Visualizzazione post con etichetta Nuovo Ordine Mondiale. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Nuovo Ordine Mondiale. Mostra tutti i post

martedì 14 luglio 2020

Magaldi: fermiamo Zingaretti, vuole imporre il Tso al Lazio

Gioele Magaldi Ma che razza di paese siamo? Nella sua circolare per impostare le campagne vaccinali d’autunno, il ministero della sanità sposa la “forte raccomandazione” della Regione Lazio, che invita a vaccinare contro l’influenza anche i bambini dai 6 mesi ai 6 anni, anche se – come scrive lo stesso ministero – a sconsigliarlo sono voci autorevoli della comunità scientifica. «Esilarante: anziché ai cittadini del Lazio, che Zingaretti vorrebbe sottoporre al trattamento sanitario obbligatorio, io il Tso lo prescriverei per i funzionari che scrivono cose come quelle. Ma come: la comunità scientifica sconsiglia, e noi – impunemente – raccomandiamo?». Gioele Magaldi annuncia l’ennesima azione, sulla crisi Covid, intrapresa dal Movimento Roosevelt: un ricorso al Tar del Lazio, affidato all’avvocato “rooseveltiamo” Vanni Oddino, per annullare l’ordinanza che, nella regione, impone da ottobre l’obbligo del vaccino antinfluenzale per medici, infermieri e over-65. Un atto «assurdo, rischioso e ingiusto, perché incostituzionale». Magaldi condanna il “trattamento sanitario obbligatorio” imposto da Zingaretti, che ha spinto gli stessi medici laziali a rivolgersi alla magistratura. Attenti: il Lazio – già imitato dalla Calabria – potrebbe fare da battistrada per l’Italia intera. Tanti i denari in ballo: 115 milioni di euro, per prenotare i vaccini antinfluenzali destinati alle due Regioni. E i soldi dei vaccini, avverte Magaldi, spesso finanziano gli apparati politici.
Di fronte all’ordinanza della giunta Zingaretti, osserva il presidente “rooseveltiamo”, «si capisce perché molti sono esacerbati e scivolano nell’insensato antivaccinismo: le autorità politiche e sanitarie hanno abdicato al principio scientifico e anche a quello del buon senso». Secondo Magaldi, ormai «è passata l’idea che più vaccini imponiamo, e meglio tuteliamo la popolazione. In realtà – obietta – a essere tutelato è chi ha approfittato di questa situazione: a chi arrivano poi tutti questi milioni? E chi ha avuto interesse a muovere un tale flusso di denaro? L’unica cosa certa – aggiunge Magaldi – è che queste vaccinazioni plurime, con gli inconvenienti che si iniziano a comprendere e i benefici che non sempre si comprendono, hanno foraggiato potentemente il sistema politico. E questo può spiegare anche la crociata ideologica dei No-Vax». Beninteso, precisa Magaldi: «Non sono mai stato No-Vax e non ho mai apprezzato quella canea di strepiti, alimentati da suggestioni antiscientifiche, ma nemmeno ho apprezzato l’obbligo di tanti vaccini imposti ai bambini con motivazioni friabili». Motivazioni che poi, nel caso dell’ordinanza laziale, diventano ridicole e insostenibili, sia dal punto di vista legale che sotto l’aspetto medico-scientifico.
«C’è una diffusa indignazione per le modalità dello strumento adottato dal Lazio», conferma Monica Soldano, coordinatrice del servizio di Sostegno Legale del Movimento Roosevelt, sportello che difende gratuitamente i cittadini colpiti da sanzioni ingiuste durante il lockdown: «L’ordinanza regionale non può imporre un Tso, visto che l’articolo 32 della Costituzione lo consente solo se c’è un pericolo imminente: e l’influenza stagionale non rappresenta certo un pericolo così grave, né tantomeno imminente, al punto da imporre un trattamento sanitario obbligatorio». Non solo: «Sempre in base alla Costituzione, un ente come la Regione non ha il potere di emanare una simile ordinanza: chiediamo infatti al Tar che venga annullata per eccesso di attribuzione di potere (abuso di potere, quasi) e per assenza di competenza costituzionale». Il Lazio, poi, si rifà al Dpcm sull’emergenza Covid firmato da Giuseppe Conte lo scorso 27 aprile, «quando ormai la pandemia si stava attenuando», mentre l’obbligo vaccinale nel Lazio scatterebbe solo a ottobre, «cioè 5 mesi dopo l’emergenza». Infine, serviva Monica Soldanoalmeno un cospicuo avallo scientifico: invece, il Lazio dichiara solo di aver “sentito per vie brevi” il Comitato tecnico-scientifico del governo. Solo una telefonata? «Questa ordinanza – sottolinea Monica Soldano – è nata in maniera preoccupante, sul piano del rispetto delle procedure».
Tante le perplessità, a livello sanitario: il vaccino antinfluenzale può essere un rimedio peggiore del male, avverte il dottor Antonino Laudani, direttore del Dipartimento Salute del Movimento Roosevelt. «Esistono vaccini sicuri e più che giustificati, come quello contro la poliomielite: ma paragonare l’antinfluenzale all’antipolio non ha senso, visto che molti studi evidenziano come i benefici, in questo caso, non siano affatto rilevanti». Azzardato, quindi, puntare sull’obbligo del vaccino antinfluenzale, specie in relazione al Covid. «La Sars è scomparsa da sola, e senza “seconde ondate”: nessuno può sapere se il Covid tornerà in autunno, oppure no». Avverte il dottor Laudani: «L’antinfluenzale, oltretutto, è tra i vaccini meno efficaci: lo dicono i dati clinici». Meglio essere prudenti: «Oltre i 65 anni, la mortalità aumenta del 12%». Vaccinare contro l’influenza nel caso in cui dovesse riapparire il Covid, insiste Laudani, potrebbe essere deleterio: «Dove gli anziani sono stati vaccinati in maniera massiccia, quella degli over-65 è stata la fascia di popolazione che ha avuto il maggior numero di morti per Covid: anche questo dovrebbe costringerci a essere cauti, evitando le “vie brevi” adottate dalla Regione Lazio».
Semplificare è sempre un errore, aggiunge il medico: «Ogni anno muoiono 12.000 persone per polmonite di origine batterica, e chi è defedato potrebbe aver bisogno di una vaccinazione specifica per lo streptococco, non per il virus influenzale». Altra complicazione: «Il vaccino antinfluenzale viene sviluppato sulla base di un gruppo di virus che sono già vecchi, relativi a una precedente infezione: quindi non è detto che il vaccino sia efficace sul ceppo di virus in circolazione durante l’inverno». Inoltre, la stessa Aifa ricorda che, nei vaccini, è sempre da valutare il rapporto rischio-beneficio, «e nel caso dell’influenza il rischio è basso». Inoltre, il vaccino antinfluenzale sfugge al diritto del paziente (e anche a quello del medico, di curare “secondo scienza e coscienza”). «Medico e paziente vengono cioè esautorati da questo loro diritto naturale», sostiene Laudani. «Mi sembra una violazione dei diritti della categoria: se il vaccino viene imposto, i medici non possono prendere la decisioneAntonino Laudaniche reputano migliore». Dover far firmare al paziente un consenso informato per un trattamento che magari non gli servirà, ribadisce il dottor Laudani, è un aspetto medico-legale tutto da valutare: «Stando all’ordinanza del Lazio, il medico dovrebbe assumersi la responsabilità di vaccinare una persona che invece ha altre problematiche, che magari sconsigliano di somministrare il vaccino».
Dal canto suo, Gioele Magaldi punta l’indice contro quelli che hanno messo in piedi «questa sorta di dittatura vaccinista, aumentando a dismisura la retorica sul vaccino come chiave risolutiva di ogni malattia», senza contare «il bombardamento di vaccini a cui sono stati sottoposti i bambini». E aggiunge: «Attraverso queste derive, poi si arriva a dire che devono essere vaccinati anche gli adulti, gli insegnanti, i medici, gli anziani. Si finirà per proporre una vaccinazione plurima per tutti? Siamo all’assurdo». Quello del Movimento Roosevelt – sottolinea il presidente – resta un approccio laico, «non basato sulla fede o sull’abbraccio mortale con qualche suggestione alla quale aggrapparsi, e per la quale militare in modo fazioso e tribale: noi vogliamo ragionare, e vogliamo che la dignità umana possa mostrarsi anche nell’esercizio dello spirito critico». Per questo, conclude, «intendiamo combattere contro l’ordinanza iniqua e anticostituzionale promossa dalla Regione Lazio per imporci un vaccino antinfluenzale che molto probabilmente non serve a nessuno: se vogliamo vivere in Italia e non in un sistema come quello cinese, certe imposizioni lasciamole alla Cina».

