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venerdì 30 luglio 2021

LA GEOINGEGNERIA SDOGANATA: NON È PIÙ UNA “TEORIA DELLA COSPIRAZIONE”


  • I fatti: Il Dott. Michel Chossudovsky, professore emerito di economia dell’Università di Ottawa e che ha lavorato direttamente con i governi su varie questioni geopolitiche, si è espresso contro la modificazione del clima e la lunga storia del suo utilizzo.
  • Rifletti su: perché stiamo spruzzando sostanze nella nostra atmosfera senza che le persone se ne rendano conto? Perché è una questione così segreta? Non dovremmo saperlo? Perché questo argomento non viene mai sollevato nella discussione sul cambiamento climatico?

Non è passato molto tempo da quando la manipolazione del tempo era una teoria della cospirazione. Avanti veloce fino ad oggi e abbiamo un recente direttore della CIA che va in diretta al Council on Foreign Relations che annuncia il suo sostegno alla geoingegneria. Se non lo sapevi già, la geoingegneria è la dispersione tramite aerosol di particelle (come i metalli pesanti) nell’atmosfera per deviare la luce del sole lontano dalla Terra. L’élite globale lo sta considerando come una misura per combattere il cambiamento climatico, così affermano.
 È sospetto perché c’è una grande quantità di prove che suggeriscono che l’irrorazione avviene da decenni (il grande Rosario Marcianò è la referenza in Italia), per quelli che potrebbero essere secondi fini. Chissà cosa sono, ma una semplice sperimentazione con la manipolazione del tempo potrebbe essere la risposta.

giovedì 27 dicembre 2018

Tempeste a comando? chi c'è dietro al tempo che fa

Durante tutta la lunga storia dell'umanità i fenomeni atmosferici e le catastrofi naturali hanno sempre rappresentato un qualcosa d'ineluttabile, totalmente disancorato da qualsivoglia attività antropica venisse svolta sul pianeta. Alluvioni, siccità, ondate di gelo o di caldo, così come terremoti, eruzioni vulcaniche, maremoti, uragani o trombe d'aria potevano forse venire attribuiti all'ira degli dei o alla volontà divina, ma la responsabilità dell'uomo nell'ambito di tali catastrofi non è mai andata oltre alla recriminazione per non essere riuscito ad ingraziarsi adeguatamente il "Padreterno".
Solamente nel corso dell'ultimo secolo si è iniziato ad avere la percezione (o la presunzione) che l'attività degli esseri umani potesse in qualche misura condizionare il clima terrestre ed i grandi eventi naturali che tormentano il nostro pianeta.....
Intorno alla metà del secolo scorso vennero compiuti i primi esperimenti di "bombardamento" delle nubi temporalesche per evitare il rischio di grandine e di irrorazione delle nuvole con cristalli di sale per favorire la formazione della pioggia. Mentre negli anni 80 l'allarme causato dal tristemente noto buco nell'ozono mise per la prima volta l'attività antropica sul banco degli imputati di un potenziale disastro a livello globale.

Durante gli ultimi decenni il convincimento che l'attività umana, volontariamente o involontariamente, sia in grado di condizionare tanto il clima quanto gli eventi naturali si è fatto progressivamente sempre più strada.
Da un lato la comunità scientifica mondiale attraverso i rapporti dell'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) ha ufficialmente attribuito all'attività antropica, in particolare alle emissioni di anidride carbonica, il presunto aumento della temperatura di alcuni gradi che dovrebbe progressivamente avvenire nel corso del XXI secolo, meglio conosciuto come "riscaldamento globale". Ufficializzando scientificamente come l'attività dell'uomo sia in grado di mutare radicalmente il clima dell'intero pianeta e dando vita a tutta una serie di contromisure (la cui utilità resta assai dubbia) a partire dalla ratifica del protocollo di Kyoto e dalla creazione del progetto Agenda 21. Dichiarando esplicitamente come l'attività dell'uomo sia in grado di modificare in profondità il clima dell'intero pianeta, fino al punto da stravolgerne pesantemente gli equilibri.

Da un altro lato è ormai assodato come grandi opere infrastrutturali e attività estrattive o industriali siano in grado d'interagire anche pesantemente con l'ambiente a livello locale. Basti pensare alla mastodontica diga delle tre gole in Cina che ha cambiato significativamente il clima di un'intera regione, così come altre grandi dighe hanno reso prosperi o aridi territori di vastissime dimensioni. O considerare l'attività di fracking finalizzata all'estrazione petrolifera che è in grado di provocare eventi sismici anche di notevoli proporzioni. O ancora andare con la mente a disastri nucleari come quello di Cernobyl o di Fukushima che hanno stravolto profondamente l'equilibrio ambientale di enormi zone del nostro pianeta.

Ma se è vero che il clima e l'ambiente possono essere influenzati dall'attività umana in maniera accidentale (inquinamento, grandi opere, disboscamento intensivo, estrazione di combustibili fossili, attività industriali) è altrettanto vero che l'uomo sta dimostrando di essere potenzialmente in grado di stravolgere il clima e l'ambiente anche in virtù di scelte consapevoli. A Dubai per esempio, così come in molte zone della Cina e non solo, ormai da tempo le nubi vengono sistematicamente irrorate con cristalli di sale per aumentare le precipitazioni. E sempre a Dubai è allo studio perfino un progetto per la "costruzione" di una catena montuosa artificiale, finalizzata a cambiare il corso delle correnti e favorire la pioggia nel deserto.

