sabato 26 maggio 2018

I segreti di Maurizio Abbatino, il Freddo della banda della Magliana


Raffaella Fanelli

"Non so quante volte ho ucciso. Ma ricordo i nomi di tutte le mie vittime. La cosa strana è che non riesco a contarle". È stata la prima risposta di Maurizio Abbatino, l'ex capo della banda della Magliana, l'uomo che ho rincorso per due anni prima di un incontro.
Se ne stava seduto di fronte a me, al tavolo di un ristorante sul mare, mentre continuavoa ripetermi che avrei dovuto chiedere altro, non il numero dei suoi morti. "Mi pesano sulla coscienza. Anche se appartengono al boss che sono stato. All'altra mia vita".

La svolta interiore: l'uccisione del fratello

1349236Una vita che ho cercato, prima dell'appuntamento, nei verbali dell'inchiesta Operazione Colosseo, nelle centinaia di pagine che raccolgono le spaventose confessioni di un boss sanguinario, di un passato che Abbatino si dice certo di aver pagato davanti agli uomini, con una condanna a 30 anni mai appellata, e davanti a Dio col dolore per aver perso il suo unico fratello. "Ero latitante a Caracas quando Roberto è stato ucciso. I miei amici avrebbero dovuto proteggerlo. Di loro mi fidavo. Avevo protetto le loro famiglie. Era una nostra regola, e io l'avevo rispettata. Quando hanno lasciato uccidere mio fratello è morto anche il boss. Non ho sentito più alcun dovere verso di loro. Nessun obbligo".
Abbatino continua a parlare. Una storia che straborda. Troppi dettagli, troppi fatti da raccontare. Così La verità del Freddo è diventata un libro-intervista con la postfazione di Otello Lupacchini, il magistrato che per primo ascoltò le rivelazioni di Abbatino e firmò i 69 ordini di cattura che decimarono la banda della Magliana e una pletora di personaggi minori legati all'organizzazione.
Era l'alba del 16 aprile 1993 quando scattarono gli arresti dell'Operazione Colosseo. "Chissà perché gli eserciti attaccano sempre all'alba. Forse perché c'è l'effetto sorpresa. Quel giorno furono arrestati tutti i miei ex amici. Si pentirono anche altri affiliati alla banda dopo le mie dichiarazioni. Ci furono condanne pesanti, ergastoli. Roma fu ripulita quasi del tutto. Quasi...".
Segue: I segreti di Maurizio Abbatino, il Freddo della banda della Magliana   Panorama

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