lunedì 13 luglio 2020

Covid-19 / 36% Di Probalita’ In Piu’ Di Beccarlo Se Fai L’Antinfluenzale


Una notizia bomba in arrivo dagli Usa a proposito di Covid-19.
Secondo i risultati di uno studio appena elaborato da un’equipe di ricercatori del Pentagono, l’assunzione del vaccino anti influenzale aumenta di ben il 36 per cento il rischio di coronavirus.

Vale a dire: chi fa il rituale vaccino contro l’influenza stagionale ha più di una probabilità su tre di poter beccare il certo più pericoloso Covid-19.
Ecco cosa scrive il sito di informazione sulla salute dei bambini, Children’s Health Defence, promosso da Robert Kennedy junior, figlio del mitico Robert e nipote dell’altrettanto mitico John Fitzgerald.
“Nella ricerca in letteratura, l’unico studio che siamo stati in grado di trovare valutando i vaccini antinfluenzali e il coronavirus, è uno studio del Pentagono del 2020 che ha scoperto che il vaccino antinfluenzale incrementa i rischi del coronavirus del 36 per cento. ‘La vaccinazione antinfluenzale può aumentare il rischio di altri virus respiratori, un fenomeno noto come ‘interferenza virale’. L’interferenza virale derivata dal vaccino era significativamente associata al coronavirus”.
Sempre dal battagliero sito promosso da Robert Kennedy junior, ecco un’altra significativa testimonianza, quella del ricercatore Ted Krunz, presidente di “Vaccine Choice Canada”. Vediamo cosa sostiene.
“Uno studio randomizzato controllato con placebo su bambini ha mostrato che il vaccino antinfluenzale ha aumentato di cinque volte il rischio di infezioni respiratorie acute da un gruppo di virus non influenzali, compreso il coronavirus”.
“Uno studio del personale militare statunitense conferma che coloro che hanno ricevuto un vaccino antinfluenzale avevano una maggiore suscettibilità all’infezione da coronavirus. Lo studio ha concluso che ‘l’interferenza del virus derivato dal vaccino era significativamente associata al coronavirus’”.

Continua Krunz. “I numeri dell’Unione Europea mostrano una correlazione tra vaccino antinfluenzale e decessi da coronavirus. I paesi con i più alti tassi di mortalità (Belgio, Spagna, Italia, Regno Unito, Francia, Paesi Bassi, Svezia, Irlanda e Stati Uniti) avevano tutti vaccinato almeno la metà della loro popolazione anziana contro l’influenza”.
E ancora. “In Canada l’82 per cento dei decessi attribuiti a Covid-19 si è verificato in strutture di assistenza a lungo termine. In molti paesi, gli operatori sanitari nelle strutture di assistenza per anziani sono tenuti a ricevere il vaccino antinfluenzale ogni anno e l’assunzione del vaccino in quelle case è molto elevata o addirittura richiesta”.
Chiudiamo il cerchio arrivando a casa nostra.
Le autorità sanitarie italiane, infatti, in modo colpevole non hanno fino ad oggi condotto alcuna indagine per dimostrare la connessione (o meno) tra assunzione del vaccino antinfluenzale ed insorgenza della patologia da coronavirus. Un nesso di causa ed eventuale effetto sul quale i ricercatori dovrebbero studiare, riflettere e produrre risultati, invece di saltimbancare fra un salotto tivvù e l’altro.
Il pesante j’accuse arriva da una mosca bianca nel mondo della ricerca, quella vera, e della scienza, quella con la S maiuscola. Si tratta di Giulio Tarro, autore di “Covid – Il Virus della paura”, subito censurato da Amazon, che ne impedisce la diffusione, per via del patto scellerato anti libertà d’informazione siglato con quell’Organizzazione Mondiale per la Sanità che ogni giorno dà “i numeri” e ne combina di tutti i colori.

domenica 12 luglio 2020

Esclusivo: come Ghislaine Maxwell e Kevin Spacey si sono rilassati a Buckingham Palace "come ospiti del Principe Andrew"


Esclusivo: Ghislaine Maxwell e Kevin Spacey seduti su troni appartenenti alla regina e al duca di Edimburgo a Buckingham Palace nel 2002
Seduto sul trono della regina a Buckingham Palace, Ghislaine Maxwell fa un cenno regale alla telecamera.
Accanto a lei nel posto normalmente occupato dal duca di Edimburgo c'è Kevin Spacey, l'attore di Hollywood accusato ma mai condannato per molteplici reati sessuali.
Al Daily Telegraph è stato detto che la coppia è stata invitata nella sala del trono in un tour privato del palazzo organizzato dal duca di York, un caro amico della signora Maxwell.
Ottenuta esclusivamente da The Telegraph, la foto è stata scattata nel 2002 e mostra Maxwell in una finta posa reale con Spacey che finge di essere il Principe Filippo... 