Spostandoci dal locale al globale sono più di una le operazioni di geoingegneria che da tempo vengono portate avanti sottotraccia, dal progetto Haarp del Dipartimento della Difesa statunitense alla controversa questione delle scie chimiche, consistenti nell'irrorazione in atmosfera per mezzo di aerei civili e/o militari di tutta una serie di sostanze della più svariata natura, con lo scopo di condurre esperimenti concernenti la risposta degli ecosistemi agli stimoli indotti o con l'intenzione di cambiare le condizioni climatiche di alcune aree specifiche del pianeta, o ancora di veicolare vaccini ed agenti chimici presso le popolazioni. Naturalmente l'intera comunità internazionale nega la presenza di qualsiasi progetto indirizzato a stravolgere globalmente il clima e l'ambiente, ma non occorre essere complottisti per comprendere come nell'ambito della geoingegneria siano molte le operazioni riguardo alle quali l'opinione pubblica deve rimanere all'oscuro.
Se l'uomo potenzialmente è in grado di controllare il clima, dovrebbe essere chiaro a tutti come chi abbia fra le mani le chiavi di questo controllo possieda di fatto la più letale fra tutte le armi in circolazione. Il controllo climatico a livello globale può infatti permettere a chiunque sia in grado di gestirlo, di ridurre in ginocchio qualsiasi nazione "scomoda" mettendone in crisi l'economia e provocando catastrofi "naturali" in grado di creare molti più danni di quanto possa fare un bombardamento tradizionale.
Anche nell'ambito della "guerra ambientale" i progetti e le sperimentazioni non mancano affatto, ma come è logico aspettarsi tutto avviene nella segretezza più assoluta, mentre qualsiasi informazione trapeli a questo riguardo viene immediatamente bollata come delirio complottista di qualche esaltato.
La sensazione preponderante è quella che si vivesse più tranquilli quando a controllare il clima e l'ambiente erano gli dei, il Padreterno o il fato (a seconda di quali fossero le credenze religiose di ciascuno) ed almeno esisteva la speranza che bastasse qualche rito propiziatorio o qualche preghiera per sistemare tutto. 
Oggi che l'uomo in qualche misura sta coltivando l'ambizione di sostituirsi a "Dio" la speranza sembra essere ormai in via di estinzione e le conseguenze potrebbero produrre problemi che travalicano di gran lunga quelle che sono le nostre possibilità di piccoli esseri umani, di passaggio su un grande pianeta.

Marco Cedolin
Fonte Dolcevita online

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lunedì 19 novembre 2018

Apocalisse maltempo: qualcuno sta bombardando l’Italia?

