora questo poco conosciuto membro dell'Unione europea è ricaduto nel dimenticatoio. Come i paesi europei cadono uno dopo l'altro, mettendo in pericolo l'euro, con ripercussioni per tutto il mondo, l'ultima cosa che le autorità vogliono è che l'Islanda si converta in un esempio.
Ecco perché: cinque anni di un regime puramente neoliberista hanno fatto dell'Islanda (popolazione di 320.000 persone senza esercito), uno dei paesi più ricchi del mondo. Nel 2003 tutte le banche del paese sono state privatizzate, nel tentativo di attirare gli investimenti stranieri, offrendo prestiti on-line, che avendo costi minimi permettevano di offrire tassi di rendimento relativamente alti.


mercoledì 21 settembre 2011

Terrorismo economico: La farsa dell’emergenza economica!


Il potere dei mercati finanziari è un potere violento, imposto con la forza del terrorismo mediatico, amplificato da stuoli di servitori, al punto di assumere connotati metafisici.

Le società di rating ne rappresentano il braccio armato. La manovra finanziaria votata in questi giorni in Italia, non dissimile da quelle promulgate in Islanda, Irlanda, Grecia, Portogallo e Spagna, é semplicemente l'offerta votiva: garantisce infatti che i debiti contratti dallo Stato Italiano per far fronte ai perversi effetti della crisi economica causati dagli stessi mercati finanziari verranno onorati.

sabato 17 settembre 2011

"The Secret" fumetto dell'anno?

Sul Facebook di XL di Repubblica, leggiamo:

È il momento di votare il miglior fumetto dell'anno! Anche quest'anno XL sarà a Romics, il Festival del fumetto e dell'animazione che si terrà dal 29 settembre al 2 ottobre prossimi. Stavolta però ad assegnare il Premio Speciale dei lettori sarà la nostra Facebook community. Il regolamento è semplice: potete votare uno o più di uno tra i volumi elencati nel sondaggio o aggiungere un vostro candidato. (attenzione: sono ammessi tutti i fumetti pubblicati in Italia tra il Settembre del 2010 e l'agosto del 2011). Il volume che avrà ottenuto più voti allo scoccare della mezzanotte del 30 Settembre 2011 sarà incoronato vincitore nella cerimonia di premiazione del 2 Ottobre.

Avete un account Facebook? Allora come non votare "THE SECRET" come fumetto dell'anno?
Vogliamo quel premio.
Vogliamo parlare di UFO, interferenze aliene, scie chimiche e NWO dal palco del Romics!

Cioè... con tutta la simpatia... non vorrete mica far vincere "Il Troio"?

mercoledì 14 settembre 2011

Il Vijesti indaga sul Caso Mattei?

Roma - Dopo anni di silenzio, sembra che il quotidiano di Podgorica Vijesti stia conducendo oggi un'inchiesta sul Caso Mattei, per portare alla luce la complessa storia delle connessioni finanziarie tra Montenegro e Svizzera. Una storia che tuttavia era già nota ai media di Belgrado (si veda Glas javnosti - 15 ottobre 1999), che denunciavano l'esistenza di una Sentenza della Corte d'appello del Canton Zurigo, alla fine di aprile di quest'anno, che condannava la Podgoricka Banka a pagare 10 milioni di dollari ad un broker che ha fornito al Governo del Montenegro collaterali del valore di un miliardo di dollari. 
Nasce così nel 1999 il 'Caso XY' per identificare una controversa indagine dai tanti elementi oscuri, tra cui il fatto che il Montenegro riceveva un rilevante finanziamento nonostante la Jugoslavia fosse sottoposta ad embargo finanziario. Nel 2007 il caso viene ripreso dalla Etleboro che pubblica tutti i documenti connessi a quello che diventerà 'Caso Mattei'.
Con un ampio dossier, vengono descritte le operazioni commerciali e finanziarie effettuate negli anni 1996/97 e cioè in piene sanzioni finanziarie per la Federazione della Jugoslavia, nonchè la sentenza del Tribunale Civile di Zurigo, che conferma l'esistenza di un credito in capo ad Oriano Mattei, che dovrà essere versato dalla Podgoricka Banka. Esistono inoltre tre garanzie governative, firmate dall'allora Ministro degli Esteri montenegrino, per il compenso del broker che ha seguito la transazione. Gli stessi documenti furono portati all'attenzione dei media montenegrini, come il DAN e il Monitor, che hanno pubblicato un loro reportage, al contrario del Vijesti che non ha mai risposto.

La stessa documentazione venne inviata al deputato PZP Nebojsa Medojevicche, dopo vari tentativi andati a vuoto - pare che non avesse ricevtuo l'e-mail o abbia avuto 'problemi tecnici' con la posta elettronica - non ha preso in seria considerazione la grande importanza di questo caso. Nella nostra indagine abbiamo contattato anche la OLAF, la quale anch'essa non ha risposto.