www.telegraph.co.uk

venerdì 10 luglio 2020

Bugiardi, spiegateci perché il Covid ha colpito la Lombardia

Il dottor Stefano Manera Inquinamento, antenne 5G e sovra-vaccinazioni (influenza e meningite). Tutto ciò ha a che fare con la strage Covid che ha devastato la Lombardia? «Soprattutto a causa degli inceneritori, quella tra Bergamo e Brescia è la zona più inquinata d’Europa: e tra fine 2019 e inizio 2020, in quell’area, ci sono stati 180.000 inoculi vaccinali, somministrati agli anziani», dice Marcello Pamio, nutrizionista, presente – fra gli altri – alla grande manifestazione (12.000 persone) organizzata a Firenze il 21 giugno dal Movimento 3V (Vaccini Vogliamo Verità), con oratori come Mauro Scardovelli e la coraggiosa parlamentare ex grillina Sara Cunial, promotrice del progetto di mobilitazione popolare R2020. Il tema: l’emergenza coronavirus nasconde un disegno totalitario. E nessuno, intanto, ci ha ancora spiegato perché la Lombardia è finita nell’occhio del ciclone: 238.000 contagi e oltre 16.500 morti, a fronte dei 4.000 di Piemonte e Veneto. Colpite in misura minore altre Regioni non lontane (1500 vittime in Liguria e 1000 nelle Marche), mentre nel resto d’Italia i numeri oscillano: da qualche centinaio a poche decine di decessi, ben al di sotto del bilancio di una normale influenza stagionale. Cosa c’è, dunque, dietro all’esplosione lombarda del fenomeno Covid? «Non lo sappiamo ancora, perché non ci vengono forniti i dati essenziali», dice un medico rianimatore, Stefano Manera.
Ai microfoni di “ByoBlu“, il dottor Manera – presente alla manifestazione fiorentina – racconta la sua esperienza: «Sono un anestesista che ha aderito all’appello della Regione Lombardia che chiedeva medici per gli ospedali. Sono stato mandato a Bergamo e ci sono rimasto per due mesi. Ho iniziato il 18 marzo, proprio mentre la Tv trasmetteva le immagini dei cortei di camion militari carichi di bare». I morti erano quelli delle valli bresciane e bergamasche: «Si deve assolutamente cominciare a fare delle ipotesi, ma il problema è che i dati non vengono forniti. Servono i dati epidemiologici: le casistiche dei pazienti, le condizioni di inquinamento, i farmaci somministrati prima dell’emergenza. Senza dati non possiamo fare correlazioni», sottolinea Manera. «Sono davvero fondamentali, gli studi epidemiologi: fornirli è un dovere morale, soprattutto nei confronti delle persone che sono morte, di quelle che si sono ammalate e dei medici che hanno sacrificato la loro vita per il bene di altre persone». Il governo che ha finora rifiutato di diffondere i dati è lo stesso che ha classificato come vittime del Covid moltissimi decessi di pazienti già affetti da patologie gravissime, dopo aver scoraggiato le autopsie sulle vittime. L’apparato dell’emergenza aveva persino sconsigliato l’uso del cortisone, farmaco in realtà efficacissimo, come segnalato inutilmente – due mesi fa, da 30 specialisti italiani – al ministro della sanità, Speranza, e ora convalidato ufficialmente dall’Oms.
«Tra Bergamo, Brescia e Milano è successo qualcosa che non è successo nel resto d’Italia», ribadisce la dottoressa Antonietta Gatti, tra i massimi esperti mondiali in bioingegneria. «Quindi – osserva – non si possono imporre vaccini se prima non si conoscono i meccanismi dell’azione di questo virus fino in fondo. C’è stata sovra-vaccinazione, in quelle zone? Bisogna dimostrarlo, e si può». Terreno scivoloso, quello dell’obbligo vaccinale: «Il No-Vax non esiste, è solo un genitore che ha letto con attenzione il foglietto illustrativo del farmaco che si vorrebbe somministrare a suo figlio, scoprendo tante cose», sostiene Marco Teodori, del Movimento 3V. Da non sottovalutare, nel caso-Lombardia, neppure l’elettrosmog: «Negli ultimi decenni la nostra esposizione alle radiofrequenze è aumentata di un miliardo di miliardi di volte, rispetto ai valori di fondo del pianeta Terra», ricorda Paolo Orio, dell’Associazione Elettrosensibili: «Le radiofrequenze causano stress ossidativo, che è il Paolo Oriomeccanismo alla base di numerose patologie oncologiche e cronico-degenerative». Uno studio dell’Istituto Ramazzini di Bologna è stato finalmente trasmesso dalla Rai, sia pure alle due di notte: sulle cavie di laboratorio, il 5G induce disfunzioni devastanti e persino l’insorgenza di tumori cardiaci, che normalmente sono rarissimi.
Tra le voci in piazza a Firenze anche quella del battagliero Maurizio Martucci, portavoce dell’Alleanza Italia Stop 5G. «La società del 5G corrisponde al modello Cina, con l’introduzione di un’applicazione che gestisce in modo capillare la vita dei cittadini e delle aziende», spiega Martucci, illustrando l’allucinante “credito sociale” introdotto dal regime cinese: «L’app utilizza riconoscimento facciale, gestione degli algoritmi e Intelligenza Artificiale, scalando un “punteggio” fino ad arrivare a quota zero. Se passi col rosso, getti a terra la carta, ritardi il pagamento di bollette o esprimi dissenso verso il governo, perdi punti. Quando arrivi a zero sei totalmente spogliato di qualsiasi diritto: non hai più conto corrente bancario, passaporto, non puoi più prendere un autobus o un treno. Questo è il vero modello 5G». Per Martucci «siamo oltre Orwell: attraverso le smart city, sono andati a prefigurare una società dove la forza lavoro è stata sostituita da robot: una mutazione antropologica della specie umana». Secondo Martucci «il 5G nasconde ben altro, rispetto a un semplice “upgrade”: non è un aggiornamento di innovazione tecnologica, ma una vera e propria aggressione all’umanità».
Su temi scomodi come il recente obbligo vaccinale e il wireless 5G, è impossibile ottenere dati certi: il mainstream si rifugia nel silenzio, limitandosi ad accusare di complottismo gli attivisti che agitano sospetti, esibendo studi scientifici, in un clima da caccia alle streghe. Un reporter come Massimo Mazzucco, che si astiene sempre dal sostenere affermazioni che non siano documentate, sintetizza: prima ancora della psico-tragedia Covid, non c’era alcuna ragione medica per imporre in Italia altri 7 vaccini obbligatori, sapendo oltretutto che le aziende farmaceutiche sono depenalizzate in partenza (e gli Usa hanno già speso qualcosa come 4 miliardi di dollari per risarcire cittadini che hanno dimostrato di aver subito danni fisici dalle vaccinazioni somministrate). Quanto al misterioso 5G, sappiamo solo che non causa danni di origine termica, mentre sull’effetto delle “microonde” esistono studi che dimostrano l’impatto pericoloso sulle cellule del corpo umano. E’ presto per trarre conclusioni, Mazzuccoribadisce Mazzucco, ma il “principio di precauzione” spesso invocato giustamente dalla medicina dovrebbe suggerire – come richiesto da centinaia di scienziati – di attendere l’esito di almeno tre anni di test, prima di adottare una tecnologia che nessuno, oggi, può ancora garantire come sicura, per la salute umana.