Siamo stati deliberatamente “bombardati” da nubifragi devastanti, scatenati da perturbazioni artificiali? «Il prossimo che riparla di scie chimiche andrà sottoposto a un Tso», disse a mo’ di battuta Matteo Renzi, scoraggiando ulteriori interrogazioni parlamentari, sul fenomeno, da parte di esponenti del Pd. Oggi però, con il Nord-Est raso al suolo da eventi mai visti a memoria d’uomo, c’è chi torna sul tema in modo più che esplicito: «Bombardamento climatico sull’Italia, un avvertimento al governo?», si domanda il blog “Disquisendo”, secondo cui «nei giorni precedenti al disastro, ci sono state fortissime operazioni di aviodispersione a bassa quota». Tutti hanno visto il cielo sereno “rannuvolarsi”, dopo l’emissione di una rete fittissima di migliaia di scie bianche rilasciate dagli aerei di linea. Follia? Complottismo da strapazzo? L’unica vera certezza è la storica carenza (in Italia, non all’estero) di spiegazioni ufficiali, definitive ed esaurienti, sulla manipolazione del clima. Si accumulano invece informazioni parziali, da fonti indipendenti, riguardo al presunto impiego clandestino della geoingegneria, inaugurata da Israele per far piovere sul deserto del Negev. La stessa Cia, oggi, ammette che sono in corso vaste sperimentazioni. Nel saggio “Owning the wheather” (possedere il clima), l’economista canadese Michael Chossudowsky svela che la “guerra climatica” è ormai una realtà.
Un silenzio tombale è calato sull’applicazione delle rivoluzionarie scoperte del fisico Nikola Tesla, all’epoca emarginato dalla comunità scientifica, mentre l’ingegnere bresciano Rolando Pelizza ha raccontato a due docenti universitari, Francesco Alessandrini e Roberta RioAlluvione in Sardegna, che il geniale Ettore Majorana (ufficialmente scomparso nel 1938 ma in reatà nascosto in Calabria fino al 2005) progettò una “macchina” capace di mutare il clima all’istante. «Dello sviluppo di questa “macchina”, costruita in 50 esemplari su istruzioni dello stesso Majorana – assicura Pelizza – fu incaricato direttamente il governo italiano tramite Giulio Andreotti, che poi passò il dossier alla Cia». Un altro italiano, l’imolese Pier Luigi Ighina – assai meno celebre di Majorana, ma notissimo agli appassionati – riprodusse anche per le telecamere di “Report”, su Rai Tre, il suo straordinario esperimento, condotto con mezzi artigianali: Ighina era in grado di far piovere, creando nuvole nel cielo sereno (o a scelta, di far spuntare il sole tra i nuvoloni) semplicemente azionado, da terra, le pale di una sorta di ventilatore gigante, cosparse di alluminio. Il trucco? Cambiare la consistenza elettromagnetica della bassa atmosfera, immettendo vortici di onde.
«La manipolazione climatica è realtà», sostiene il sito “Dionidream”, citando estati torride e mezze stagioni scosse da nubifragi e alluvioni di inaudita violenza, come quelli che hanno messo in ginocchio varie aree della Pensiola, a cominciare dal Veneto, dove le trombe d’aria hanno divelto decine di migliaia di alberi, devastando storiche foreste alpine. Fuori dall’Italia, il fenomeno della manipolazione climatica non è esattamente una novità: «Festa in cielo, vietata la pioggia», titolò il Tgcom24 di Mediaset il 23 marzo 2009, parlando di «aerei in cielo per disperdere le nubi» in occasione del settantesimo anniversario della “repubblica popolare” fondata da Mao. «Per impedire che la pioggia rovini i grandiosi festeggiamenti in programma, si ricorrerà a una tecnica senza precedenti», raccontò il telegiornale: «L’aviazione impiegherà 18 apparecchi che disperderanno nell’atmosfera prodotti chimici per impedire che dal cielo sopra Pechino cada la pioggia». Nello stesso anno, a novembre,Tragedia maltempo a Terracina sempre la Cina s’imbiancò fuori stagione, come raccontò “La Repubblica”: «Una nevicata precoce ha coperto con un’abbondante coltre bianca Pechino. Il tutto ha però ha avuto un aiutino dell’Ufficio Modificazione del Tempo della capitale cinese».
I tecnici, riferì tranquillamente l’agenzia “Xinhua”, «hanno riversato in cielo con degli aerei 186 dosi di ioduro d’argento, per approfittare delle nuvole e del brusco calo della temperatura». Questo, scrisse “Repubblica”, «ha generato la nevicata», il cui scopo era «alleviare la persistente siccità». Ammise Zhang Qiang, responsabile dell’ufficio meteorologico: «Non ci facciamo sfuggire occasione per provocare precipitazioni, da quando Pechino registra una persistente condizione di siccità». Due anni dopo, nel 2011, l’allora presidente iraniano Mahmud Ahmedinejad accusò l’Occidente di aver provocato una gravissima siccità per mettere in crisi l’economia agricola del paese. «Secondo rapporti sul clima, accuratamente verificati, le potenze occidentali forzano le nuvole fino a far piovere», dichiarò Ahmedinejad, come confermato dal “Giornale”. «I nostri nemici distruggono le nuvole prima che arrivino sul nostro paese». Ancora la Cina, già nel 2011, è tornata protagonista sul tema, annunciando un investimento da 120 milioni di euro per riuscire, entro il 2015, a far aumentare del 10% le precipitazioni nelle zone più aride.
«Un primo esperimento in tal senso era stato già condotto nel febbraio 2009, quando diverse regioni erano state irrorate da una pioggerellina leggera, generata da agenti chimici sparati nell’atmosfera con 2.392 razzi e 409 cannoni, in grado di creare nuvole cariche di pioggia», scrive il sito “Greenews”. «Le nuvole ‘adatte’ alle precipitazioni vengono ‘seminate’ con ioduro d’argento, un agente chimico che favorisce l’aggregazione delle molecole d’acqua per creare grandi gocce abbastanza pesanti da cadere al suolo». La tecnologia in realtà non è nuova, aggiunge “Greenews”: i primi esperimenti risalgono alla Guerra Fredda. «Durante la guerra del Vietnam, gli Stati Uniti lanciarono l’Operazione Popeye per cercare di intensificare i monsoni sul Sentiero di Ho Chi Minh, la rete di strade che andavano dal Vietnam del Nord al Vietnam del Sud passando per Laos e Cambogia, usate dai Vietcong e dai loro sostenitori. Nel 1978, però, gli esperimenti per far piovere artificialmente negli Usa Dolomiti, addio alle foreste di Stradivarifurono interrotti, in seguito a una grave inondazione causata dal bombardamento chimico delle nubi». Dal Sud-Est Asiatico al Medio Oriente: «Israele “stimola” le nuvole dal 1961 e riesce così a rendere fertili e rigogliose terre di per sé aride».
«Nel mondo ci sono diversi esperimenti in corso di questo tipo, ma siamo lontani dal poter dire di essere in grado di controllare la pioggia», disse nel 2012 a “Greenews” uno specialista come Sandro Fuzzi, climatologo del Cnr di Bologna, al quale allora sembrava remoto il rischio di gravi effetti collaterali, dato che gli interventi si svolgevano «su scala ridotta, al massimo di qualche decina di chilometri», mentre i fenomeni più distruttivi, come le alluvioni, «riguardano fronti di centinaia e anche migliaia di chilometri». L’ultima frontiera, aggiunge ancora “Greenews”, consiste nel bombardare le nuvole dal basso con dei laser: esperimento condotto nel 2010 in laboratorio e poi «replicato a Berlino da un gruppo di ricercatori dell’università di Ginevra e pubblicato sulla rivista “Nature Photonics”». Con un laser di grande potenza, una specie di “cannone energetico”, i ricercatori hanno colpito ed “eccitato” le molecole di gas presenti nell’aria. «Il risultato è stata la formazione di nuclei di condensazione attorno ai quali si sono create piccole gocce di acqua». Secondo il blog “Shivio news”, già nel 2012 erano oltre 20 i paesi impegnati nella sperimentazione di nuove tecniche per provocare precipitazioni.
In vetta alla classifica primeggiano i soliti cinesi: Pechino, letteralmente, «impiega nel “rainmaking” oltre 37.000 addetti, fra tecnici e ricercatori», mentre «una trentina di aerei, 4.000 rampe per razzi e 7.000 cannoni vengono usati per sparare in cielo nuclei di sostanze intorno alle quali stimolare processi di condensazione di gocce d’acqua o cristalli di ghiaccio». Negli Stati Uniti, gli aerei «gettano nelle nuvole ghiaccio secco e ioduro d’argento». In Sudafrica si usa invece il cloruro di potassio: «I sali vengono diffusi da aerei che volano sotto le nubi in formazione, e servono ad aumentare il numero e la misura delle gocce». Anche il Messico, aggiunge “Shivio”, sta sperimentando la tecnica sudafricana, che «sembra che sia in grado di aumentare di un terzo il volume delle precipitazioni». Qualcuno poi ricorderà la primissima performance, in assoluto, della geoingegneria più spettacolare: il 9 maggio del lontano 2007, in occasione della fastosa celebrazione dell’anniversario della vittoria dell’Urss Eccezionale acqua alta a Venezianella Seconda GuerraMondiale, il Tg1 riprese lo spettacolo del sole riapparso “miracolosamente” tra le nubi nerissime del cielo di Mosca, grazie a una portentosa miscela a base di azoto, iodio e argento diffusa dagli aerei.
Dall’uso civile a quello militare, il passo è breve: «Almeno quattro paesi – Stati Uniti, Russia, Cina e Israele – dispongono delle tecnologie e dell’organizzazione necessaria a modificare regolarmente il meteo e gli eventi geologici per varie operazioni militari ufficiali e segrete, legate a obiettivi secondari, tra cui il controllo demografico, energetico e la gestione delle risorse agricole». Lo disse già nel 2012 l’esperto aerospaziale Matt Andersson, allora in forza alla compagnia hi-tech Booz Allen Hamilton di Chicago. In un’intervista al “Guardian”, Hamilton ha ammesso: il nuovo tipo di guerra non convenzionale «comprende la capacità tecnologica di indurre, spingere o dirigere eventi ciclonici, terremoti e inondazioni, includendo anche l’impiego di agenti virali per mezzo di aerosol polimerizzati e particelle radioattive, trasportate attraverso il sistema climatico globale». Lo stesso Hamilton ha citato una think-tank della galassia neocon, il Bpc (Bipartisan Policy Center, con sede a Washington) e il suo rapporto nel quale chiede agli Usa e agli alleati di accelerare la sperimentazione su larga scala del cambiamento climatico.
Secondo il “Guardian”, il gruppo è finanziato da «grandi compagnie petrolifere, farmaceutiche e biotecnologiche», e rappresenta «gli interessi corporativi del mondo militare e scientifico statunitense». Il newsmagazine “Sputnik News”, citando il canadese Chossudovsky, osserva: la geoingegneria ha omai prodotto «sofisticate armi elettromagnetiche». E anche se la cosa non è ammessa ufficialmente, neppure a livello scientifico, le capacità di manipolare il clima (anche per scopi militari) sono in stato avanzatissimo. La storia di questa disciplina risale addirittura al 1940, quando il matematico americano John Von Newman, al Pentagono, iniziò la sua ricerca per la modifica del clima. Obiettivo: alterare i modelli meteorologici. Una tecnologia sviluppata negli anni ‘90 secondo il programma di ricerca della cosiddetta “alta frequenza aurorale attiva” (Haarp, High Frequency Active Auroral Research Program), come appendice di una iniziativa strategica di difesa, le “Guerre stellari”. Val di Fiemme, crollo di un ponteIl programma Haarp, installato in Alaska e poi bloccato, sarebbe stato parte di una strategia tuttora attiva: le brusche modifiche del clima possono «estendersi, avviando inondazioni, uragani, siccità e terremoti».
Ammissioni ufficiali? Impensabili. Meglio lasciare che certe voci circolino in modo incontrollato (bufale comprese), per poi liquidare il tutto sotto la voce “teoria del complotto”. «E’ naturale che su un tema come il cambiamento climatico la Cia collaborerebbe con gli scienziati per meglio comprendere il fenomeno e le sue implicazioni sulla sicurezza nazionale», ha detto un portavoce dell’intelligence Usa, dopo la diffusione della notizia, da parte del sito legato al periodico statunitense “Mother Jones”, secondo cui proprio la Cia starebbe aiutando con ingenti finanziamenti la Nas, National Academy of Sciences, impegnata in uno studio sull’applicazione della geoingegneria per manipolare il clima. Su “Meteoweb”, Filomena Fotia spiega che “Mother Jones” descrive lo studio come un’inchiesta riguardante «un numero limitato di tecniche di geoingegneria, inclusi esempi di tecniche di gestione delle radiazioni solari (Srm, Solar Radiation Management) e rimozione dell’anidride carbonica (Cdr, Carbon Dioxide Removal). Geoingegneria “buona”, per proteggerci dall’attività solare divenuta pericolosa per la Terra?
«La manipolazione meteorologica – aggiunge Fotia – è stata riportata in auge da molti commentatori statunitensi in occasione dei devastanti tornado in Oklahoma, o di altri eventi estremi come l’uragano Sandy, che sarebbero stati “generati dal governo” usando la base dell’Haarp in Alaska». Ma, appunto: il tema si presta a speculazioni incontrollate, vista la mancanza di riscontri esaurienti da parte delle autorità, sempre estremamente laconiche, come quelle interpellate nel 2014 da Alessandro Scarpa, allora consigliere comunale di Venezia. “Grandinata anomala e scie chimiche, il maltempo si tinge di mistero”, titolò il 24 settembre il “Gazzettino”, storico quotidiano veneziano, dopo «una grandinata fuori dal normale», sotto un cielo «carico di nubi come mai si era visto». E lassù, «quelle scie bianche nel cielo terso il giorno dopo». Sono bastati questi due fenomeni, Dolomiti, franascriveva il “Gazzettino” quattro anni fa, a ridestare un quesito: e se questo maltempo eccezionale non fosse il risultato delle bizze atmosferiche, ma di qualcosa di “chimico”?