Mazzucco – in qualità di giornalista – è stato il primo, in Italia, a dimostrare la correlazione tra la rete 5G e l’improvviso, indiscriminato taglio dei viali alberati italiani, attuato nel 2019 dopo la firma, da parte di Di Maio, del protocollo che trasforma il nostro paese in un’area sperimentale per l’introduzione del wireless di quinta generazione. «Due distinti documenti ufficiali del governo britannico – ricorda Mazzucco – spiegano che le fronde dei grandi alberi ostacolano la trasmissione del segnale, assorbita dall’acqua presente nel fogliame». Inutile aggiungere che lo stesso corpo umano è composto in gran parte di acqua. Il problema? «Perché nascondere il fatto che gli alberi di tante città sono stati abbattuti per rendere efficace il 5G?». Sono oltre 500, i sindaci italiani decisi a opporsi all’installazione delle antenne: e l’ultimissima proposta governativa di Vittorio Colao, grande sponsor del 5G, mira proprio a privare i sindaci del loro potere di interdizione. Il trend è pietosamente evidente: nell’immenso caos che stiamo vivendo, l’unica certezza riguarda l’ostinazione con cui le autorità negano l’evidenza, su tutta la linea. Fa eccezione l’Istituto Superiore di Sanità, secondo cui la letalità del Covid-19 è modestissima: attorno allo 0,3%. Eppure, i medici italiani che hanno trovato risposte efficaci sono stati isolati e silenziati, ignorati, emarginati o addirittura criminalizzati.
A Napoli, l’oncologo Paolo Ascierto ha sperimentato con successo un farmaco contro l’artrite reumatoide dal nome impronunciabile, il Tocilizumab. A Novara, il professor Pietro Garavelli ha curato i malati Covid con l’idrossiclorochina, rispedendoli a casa guariti. Da Mantova ha fatto il giro del mondo il successo della sieroterapia collaudata da Giuseppe De Donno, che ha guarito i malati Covid con normalissime trasfusioni, aiutandoli col sangue dei pazienti guariti, ricchi di anticorpi. La televisione ha invece riproposto alla nausea i virologi nostrani come Roberto Burioni, che ha chiesto alla magistratura di “spegnere” una voce libera come “ByoBlu”, bullizzando un immunologo come Giulio Tarro – allievo di Albert Sabin – colpevole di aver denunciato il lockdown all’italiana come un’inutile sacrificio, devastante per l’economia e per l’equilibrio psico-fisico delle persone. Nei paesi europei che hanno minimizzato il coprifuoco (o l’hanno addirittura evitato, come la Svezia), il bilancio dell’epidemia non è superiore a quello italiano, con la differenza che l’economia non è stata Denis Mukwegedisastrata. Svizzera e Slovenia bloccano la rete 5G in attesa di conferme sul suo impatto sulla salute. In Italia invece di 5G non si parla (se non alle due di notte), anche grazie al Ministero della Verità istituito da Andrea Martella e Giuseppe Conte: silenzio sul mainstream, e decine di video rimossi da YouTube.
E così resta un mistero anche quello della Lombardia: nessuna risposta, ai medici di Bergamo e Brescia che invocano dati per capire come mai il virus ha fatto una carneficina solo in quei territori. Comodo, dare del complottista a chi rileva queste clamorose incongruenze: perché parlare in modo maniacale solo di vaccino anti-Covid (lo stesso Conte ha garantito milioni di euro al progetto vaccinale di Bill Gates), quando ormai quel virus non fa più paura, ai medici che ormai hanno imparato come affrontarlo e sconfiggerlo? I dodicimila italiani scesi in piazza a Firenze con Sara Cunial e Mauro Scardovelli fanno parte di una minoranza agguerrita, che negli ultimi anni ha fondato le sue convinzioni sullo studio di relazioni scientifiche accurate ma tuttora non accolte in modo unanime dalla cosiddetta comunità scientifica. Per capire l’aria che tira, in quell’ambiente, parla da sola la protesta del dottor Denis Mukwege, ginecologo, Premio Nobel per la Pace 2018: ha lasciato la guida della commissione sanitaria per la risposta alla pandemia di coronavirus nella provincia del Sud-Kivu, in Congo. «Non posso sporcare ulteriormente la mia coscienza per denaro: si riprendano pure il Nobel», scrive, su Twitter. «Ci hanno ordinato di dire che ogni morto è deceduto per Covid, e io non partecipo più a questo sporco gioco».
Inquinamento, antenne 5G e sovra-vaccinazioni (influenza e meningite). Tutto ciò ha a che fare con la strage Covid che ha devastato la Lombardia? «Soprattutto a causa degli inceneritori, quella tra Bergamo e Brescia è la zona più inquinata d’Europa: e tra fine 2019 e inizio 2020, in quell’area, ci sono stati 180.000 inoculi vaccinali, somministrati agli anziani», dice Marcello Pamio, nutrizionista, presente – fra gli altri – alla grande manifestazione (12.000 persone) organizzata a Firenze il 21 giugno dal Movimento 3V (Vaccini Vogliamo Verità), con oratori come Mauro Scardovelli e la coraggiosa parlamentare ex grillina Sara Cunial, promotrice del progetto di mobilitazione popolare R2020. Il tema: l’emergenza coronavirus nasconde un disegno totalitario. E nessuno, intanto, ci ha ancora spiegato perché la Lombardia è finita nell’occhio del ciclone: 238.000 contagi e oltre 16.500 morti, a fronte dei 4.000 di Piemonte e Veneto. Colpite in misura minore altre Regioni non lontane (1500 vittime in Liguria e 1000 nelle Marche), mentre nel resto d’Italia i numeri oscillano: da qualche centinaio a poche decine di decessi, ben al di sotto del bilancio di una normale influenza stagionale. Cosa c’è, dunque, dietro all’esplosione lombarda del fenomeno Covid? «Non lo sappiamo ancora, perché non ci vengono forniti i dati essenziali», dice un medico rianimatore, Stefano Manera.
Ai microfoni di “ByoBlu”, il dottor Manera – presente alla manifestazione fiorentina – racconta la sua esperienza: «Sono un anestestista che ha aderito all’appello della Regione Lombardia che chiedeva medici per gli ospedali. Sono stato mandato a Bergamo e ci sono rimasto per due mesi. Ho iniziato il 18 marzo, proprio mentre la Tv trasmetteva le immagini dei cortei di camion militari carichi di bare». I morti erano quelli delle valli bresciane e bergamasche: «Si deve assolutamente cominciare a fare delle ipotesi, ma il problema è che i dati non vengono forniti. Servono i dati epidemiologici: le casistiche dei pazienti, le condizioni di inquinamento, i farmaci somministrati prima dell’emergenza. Senza dati non possiamo fare correlazioni», sottolinea Manera. «Sono davvero fondamentali, gli studi epidemiologi: fornirli è un dovere morale, soprattutto nei confronti delle persone che sono morte, di quelle che si sono ammalate e dei medici che hanno sacrificato la loro vita per il bene di altre persone». Il governo che ha finora rifiutato di diffondere i dati è lo stesso che ha classificato come vittime del Covid moltissimi decessi di pazienti già affetti da patologie gravissime, dopo aver scoraggiato le autopsie sulle vittime. L’apparato dell’emergenza aveva persino sconsigliato l’uso del cortisone, farmaco in realtà efficacissimo, come segnalato inutilmente – due mesi fa, da 30 specialisti italiani – al ministro della sanità, Speranza, e ora convalidato ufficialmente dall’Oms.
«Tra Bergamo, Brescia e Milano è successo qualcosa che non è successo nel resto d’Italia», ribadisce la dottoressa Antonietta Gatti, tra i massimi esperrti mondiali in bioingegneria. «Quindi – osserva – non si possono imporre vaccini se prima non si conoscono i meccanismi dell’azione di questo virus fino in fondo. C’è stata sovra-vaccinazione, in quelle zone? Bisogna dimostrarlo, e si può». Terreno scivoloso, quello dell’obbligo vaccinale: «Il No-Vax non esiste, è solo un genitore che ha letto con attenzione il foglietto illustrativo del farmaco che si vorrebbe somministrare a suo figlio, scoprendo tante cose», sostiene Marco Teodori, del Movimento 3V. Da non sottovalutare, nel caso-Lombardia, neppure l’elettrosmog: «Negli ultimi decenni la nostra esposizione alle radiofrequenze è aumentata di un miliardo di miliardi di volte, rispetto ai valori di fondo del pianeta Terra», ricorda Paolo Orio, dell’Associazione Elettrosensibili: «Le radiofrequenze causano stress ossidativo, che è il meccanismo alla base di numerose patologie oncologiche e cronico-degenerative». Uno studio dell’Istituto Ramazzini di Bologna è stato finalmente trasmesso dalla Rai, sia pure alle due di notte: sulle cavie di laboratorio, il 5G induce disfunzioni devastanti e persino l’insorgenza di tumori cardiaci, che normalmente sono rarissimi.