In redazione arrivò una lettera allarmatissima: grondaie intasate da “noci” di ghiaccio persistenti ed enormi: «Come mai questo ghiaccio non si è sciolto? Sembrerebbe di formazione chimica, da laboratorio, e non naturale». Per Alessandro Scarpa, vale la pena di esaminarli, certi fenomeni, «se non altro per capire di cosa si tratta» Ad esempio, «le strane scie chimiche che si vedono nei nostri cieli». Molte le segnalazioni pervenute al Consiglio comunale, «da parte di cittadini veneziani, preoccupati, che chiedono spiegazioni». Scarpa si è rivolto inutilmente all’Enav, l’ente nazionale di assistenza al volo, che gestisce il controllo del traffico degli aerei civili. Nessun lume neppure dal ministero dell’ambiente di Roma: risposte evasive o bocche cucite. «È quindi opportuno – sottolinea Scarpa – preoccuparsi seriamente per noi e per i nostri figli». E aggiunge, rivolto ai giornalisti disattenti: «Questa mattina, quando il cielo era limpidissimo, si sono viste una quindicina di linee nel cielo veneziano». Quattro anni dopo, la situazione è gravemente peggiorata: non c’è più una giornata serena senza che il cielo non sia “sporcato” dalle scie, di ora in ora, mentre l’Italia sta diventando il bersaglio di violentissime tempeste di tipo tropicale, come quella che ora ha messo in ginocchio il Nord-Est.
Lo scorso anno, a gennaio, il colonnello Mario Giuliacci – affabile volto televisivo – sul suo sito ha tentato di sgombrare il campo da ogni illazione, presentando testualmente un comunicato ufficiale dell’aeronautica militare. La spiegazione dei militari è ineccepibile, riguardo alla vistosa presenza di molte delle scie: «Le nuove generazioni di motori che equipaggiano i moderni aeroplani a reazione, per avere un miglior rendimento termodinamico dato dalla differenza di temperatura tra la camera di combustione e l’ambiente esterno, impiegano miscele di acqua e carburante la cui combustione genera le enormi quantità di vapore acqueo che sono all’origine delle scie». Secondo i militari, dunque, sono aumentate in modo esponenziale le scie di condensazione, in gergo “contrails”, destinate poi a scomparire nell’atmosfera. «Per le caratteristiche termodinamiche Alberi stroncati dall'uraganodei motori, per le quote di volo e per la localizzazione – aggiunge l’aeronautica – la quasi totalità delle scie che si osservano in cielo sono prodotte dai jet di linea degli operatori commerciali. La loro durata è variabile da pochi istanti a minuti e talvolta a ore, in dipendenza dell’umidità, delle temperature e in genere delle condizioni termodinamiche dell’aria circostante».
Poi la chiosa: «Per quanto ci compete, l’Aeronautica Militare non possiede aeromobili che generano o emettono scie differenti da quelle prodotte a causa della condensazione di vapore acqueo». Il che – alla lettera – non significa escludere la presenza di altre scie, di ben diversa natura, emesse da velivoli estranei all’aeronautica militare italiana: le famigerate “chemtrails”, appunto. Tra le pagine del blog “Su la testa”, il giornalista investigativo Gianni Lannes (vittima di minacce e attentati per le sue indagini scomode, specie quelle sulla mafia dei rifiuti) sostiene che si è ormai clamorosamente violata la “Convenzione sul divieto dell’uso di tecniche di modifica dell’ambiente”, a fini militari o ad ogni altro scopo ostile, nota anche come Convenzione Enmod: «E’ il trattato internazionale che proibisce l’uso delle tecniche di modifica dell’ambiente». Firmata il 18 maggio 1977 a Ginevra, è entrata in vigore il 5 ottobre 1978, approvata anche dall’Onu. Gli Stati firmatari sono 48, inclusi gli Usa, di cui 16 non hanno ancora ratificato il trattato. In totale, i paesi che vi hanno aderito sono 76. «L’Italia ha firmato la Convenzione a Ginevra il 18 maggio 1977 e l’ha ratificata con la legge numero 962 del 29 novembre 1980, grazie al presidente della Repubblica Sandro Pertini e all’approvazione quasi all’unanimità del Parlamento».
Secondo Lannes, questa verità viene regolarmente “oscurata” perché illegale, oltre che aberrante. Ma l’Italia, sostiene Lannes, ha concesso i propri cieli durante l’infelice G8 di Genova del 2001, quando Berlusconi firmò un trattato segreto, con Bush, che trasformava il nostro paese in un’area-test per l’irrorazione dell’atmosfera. Dal 2003, l’operazione è scattata. E nessuno ne parla: è top secret. Si chiama “Clear Skies Initiative”. Lannes attinge direttamente a fonti della Casa Bianca e del Dipartimento di Stato: le pagine istituzionali americane ammettono apertamente che il 19 luglio 2011, a Genova, Bush e Berlusconi impegnarono i loro paesi in un programma di ricerca sul cambiamento climatico e sullo sviluppo di “tecnologie a bassa emissione”. Operazione poi approvata il 22 gennaio 2002 dal ministero italiano dell’ambiente e dal Dipartimento di Stato UsaScie chimicheDunque, scrive Lannes nel blog “Su la testa”, cambiamenti climatici indotti e “collaborazione” (si fa per dire) tra Stati Uniti e Italia, con quest’ultima a fare da cavia. «Dalla documentazione delle autorità nordamericane emerge che in questa vasta operazione gestita in prima battuta dal Pentagono, dalla Nasa e dalla Nato, sono coinvolte addirittura le industrie e le multinazionali più inquinanti al mondo: Exxon Mobil, Bp Amoco, Shell, Eni, Solvay, Fiat, Enel».
Tutti insieme appassionatamente, secondo il giornalista, compreso il settore scientifico: università italo-americane, Enea, Cnr, Ingv, Arpa e così via. «Insomma, controllori e controllati. L’Enac addirittura ha partecipato ad un test “chemtrails” in Italia insieme a Ibm, ministero della difesa, stato maggiore dell’aeronautica e ovviamente Nato». Mancano, sempre, le conferme ufficiali. In compenso si scatenato i “debunker” come Paolo Attivissimo: “Scie chimiche, aria fritta con contorno di bufala e grana”. Dopo il disastro aereo del volo Germanwings del 2015, schiantatosi sulle Alpi francesi, anche il “Giornale” si sbizzarrisce: “Airbus, dalle scie chimiche alle ’strane scritte’: complottisti scatenati”. Nel frattempo Enrico Gianini, ex addetto aeroportuale di Malpensa, racconta a “Border Nights”: una volta a terra, gli aerei delle compagnie low-cost perdono liquido inquinato da metalli pesanti, e non lasciano più caricare i bagagli nelle stive di coda, come se fossero ingombre di serbatoi clandestini. «Se mi denunciano, chiederò al tribunale di “smontare” uno di quegli aerei: così scopriranno finalmente cosa trasporta». Ma la notizia resta negli scantinati del web, mentre il finimondo rade al suolo il Veneto e la Cina stipendia regolarmente (e apertamente) i suoi bravi “rainmaker”.

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sabato 4 luglio 2015

Scie Chimiche: la guerra segreta - Macrolibrarsi.it

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Scie Chimiche - La Guerra Segreta
Che cosa sono le scie chimiche? Perché gli organi di informazione non ne parlano?
Gli aspetti salienti della geoingegneria clandestina illustrati dai fratelli Marcianò nel loro nuovo saggio: Scie chimiche: la guerra segreta.

Con taglio oggettivo e per mezzo di una corposa documentazione, dopo aver inquadrato il problema, il libro si sofferma sulle varie sfaccettature della questione:

il controllo del tempo e del clima
le connessioni con le strategie militari e gli interessi economici
le conseguenze sull'ambiente e sulla salute
il ruolo della disinformazione e della propaganda

È stato privilegiato un approccio scientifico, ma questo non esclude una precisa volontà di denuncia.
I governi negano ogni evidenza: chi ha interesse a irrorare l'atmosfera del pianeta?
Scie Chimiche - La Guerra Segreta Rosario e Antonio Marcianò
Scie Chimiche - La Guerra Segreta
Il controllo del clima, un "sogno" diventato un'atroce realtà

Editore: UNO Editori
Data di pubblicazione:
Giugno 2015
Pagine: 312
Formato: 14x20,5 cm

A soli € 14,37 invece di € 16,90 Sconto 15%

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Le conseguenze delle chemtrails sull'uomo e sull'ambiente
Le conseguenze delle chemtrails sull'uomo e sull'ambiente Le conseguenze sugli ecosistemi della geoingegneria clandestina sono imponenti: l'aria che respiriamo, l'acqua che beviamo, il suolo su cui coltiviamo le piante sono contaminati. La siccità non distrugge solo i raccolti, ma danneggia pure le foreste in modo irreparabile. I fenomeni climatici estremi sottopongono la vegetazione e la fauna a stress spaventosi.

Del Rhizobacterium, che si sta estinguendo a causa del bario e dell'alluminio, e della moria delle api, vittime delle alte concentrazioni di metalli neurotossici nel loro habitat, abbiamo già detto; e degli altri animali e piante che rischiano l'estinzione (dai pipistrelli a molte specie dell'avifauna, dagli anfibi agli imenotteri, dai castagni alle sequoie). Per non parlare dei cetacei, che si spiaggiano a causa delle emissioni elettromagnetiche a bassissima frequenza.

L'inquinamento da geoingegneria non conosce confini: dall'humus alla troposfera sino all'ozonosfera. Sono facilmente immaginabili le conseguenze della geoingegneria clandestina su tutti gli esseri viventi. In questo secolo assistiamo alla progressiva e intenzionale distruzione del sistema naturale della Terra.

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Intervista ad Antonio e Rosario Marcianò
Rosario e Antonio Marcianò Chi Sono Rosario ed Antonio Marcianò?
Sono due persone che compiono ricerche indipendenti.

Per quale ragione vi siete impegnate in una battaglia dura come quella contro la geoingegneria clandestina?
Per indole ci siamo sempre battuti contro i soprusi: l'avvelenamento dell'ambiente e l'attacco agli esseri viventi sono crimini da combattere.

Quali sono le avversità che avete incontrato più frequentemente durante il vostro lavoro informativo?
Attacchi ad personam e quindi diffamazione, calunnia, minacce, furti, attentati, atti persecutori dal 2005 e cioé da quando cominciammo ad occuparci di guerra climatica.

Il lavoro di persone come voi ha aperto degli spiragli con la scienza ufficiale? A che punto siamo?
Sì, la scienza ufficiale si è barricata nel suo fortino ed in cooperazione con i disinformatori di professione, diffonde disinformazione, almeno qui in Italia, con pochissime eccezioni...

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sabato 7 febbraio 2015

La natura diventa un'arma?





                                             
La natura diventa un'arma?





Mario Rossi Network

Il controllo della natura usata come arma! Realta quotidiana o armi del futuro?



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                                                                 Mario Rossi Network



sabato 17 gennaio 2015

Abruzzo doc "Spazio piu": ospite il giornalista Gianni Lannes



Pescara, tra sociale e intrattenimento: ecco 'Spazio piu'' dell'Aspic. Ospite il giornalista Gianni Lannes.

Tutto l'intervento:
www.youtube.com/watch?v=Bwwho89jJ_8

domenica 16 novembre 2014

Mario Rossi Network ha appena caricato il video "Scie Chimiche: La Guerra Segreta"





Scie Chimiche: La Guerra Segreta





Mario Rossi Network

Tanker Enemy ha realizzato il primo documentario professionale dedicato alla geoingegneria clandestina, alias "scie chimiche". Tutti noi ne saremo i dstributori di un documentario che non pone solo domande, ma che snocciolerà, una ad una, prove inconfutabili sulla "guerra climatica". La produzione porrà di fronte alle loro responsabilità tutti coloro che, in questi anni, hanno negato, ridicolizzato, sminuito il problema, che non è un problema, ma IL PROBLEMA.

Sìì parte integrante del progetto! Sìì l'artefice del cambiamento! Contribuisci anche tu alla diffusione capillare del documentario.

CHE COS'E' "SCIE CHIMICHE: LA GUERRA SEGRETA" ("CHEMTRAILS: THE SECRET WAR")

E' il primo documentario professionale dedicato alla geoingegneria clandestina, alias "scie chimiche", realizzato da Tanker Enemy. Aiutaci a diffonderlo, attraverso la sua riproduzione tra amici e conoscenti.

"Scie chimiche: la guerra segreta" è una summa volta ad analizzare le caratteristiche salienti della questione... (altro)



Mario Rossi Network

©2014 YouTube, LLC 901 Cherry Ave, San Bruno, CA 94066



sabato 15 novembre 2014

Scie chimiche: fermiamoli!



Qualsiasi velivolo che rilasci copiose scie a quote inferiori e
condizioni di umidità e temperatura non idonee, è un aereo chimico. Il
nome "scie chimiche" è la traduzione del termine "chemtrails", coniato
per la prima volta nel 1996, anno in cui, in Canada, si ebbero i primi
avvistamentidelle medesime. Le scie chimiche vengono definite tali per
il semplice motivo che non sono scie di condensazione (contrails), ma
sono generate artificialmente, a quote e condizioni di temperatura ed
umidità non idonee alla formazione delle scie di condensa tipiche.