Tra le voci in piazza a Firenze anche quella del battagliero Maurizio Martucci, portavoce dell’Alleanza Italia Stop 5G. «La società del 5G corrisponde al modello Cina, con l’introduzione di un’applicazione che gestisce in modo capillare la vita dei cittadini e delle aziende», spiega Martucci, illustrando l’allucinante “credito sociale” introdotto dal regime cinese: «L’app utilizza riconoscimento facciale, gestione degli algoritmi e Intelligenza Artificiale, scalando un “punteggio” fino ad arrivare a quota zero. Se passi col rosso, getti a terra la carta, ritardi il pagamento di bollette o esprimi dissenso verso il governo, perdi punti. Quando arrivi a zero sei totalmente spogliato di qualsiasi diritto: non hai più conto corrente bancario, passaporto, non puoi più prendere un autobus o un treno. Questo è il vero modello 5G». Per Martucci «siamo oltre Orwell: attraverso le smart city, sono andati a prefigurare una società dove la forza lavoro è stata sostituita da robot: una mutazione antropologica della specie umana». Secondo Martucci «il 5G nasconde ben altro, rispetto a un semplice “upgrade”: non è un aggiornamento di innovazione tecnologica, ma una vera e propria aggressione all’umanità».
Su temi scomodi come il recente obbligo vaccinale e il wireless 5G, è impossibile ottenere dati certi: il mainstream si rifugia nel silenzio, limitandosi ad accusare di complottismo gli attivisti che agitano sospetti, esibendo studi scientifici, in un clima da caccia alle streghe. Un reporter come Massimo Mazzucco, che si astiene sempre dal sostenere affermazioni che non siano documentate, sintetizza: prima ancora della psico-tragedia Covid, non c’era alcuna ragione medica per imporre in Italia altri 7 vaccini obbligatori, sapendo oltretutto che le aziende farmaceutiche sono depenalizzate in partenza (e gli Usa hanno già speso qualcosa come 4 miliardi di dollari per risarcire cittadini che hanno dimostrato di aver subito danni fisici dalle vaccinazioni somministrate). Quanto al misterioso 5G, sappiamo solo che non causa danni di origine termica, mentre sull’effetto delle “microonde” esistono studi che dimostrano l’impatto pericoloso sulle cellule del corpo umano. E’ presto per trarre conclusioni, ribadisce Mazzucco, ma il “principio di precauzione” spesso invocato giustamente dalla medicina dovrebbe suggerire – come richiesto da centinaia di scienziati – di attendere l’esito di almeno tre anni di test, prima di adottare una tecnologia che nessuno, oggi, può ancora garantire come sicura, per la salute umana.
Mazzucco – in qualità di giornalista – è stato il primo, in Italia, a dimostrare la correlazione tra la rete 5G e l’improvviso, indiscriminato taglio dei viali alberati italiani, attuato nel 2019 dopo la firma, da parte di Di Maio, del protocollo che trasforma il nostro paese in un’area sperimentale per l’introduzione del wireless di quinta generazione. «Due distinti documenti ufficiali del governo britannico – ricorda Mazzucco – spiegano che le fronde dei grandi alberi ostacolano la trasmissione del segnale, assorbita dall’acqua presente nel fogliame». Inutile aggiungere che lo stesso corpo umano è composto in gran parte di acqua. Il problema? «Perché nascondere il fatto che gli alberi di tante città sono stati abbattuti per rendere efficace il 5G?». Sono oltre 500, i sindaci italiani decisi a opporsi all’installazione delle antenne: e l’ultimissima proposta governativa di Vittorio Colao, grande sponsor del 5G, mira proprio a privare i sindaci del loro potere di interdizione. Il trend è pietosamente evidente: nell’immenso caos che stiamo vivendo, l’unica certezza riguarda l’ostinazione con cui le autorità negano l’evidenza, su tutta la linea. Fa eccezione l’Istituto Superiore di Sanità, secondo cui la letalità del Covid-19 è modestissima: attorno allo 0,3%. Eppure, i medici italiani che hanno trovato risposte efficaci sono stati isolati e silenziati, ignorati, emarginati o addirittura criminalizzati.
A Napoli, l’oncologo Paolo Ascierto ha sperimentato con successo un farmaco contro l’artrite reumatoide dal nome impronunciabile, il Tocilizumab. A Novara, il professor Pietro Garavelli ha curato i malati Covid con l’idrossiclorochina, rispedendoli a casa guariti. Da Mantova ha fatto il giro del mondo il successo della sieroterapia collaudata da Giuseppe De Donno, che ha guarito i malati Covid con normalissime trasfusioni, aiutandoli col sangue dei pazienti guariti, ricchi di anticorpi. La televisione ha invece riproposto alla nausea i virologi nostrani come Roberto Burioni, che ha chiesto alla magistratura di “spegnere” una voce libera come “ByoBlu”, bullizzando un immunologo come Giulio Tarro – allievo di Albert Sabin – colpevole di aver denunciato il lockdown all’italiana come un’inutile sacrificio, devastante per l’economia e per l’equilibrio psico-fisico delle persone. Nei paesi europei che hanno minimizzato il coprifuoco (o l’hanno addirittura evitato, come la Svezia), il bilancio dell’epidemia non è superiore a quello italiano, con la differenza che l’economia non è stata disastrata. Svizzera e Slovenia bloccano la rete 5G in attesa di conferme sul suo impatto sulla salute. In Italia invece di 5G non si parla (se non alle due di notte), anche grazie al Ministero della Verità istituito da Andrea Martella e Giuseppe Conte: silenzio sul mainstream, e decine di video rimossi da YouTube.
E così resta un mistero anche quello della Lombardia: nessuna risposta, ai medici di Bergamo e Brescia che invocato dati per capire come mai il virus ha fatto una carneficina solo in quei territori. Comodo, dare del complottista a chi rileva queste clamorose incongurenze: perché parlare in modo maniacale solo di vaccino anti-Covid (lo stesso Conte ha garantito milioni di euro al progetto vaccinale di Bill Gates), quando ormai quel virus non fa più paura, ai medici che ormai hanno imparato come affrontarlo e sconfiggerlo? I dodicimila italiani scesi in piazza a Firenze con Sara Cunial e Mauro Scardovelli fanno parte di una minoranza agguerrita, che negli ultimi anni ha fondato le sue convinzioni sullo studio di relazioni scientifiche accurate ma tuttora non accolte in modo unanime dalla cosiddetta comunità scientifica. Per capire l’aria che tira, in quell’ambiente, parla da sola la protesta del dottor Denis Mukwege, ginecologo, Premio Nobel per la Pace 2018: ha lasciato la guida della commissione sanitaria per la risposta alla pandemia di coronavirus nella provincia del Sud-Kivu, in Congo. «Non posso sporcare ulteriormente la mia coscienza per denaro: si riprendano pure il Nobel», scrive, su Twitter. «Ci hanno ordinato di dire che ogni morto è deceduto per Covid, e io non partecipo più a questo sporco gioco».

giovedì 9 luglio 2020

Giallo Idrossiclorochina / L’Associazione Criminale Tra L’Oms E La Fondazione Gates


La connection criminale tra l’Organizzazione Mondiale per la Sanità, la Bill and Melinda Foundation, il Wellcome Trust e alcune sigle di para-ricerca scientifica pilotate dall’OMS per delegittimare l’utilizzo della idrossiclorochina nel trattamento anti Covid-19. Attraverso test taroccati e complessi artifizi di sovradosaggio, in molti casi letali per i pazienti che vi si sono sottoposti.
Ai confini della realtà.
E’ un quadro allucinante, uno spaccato agghiacciate, con tanto di nomi, cognomi & sigle, quello che emerge dal report di un sito americano dedicato alla salvaguardia e alla salute dei bambini, “Age of Autism”, proprio sugli studi farlocchi messi in campo dall’OMS per impedire l’utilizzo di una sostanza economica ed efficace – l’idrossiclorochina – e per questo poco gradita alle star di Big Pharma, impegnate nella maxi lotteria dei miracolosi (sic) vaccini.
Ma da qui a falsificare gli studi, somministrando ai pazienti dosi ben maggiori rispetto a quelle previste dai normali protocolli, dosi quindi letali, ce ne corre.

venerdì 3 luglio 2020

Verso un nuovo ordine ? La crisi globale del debito e la privatizzazione dello Stato


C’è una seria crisi sanitaria che deve essere adeguatamente risolta e questa è la priorità numero uno.
Ma c’è un altro importante aspetto che deve essere affrontato.
Milioni di persone hanno perso il lavoro e i risparmi di una vita. Nei paesi in via di sviluppo prevalgono povertà e disperazione.
Mentre il lockdown è presentato all’opinione pubblica come l’unico modo di risolvere una crisi sanitaria globale, i suoi devastanti effetti economici e sociali sono disinvoltamente ignorati.
La verità inconfessata è che il nuovo coronavirus fornisce un pretesto ai potenti interessi finanziari e ai politici corrotti per precipitare l’intero mondo in una spirale di disoccupazione di massa, di bancarotta e di estrema povertà.
Questo è il vero ritratto di ciò che sta capitando. La povertà è in tutto il mondo. Mentre la carestia sta esplodendo nei paesi del terzo mondo, più vicino a casa, nel paese più ricco al mondo,
“milioni di americani disperati aspettano in lunghe affollate file per l’elemosina “
una foto illustra file lunghe chilometri formatesi la scorsa settimana fuori dalle mense dei poveri e degli uffici di collocamento negli Stati Uniti .
In India: “il cibo sta scomparendo, …(la gente) si chiude nelle baraccopoli troppo impaurita per uscire, torna a casa o viene intrappolata nelle azioni repressive in strada,
In India ci sono stati 106 morti di coronavirus fino ad oggi, per guardare le cose nella giusta prospettiva, 3000 bambini indiani muoiono di fame ogni giorno”.
Da Mumbai a New York City. È questa la “Globalizzazione della Povertà”.
La produzione è ferma.
Fame in Asia ed in Africa. Carestia negli Stati Uniti.
Tutti i paesi ormai sono paesi del Terzo Mondo. È questa la riduzione al terzo mondo (terzomondializzazione) di quelle che sono considerate nazioni sviluppate ad alto reddito.
E che cosa succede in Italia?
La gente sta restando senza cibo. Alcune inchieste confermano che la mafia sta ricevendo localmente più appoggio locale del governo, distribuendo cibo gratuito alle famiglie povere in quarantena che sono rimaste al verde. (The Guardian)
La crisi mette insieme la paura e il panico nei confronti del Covid-19 ed un sofisticato processo di manipolazione economica.
Incominciamo ad esaminare le conseguenze che riguardano i paesi in via di sviluppo.
Paesi in via di sviluppoLa “medicina economica” del Fondo Monetario Internazionale e la Globalizzazione della Povertà
Il coronavirus e la crisi da lui indotta fanno parte di un agenda macroeconomica più ampia?
Prima qualche richiamo storico.
Ho speso più di 10 anni a condurre delle ricerche sul campo circa l’impatto delle riforme economiche del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale in Africa, In Asia, in America Latina, nell’Europa dell’Est e nei Balcani.
Fin dagli inizi degli anni 80 è stata imposta ai paesi in via di sviluppo indebitati una dura medicina economica all’insegna di ciò che era chiamato “programma di revisione strutturale” (SAP- Structural Adjustment Program).
Dal 1992 al 1995, ho condotto delle ricerche sul campo in India, Bangladesh e Vietnam e poi sono tornato in America Latina per completare i miei studi sul Brasile. In tutti i paesi che ho visitato, incluso Kenya, Nigeria, Egitto, Marocco e Filippine, ho rilevato lo stesso tipo di manipolazione economica e di interferenza politica esercitata dalle istituzioni con base a Washington. In India, come risultato diretto delle riforme del Fondo Monetario Internazionale, milioni di persone sono state ridotte alla fame. Il Vietnam che va annoverato tra le economie più prospere del mondo per la produzione di riso, a livello locale sono scoppiate delle carestie, come risultato diretto dell’ abolizione del controllo dei prezzi e della liberalizzazione del mercato delle granaglie. (prefazione alla seconda edizione della “Globalizzazione della Povertà”).
L‘egemonia del dollaro è stata imposta. Con l’aggancio del debito al dollaro, alla fine nella maggior parte dei paesi in via di sviluppo l’intero sistema monetario nazionale era “dollarizzato.”
Massicce misure di austerità hanno portato al collasso dei salari reali. Sono stati imposti programmi di privatizzazione radicali. Queste riforme economiche mortali, applicate in favore dei creditori, hanno dato il via invariabilmente al collasso economico, alla povertà e alla disoccupazione di massa.
A partire dagli anni’80 del secolo scorso in Nigeria tutto il sistema di sanità pubblica è stato smantellato. Gli ospedali pubblici sono stati ridotti alla bancarotta. I medici con i quali ho parlato hanno descritto il famigerato programma di riforme strutturali con accenti umoristici: “siamo stati Schiacciati dal Sap” ( gioco di parole inglese tra il verbo To sap- fiaccare e la sigla SAP, programma di riforme strutturali); i nostri ospedali sono stati letteralmente distrutti, dicevano, grazie alla benevolenza del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale.
Dalle riforme strutturali alla Riforma globale.
Oggigiorno il meccanismo che scatena la povertà ed il collasso economico è fondamentalmente diverso e sempre più sofisticato.
Lo sviluppo della crisi economica del 2020 è connesso alla logica della pandemia del Covid-19: non c’è bisogno che il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale negozino una riforma strutturale del debito con i governi nazionali.
Ciò che si è verificato durante la crisi del Covid-19 è una “Riforma Globale” nella struttura dell’economia mondiale. In un colpo solo questa Riforma Mondiale (GA- Global Adjustment) origina un processo mondiale di fallimenti, disoccupazione, povertà e totale disperazione.
Come funziona? Il lockdown è presentato ai governi Nazionali come l’unica soluzione per risolvere la pandemia dovuta al Covid-19. E questo diventa una decisione politica che se ne frega di distruggere l’economia e delle conseguenze sulla società.
Non c’è bisogno di riflettere o di di analizzare le probabili conseguenze. I corrotti governi nazionali sono obbligati ad adeguarsi .
La chiusura parziale o totale dell’economia di una nazione è innescata con l’applicazione delle cosiddette linee guida dell’organizzazione Mondiale della Sanità (OMS-WHO) che riguardano il lockdown ma anche il commercio, le restrizioni all’immigrazione e ai trasporti e così via.
Potenti istituzioni finanziarie e gruppi lobbistici che comprendono Wall Street, il World Economic forum (WEF), la fondazione di Bill e Melinda Gates sono intervenuti per definire le azioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità riguardanti la pandemia del Covid-19.