Le scie di condensa sono provocate dalla trasformazione del vapore acqueo,
prodotto dalla combustione del carburante, in aghetti di ghiaccio,
causata dalle condizioni di umidità, pressione e temperatura che si
riscontrano solo ad alte quote di volo. Secondo la NASA, le contrails si
formano quindi ad altitudini in genere superiori agli 8000 metri,
valori di umidità relativa superiori al 72% e temperature inferiori a -
41° Celsius.

giovedì 23 ottobre 2014

THE SECRET REDUX la nuova edizione delle avventure di Adam Mack



The Secret Redux, edito dalle Edizioni Inkiostro, utilizza l'immediato linguaggio dei comics per informare di argomenti come interferenze aliene, UFO, Nuovo Ordine Mondiale, esoterismo, cerchi nel grano e archeologia spaziale, in una coinvolgente docufiction basata sugli studi di importanti ricercatori del settore come Mauro Biglino, Corrado Malanga, David Icke e Zecharia Sitchin. Vincitore Comicus Prize come "Miglior serie italiana" e spesso ospite della rivista X-Times, The Secret Redux è considerata, dagli appassionati del genere, un vero e proprio fumetto di culto.

La Trama
Soul e Adam sono stati divisi dal crollo delle torri gemelle. Soul è morta e Adam no. Soul è stata inghiottita dal cemento e dal metallo fuso, mentre Adam ha cercato di sopravvivere costruendosi una vita sbagliata. Adam non ha smesso un attimo di amarla e, come richiamata dal suo dolore, un giorno Soul è tornata dall'inferno, ricomparendo nello stesso luogo, come se per lei non fosse passato che un attimo.

Inizia così il viaggio allucinante di Adam Mack alla ricerca della sua compagna, una strada che lo porterà ascoperchiare il vaso di Pandora e a scoprire l'incredibile esistenza di un governo occulto ed antichissimo che segrega gli esseri umani in una prigione per il corpo e un inferno per l'anima.

sabato 24 agosto 2013

Scie chimiche e HAARP



Da alcuni in anni, e con sempre maggiore frequenza, nei nostri cieli appaiono inspiegabili 'scie' biancastre, troppo basse, troppo voluminose, troppo persistenti, troppo ordinate... troppe per essere semplicemente le ben note scie degli aerei a reazione. In Europa, Nord America, Canada, Russia, il fenomeno ha suscitato grande e preoccupato interesse, con studi, servizi giornalistici, interrogazioni parlamentari, anche e soprattutto in seguito a episodi di intossicazioni e strane malattie manifestatasi proprio in zone nei cui cieli le 'scie chimiche' erano apparse. Sali di bario, sali d'alluminio... questi alcuni degli agenti chimici rilasciati: perché? L'ipotesi più accreditata è quella di esperimenti di modificazione del microclima; altri pensano a utilizzi militari, soprattutto in relazione alla Haarp un sistema di guerra climatica che sarebbe stato messo a punto dal governo degli Stati Uniti. Haarp (High Frequency Active Auroral Research Program, cioè «programma di ricerca attiva aurorale con alta frequenza») consiste in una selva di enormi antenne eretta nel bel mezzo della foresta boreale nordamericana, per alcuni capace di condizionare il clima di continenti alterando con microonde la temperatura o l'umidità.

V. Gambino D. Benvenuti

sabato 20 luglio 2013

A proposito di libertà: La posta in gioco sul Muos di Niscemi

nomuos
Il braccio di ferro tra interessi della popolazione e interessi strategici statunitensi sta entrando in una fase delicata e decisiva. Gli Usa pretendono di andare avanti comunque, la gente e gli attivisti chiedono il rispetto delle leggi, il nuovo governo voluto da Napolitano giocherà pesante.
Il Corriere della Sera di oggi la mette giù chiaramente: il nuovo governo dovrà dirimere subito la vicenda della base militare che ospita il sistema Muos di Niscemi. La domanda è retorica? Appoggerà le richieste delle popolazioni locali o delle forze armate e del governo degli Stati Uniti? La risposta, purtroppo, la conosciamo sin da ora. E' la stessa che abbiamo sulla vicenda della base militare del Dal Molin a Vicenza.

martedì 1 gennaio 2013

I Rothschild e l’impero della Geoingegneria

Oggigiorno la Geoingegneria clandestina ed illegale è incollata alle mistificazioni dei media: così la manipolazione climatica e meteorologica agisce in sinergia con la manipolazione dei modelli “previsionali”, definiti da una cricca di meteorologi militarizzati. Costoro non solo interpretano in modo surrettizio le condizioni atmosferiche, ma, con il loro sottocodice menzognero e la loro autorevolezza di “esperti”, plasmano la percezione, assuefacendo il pubblico a situazioni aberranti spacciate per normali. Il fondamentale articolo che proponiamo aggredisce il nesso scellerato tra chemtrails e contraffazione iconico-linguistica. Per amore di completezza, ricordiamo che un ramo dei Rothschild, citati nel testo, è amministratore dell’immenso patrimonio appartenente al Vaticano. Alcuni esponenti di questa famiglia sono Cavalieri di Malta.


Perché i Rothschild sono così interessati a possedere la più grande e più riconosciuta organizzazione di fornitura per la modellazione climatica? Perché E. L. Rothschild desidera acquisire il controllo come leader mondiale nella fornitura delle grafiche interattive usate nei media, nei servizi di diffusione di dati per la televisione, nella Rete e nei sistemi mobili? Perché, quando si è coinvolti in micidiali programmi di Geoingegneria e modifica dei fenomeni atmosferici, è necessario anche gestire le cosiddette ‘previsioni’ per coprire le tracce delle pesanti manipolazioni.

domenica 25 novembre 2012

"The Secret" - in breve

"The Secret" - in breve: La serie a fumetti The Secret è stata pubblicata in edicola dal marzo al novembre del 2011.
Ideata da Giuseppe Di Bernardo (disegnatore di Diabolik e sceneggiatore de L'Insonne e di Cornelio - Delitti d'autore) tratta miti moderni come: interferenze aliene, UFO, Nuovo Ordine Mondiale, sette esoteriche e cerchi nel grano.