Il lockdown, insieme alla riduzione del commercio e dei trasporti aerei ha creato le condizioni di partenza. Questa chiusura delle economie nazionali è stata avviata in tutto il mondo a cominciare dal mese di marzo ed ha colpito contemporaneamente un largo numero di paesi in tutte le più grandi regioni del mondo. Nella storia del mondo è una cosa senza precedenti.
Perché leader di vertice hanno lasciato che questo succedesse? Le conseguenze erano scontate.
Questa operazione di chiusura colpisce le linee di produzione e di rifornimento di beni e servizi, le attività di investimento, l’export/import, il commercio all’ingrosso e al minuto, gli acquisti dei consumatori, la chiusura delle scuole, dei collegi e delle università, delle istituzioni di ricerca eccetera
Di conseguenza porta quasi immediatamente alla disoccupazione di massa, al fallimento delle piccole e medie aziende, al collasso del potere d’acquisto, diffonde povertà e carestia.
Qual è l’obiettivo nascosto di questa ristrutturazione dell’economia globale? Quali sono le conseguenze? Cui prodest?
  • una massiccia concentrazione di ricchezza e di capitale finanziario
  • La destabilizzazione delle piccole e medie aziende in tutte le aree di più grande attività economica compresi l’economia dei servizi, dell’agricoltura e della produzione industriale.
  • Facilita di conseguenza l’acquisizione da parte dei grandi gruppi delle imprese fallite
  • Permette di derogare ai diritti dei lavoratori. e destabilizza il mercato del lavoro.
  • Crea disoccupazione di Massa
  • Comprime i salari e il costo del lavoro tanto nei cosiddetti paesi sviluppati ad alto reddito quanto nei paesi in via di sviluppo impoveriti.
  • Conduce all’aumento del debito esterno.
  • Di conseguenza facilita le privatizzazioni.
Non c’è bisogno di sottolineare che questa operazione di riforma globale è molto più dannosa del programma di riforma strutturale a livello di stati che propongono il Fondo Monetario Mondiale e la Banca Mondiale..
È il neoliberismo all’ennesima potenza.
In un colpo solo, nel corso degli ultimi mesi, la crisi del Covid-19 ha contribuito ad impoverire una larga parte della popolazione mondiale.
E pensate un po’ chi viene in soccorsoIl FMI e la Banca Mondiale.
L’Amministratore delegato del FMI Kristalina Georgieva (1) ha distrattamente riconosciuto che l’economia mondiale è in situazione di stallo, senza individuare le cause del collasso economico.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità è istituita per proteggere il benessere delle popolazioni, il Fondo Monetario Internazionale c’è per proteggere la salute economica del mondo” dice Georghieva.
Che cosa intende fare lei per “proteggere l’economia mondiale”?
(farlo) A spese delle economie nazionali?
Qual è la sua “soluzione magica”?
“ Noi contiamo su una capacità di prestito complessiva di circa mille miliardi di dollari” (GeogievaAD del FMI- Conferenza stampa dei primi di Marzo)
A prima vista sembra essere “munifico”, un sacco di soldi. Ma a ben guardare è quello che noi potremmo chiamare “moneta fittizia” e ciò che significa è: “Noi vi presteremo il denaro e con il denaro che vi imprestiamo voi ci ripagherete “.(parafrasi).
L‘obiettivo finale è far crescere moltissimo il debito estero denominato in dollari.
Il Fondo Monetario Internazionale è esplicitoIn una delle sue “lending windows” (2), il Fondo di contenimento e di rimedio alle catastrofi, che si applica alle pandemie, “fornisce generosamente garanzie per l‘alleggerimento del debito ai nostri membri più poveri e più vulnerabili.”
È una dichiarazione priva di senso: sta lì per riempire le casseforti dei creditori, il denaro è destinato a ripagare il debito.
“per i paesi a basso reddito e per i paesi a medio reddito in via di sviluppo abbiamo fino a 50 miliardi che non richiedono un programma completamente definito del Fondo Monetario Internazionale.”
Non vi sono condizioni su come voi spendete denaro. Ma questo denaro aumenta il debito complessivo e richiede un rimborso.
I paesi sono già in una camicia di forza. L’obiettivo è che soddisfino pienamente le richieste dei creditori.
Questa è la soluzione neoliberista applicata a livello globale. Nessun risanamento economico reale, più povertà e disoccupazione in tutto il mondo. La “soluzione” diventa la “causa”. Che dà inizio ad un nuovo processo di indebitamento, e contribuisce ad un’escalation del debito.
Più si presta e più si costringono i paesi in via di sviluppo ad allinearsi politicamenteIn definitiva è questo l’obiettivo del decadente Impero Americano.
La verità non detta è che 1000 miliardi di dollari delle istituzioni di Bretton Woods hanno il compito di aumentare il debito estero.
Nei recenti sviluppi i ministri della Finanza del G20 hanno deciso di mettere in sospeso il rimborso delle obbligazioni di restituzione del debito dei paesi più poveri del mondo. La cancellazione del debito non è stata presa in esame, anzi è proprio l’opposto. La strategia consiste nell’aumentare il debito.
È importante che i governi dei paesi in via di sviluppo prendano una posizione ferma contro l’”operazione di salvataggio” del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale.
La crisi globale del debito nei paesi sviluppati.
Una crisi fiscale senza precedenti si sta sviluppando a tutti i livelli di governo. Con alti livelli di disoccupazione nei paesi sviluppati gli incassi di tasse sul reddito sono perlomeno a un punto morto. Nel corso degli ultimi due mesi i governi nazionali si sono indebitati sempre di più. Di conseguenza i governi dell’ovest, come anche i partiti politici sono sempre più sotto il controllo dei creditori che alla fine dettano legge.
A tutti i livelli i governi sono caduti nella stretta mortale del debito. Il debito non può essere ripagato. Negli Stati Uniti il deficit federale “è aumentato del 26% fino ai 984 miliardi di dollari dell’anno fiscale 2019, il più alto negli ultimi sette anni”.E questo è solo l’inizio.
Nei paesi occidentali si è verificata una colossale espansione del debito pubblico. Che viene usato per finanziare i salvataggi, le elargizioni alle multinazionali, nonchè per le reti di sicurezza sociale per i disoccupati.
La logica dei salvataggi per molti aspetti è simile a quella della crisi economica del 2008 ma su una scala molto più ampia. Per ironia, nel 2008 le banche degli Stati Uniti erano sia i creditori del governo federale USA, sia i fortunati beneficiari: l’operazione di salvataggio era finanziata dalle banche con la prospettiva di “salvare le banche”. Vi sembra contraddittorio?
La privatizzazione dello Stato
Alla fine la crisi farà accelerare la privatizzazione dello Stato. I governi nazionali saranno sempre più sotto la stretta di Big Money.
All’orizzonte vi è in vari Paesi la privatizzazione di fatto dell’intera struttura dello Stato, paralizzato dalla crescita dei debiti, a tutti i livelli di governo, sotto il controllo di potenti interessi finanziari. Sarà comunque conservata la finzione di “governi sovrani” che servono gli interessi degli elettori.
Il primo livello di governo che subirà le privatizzazioni saanno i municipi (molti dei quali sono già parzialmente o completamente privatizzati, come per esempio Detroit nel 2013).I miliardari americani potrebbero essere indotti a comprare una intera città .
Molte grandi città sono già sul punto di fare bancarotta (questa non è affatto una novità).
La città di Vancouver è pronta per essere privatizzata?: “il sindaco di Vancouver ha già detto che ha paura che la sua città faccia bancarotta.” (Le Devoir, 15 Aprile 2020)
Nelle più grandi città d’America la gente semplicemente non è in grado di pagare le tasse: il debito di New York City per l’anno fiscale 2019 è uno sbalorditivo ammontare di 91,56 miliardi di dollari, un aumento del 132% rispetto all’anno fiscale 2000. A loro volta anche i debiti delle persone in America sono andati alle stelle.
“ Le famiglie americane collettivamente hanno un debito verso le carte di credito di circa 1000 miliardi di dollari”. Nessun provvedimento si sta prendendo negli Stati Uniti per ridurre i tassi di interesse sul debito delle carte di credito.
Il nuovo ordine mondiale?
Il lockdown impoverisce sia i paesi sviluppati sia quelli in via di sviluppo e distrugge letteralmente le economie nazionali.
Destabilizza l’intero panorama economico. Compromette le istituzioni sociali comprese le scuole e luniversità. Spinge le piccole medie e aziende verso la bancarotta.
Che tipo di mondo ci aspetta?
Si sta costruendo un diabolico “Nuovo Ordine Mondiale” come ipotizzava Henry Kissinger?
La pandemia da coronavirus cambierà per sempre l’ordine mondiale”
Ricordiamo la storica dichiarazione di Kissinger nel 1974: “La diminuzione di popolazione dovrebbe essere la più alta priorità nella politica estera degli Stati Uniti verso il Terzo Mondo”. ( memorandum al National Security Council nel 1974) (Consiglio di sicurezza degli Usa. Il più importante organo consultivo della Casa Bianca).
Le conseguenze politiche sono di vasta portata.
Che tipo di governo avremo in conseguenza della crisi ?
Osservazioni finali.
La natura di questcrisi è stata largamente male interpretata.
Alcuni intellettuali progressisti adesso dicono che questa crisi costituisce una sconfitta del neoliberismo.” Spalanca un nuovo inizio”.
Alcuni vedono questo come un potenziale punto di svolta che apre un’opportunità per ” costruire il socialismo” o ricostruire la socialdemocrazia” in conseguenza del Lockdown.
L’evidenza conferma ampiamente che il neoliberismo non è stato sconfitto. È proprio l’opposto.
Il capitalismo globale ha consolidato le sue posizioni . La paura ed il panico prevalgonoSi sta privatizzando lo Stato. C’è una tendenza verso forme di governo autoritario.
Questi sono gli argomenti che noi dobbiamo affrontare.
Quella storica opportunità di opporsi alle strutture potenti del capitalismo globale, compreso l’apparato militare degli Stati Uniti e della NATO – resta da affermare con fermezza alla fine del lockdown.
Prof. Michel Chossudovsky – GlobalResearch
(1) Kristalina Gheorghieva (Sofia,13 agosto 1953) è un’economista politica bulgara, dal 1º ottobre 2019 direttrice operativa del Fondo Monetario Internazionale. Ha lavorato come direttrice generale della Banca mondiale dal 2 gennaio 2017 al 30 settembre 2019, ha ricoperto il ruolo di presidente facente funzione del gruppo Banca mondiale dal 1º febbraio 2019 al 4 aprile 2019.
Nel 2014 riceve da George Soros il premio della Open Society Foundation ed entra nella Commissione guidata da Jean-Claude Juncker assumendo l’incarico di vice-presidente e di commissario europeo per il Bilancio e le risorse umane.
(2) “Lending Windows” – : illustrano le possibilità di accesso e le regole dei prestiti ottenibili dal FMI, comprese le condizioni finanziarie di restituzione.
Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org da Giakki49