Una fiction a fumetti nel classico formato di 96 pagine in bianco e nero, che si basa su fatti reali, testimonianze e ricerche effettuate da importanti scienziati di confine come Corrado Malanga.

Otto episodi a cadenza mensile che cercheranno di scoprire IL SEGRETO che si cela dietro l'esistenza stessa del genere umano.
Nel febbraio 2012, "The Secret" ha vinto il Comicus Prize 2011 come "Miglior serie italiana formato Bonelli".

Per saperne di più, consulta la pagina di Wikipedia QUI.

Per leggerla puoi richiederla al tuo edicolante o alla casa editrice Star Comics.


Soul e Adam sono stati divisi dal crollo delle torri gemelle. Soul è morta e Adam no. Soul è stata inghiottita dal cemento e dal metallo fuso, mentre Adam ha cercato di sopravvivere costruendosi una vita sbagliata. Adam non ha smesso un attimo di amarla e, come richiamata dal suo dolore, un giorno Soul è tornata dall'inferno, ricomparendo nello stesso luogo, come se per lei non fosse passato che un attimo.

sabato 24 novembre 2012

The Secret su iPad e iPhone!


 Finalmente disponibile la nuova versione digitale per iPhone, iPad di "The Secret", la serie della Star Comics  vincitrice del "Comicus Prize 2011" come "Miglior serie italiana formato Bonelli".

Da QUI potete scaricare l'applicazione.

Ideata da Giuseppe Di Bernardo (disegnatore di "Diabolik" e sceneggiatore de "L'Insonne" e di "Cornelio - Delitti d'autore") questa serie a fumetti dedicata al complottismo, tratta miti moderni come: rapimenti alieni, Nuovo Ordine Mondiale, sette segrete e cerchi nel grano.

Da oggi è possibile leggere in un nuovo formato digitale, le avventure di Adam Mack nella sua ricerca dell'amata Soul, la sua ragazza morta nella tragedia delle Torri Gemelle e riapparsa miracolosamente molti anni dopo. La versione di "The Secret" per iPhone e iPad è scaricabile dall’App Store di iTunes dove troverete tutti gli otto volumi della serie, compresi delle storie brevi e un esclusivo finale alternativo.


thesecretcomics.blogspot.com

sabato 10 novembre 2012

The Gateway Arch di St. Louis e la presunta manipolazione del clima

Il Gateway Arch è il simbolo di Saint Louis: costruito nel 1954 in prossimità del luogo da cui partì la spedizione di Lewis e Clark, simboleggia la Porta dell'Ovest, progettato dall'architetto finlandese Eero Saarinen. Si trova sulle rive del Mississippi ed è alto 192 metri. I turisti possono accedere alla sommità per godere di una emozionante visione panoramica della città.
St. Louis è l'ennesima città massonica, l'arco in realtà rappresenta le corna del caprone o ariete (Baphomet), non a caso il nome della squadra di football americano della città è Saint Louis "Rams"! 

Sotto l'arco è presente il Museo dell'Espansione a Occidente (Museum of Westward of Expansion) e l'Antico Tribunale di Giustizia (Old Courthouse). Tutto questo complesso fa parte del Jefferson National Expansion Memorial, progettato come National Memorial nel 1935 dall'Executive Order 7523 e gestito dal National Park Service. Esistono in totale 29 memoriali, posseduti e gestiti dal National Park Service, più altri 5 amministrati da altre organizzazioni ma che ricevono assistenza dal National Park Service e sono considerate come loro aree affiliate. 

sabato 23 giugno 2012

Un altro calciatore colpito da attacco al cuore, l'ennesimo caso che si somma a quello di altri calciatori, maratoneti e altri sportivi

Un altro calciatore colpito da attacco al cuore, l'ennesimo caso che si somma a quello di altri calciatori, maratoneti e altri sportivi:

Giusto ieri avevo avvisato due conoscenti che nel pomeriggio di sabato sono soliti giocare a calcio dicendo loro: "non correte troppo, potrebbe essere pericoloso". Di fronte alla loro perplessità ("perché può essere pericoloso?") ho risposto che l'alto livello di bario presente nell'aria che respiriamo (e che finisce anche nell'acqua che beviamo) mette a rischio le vite di chi fa grossi sforzi fisici per tempi prolungati: il bario crea difficoltà ai muscoli ed il cuore è il muscolo più importante per la vita degli esseri umani. A conferma di quanto appena asserito troviamo sul sito http://www.lenntech.it/  Piccole quantita' di bario solubile in acqua possono indurre in una persona difficoltà di respirazione, aumento della pressione sanguigna, variazione del ritmo cardiaco, irritazione dello stomaco, debolezza muscolare, cambiamenti nei riflessi nervosi, gonfiamento di cervello e fegato, danni a cuore e reni.

analisi del sangue che mostra elevatissimi livelli di bario

sabato 26 novembre 2011

Scoperte scientifiche non autorizzate. Oltre la verità ufficiale


La scienza senza coscienza è una perversione. (N. Tesla)

E' di recente pubblicazione il nuovo saggio di Marco Pizzuti, "Scoperte scientifiche non autorizzate. Oltre la verità ufficiale", pendant di "Scoperte archeologiche non autorizzate" e di "Rivelazioni non autorizzate. Il sentiero occulto del potere".

L'ultima fatica di Pizzuti è imperniata su quei ricercatori le cui scoperte scientifiche sono state oggetto di censura: insabbiate o ridicolizzate, sono quasi del tutto ignote al grande pubblico. "Scoperte scientifiche non autorizzate" solleva molte inquietanti questioni: ripercorre la storia di Nikola Tesla, uno straordinario e, al contempo, misconosciuto scienziato che, con oltre settecento brevetti rivoluzionari, gettò le fondamenta tecnologiche della società contemporanea. L'autore si sofferma su altri "scienziati ribelli" (Wilhelm Reich, Marco Todeschini…) condannati all'oblio dall'establishment. Sfata uno dei più diffusi miti della nostra epoca, "la libera scienza al servizio di tutti", dimostrando come in realtà sia l'élite globale ad indirizzare il progresso tecnico.