sabato 27 ottobre 2012

La roccia sospesa

Hanging Rock
In tutto il mondo decine e decine di persone scompaiono dalla faccia della terra durante un'escursione o una gita in montagna. Da quando si è iniziato a catalogare con metodo, all'incirca dagli anni Settanta, le cifre totali di questa particolare categoria di missing people sono, a livello planetario, diverse migliaia. Un censimento che si può fare solo a braccio per ovvi motivi e nel quale urgono dei “distinguo” operativi. Perché, va da sé, il rischio di incidente nelle succitate circostanze è statisticamente alto per ragioni che neppure varrebbe la pena di spiegare. E altrettanto concreta risulta la possibilità di non ritrovare più i corpi di persone che magari cadono in anfratti del tutto impraticabili, e le cui condizioni decadono in breve tempo data anche la presenza di animali selvatici e predatori. Ma ci sono dei “però”. 

Senza scomodare la tristissima vicenda del Monte Faito, in tutto il pianeta, e non solo in Italia, esistono eventi che lasciano di stucco. Dagli Stati Uniti alla Bulgaria, dalla Francia alla Svizzera, dal Canada all'Italia, non si contano i casi strani a dir poco, alcuni dei quali passati anche alla trasmissione Chi l'ha visto? 
Un paio d'anni fa una donna raccontava a una sbalordita Federica Sciarelli del marito praticamente svanito nel nulla dopo essere sceso dall'automobile durante una gita ad alta quota nel centro Italia. Ignoro come sia andata a finire, ma, presupposta la buona fede della testimone, trattasi di un caso limite quanto emblematico.

L'immaginario di più generazioni a monte di questo argomento è però ancora colonizzato dal nome di una località australiana che, pur non essendo tecnicamente una montagna, è stata il teatro di un evento-simbolo raccontato con abilità in due celebri opere, libro e film con lo stesso titolo, Picnic a Hanging Rock, il primo della scrittrice Joan Lindsay e il secondo diretto nel '75 dall'allora trentunenne Peter Weir. Senza entrare nel merito artistico (che c'è ed è cospicuo), vale la pena di richiamare qui quegli elementi “sconfinati” tra realtà e fantastico, tra antropologia e mito, nei quali spesso c'imbattiamo nel redigere questa rubrica. Innanzitutto, proprio lei, la roccia sospesa che, come dicevamo, non è affatto una montagna, ma un complesso megalitico naturale situato a una settantina di chilometri da Melbourne e alto non più di 105 metri. 

giovedì 25 ottobre 2012

Decima Cinema: "La Tigre e il Dragone"

Venerdì 26 novembre alle ore 21:00 proiezione dell'ultimo film dedicato alla Cina:
LA TIGRE E IL DRAGONE di Ang Lee

Uscito nel 2000, questo film ha ricevuto l'Oscar come "Miglior film straniero" e altri numerosissimi riconoscimenti.
Racconta di storie d'amore, di sogni da realizzare, di maestri, di vendette da portare a termine. di lealtà, di giustizia e tanto altro ancora, il tutto condito con uno strordinario spettacolo coreografico di combattimenti di Kung Fu.

A.C.A.P.E.
Associazione Culturale Amici Parco Emilio
c/o Centro Culturale Aurora
Piazza O. Boccherini 25
00144 ROMA

sabato 20 ottobre 2012

BAPHOMETTO. La Testa D'Oro

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Gran maestro templare, androgino di Notre Dame de Paris e e la croce del XII secolo davanti alla piccola basilica gotica d Notre Dame de Grace a Senas (Provenza, Francia)
Il processo ai Templari portò alla luce l’adorazione di un enigmatico idolo chiamato Baphometto. Considerato dagli inquisitori la prova della degenerazione dell’Ordine e l’infiltrazione al suo interno di un culto satanico, era al contrario il legame con una Tradizione Alchemico-mistica di origine egizia.

Di Mike Plato

Nella città di Sidone ho più volte sentito raccontare quanto segue: un nobile di questa città aveva amato una nobildonna armena; da viva non la conobbe mai carnalmente, da morta la violò in segreto nella tomba, la notte seguente il seppellimento. Fatto ciò udì una voce che gli diceva ‘ritorna quando sarà giunto il momento del parto, perché allora troverai una testa figlia del tuo atto’. Giunto quel giorno, il cavaliere tornò alla tomba e trovò una testa umana tra le gambe della donna sepolta. La voce si fece di nuovo sentire e gli disse ‘conserva con cura questa testa, perché da essa ti verrà ogni bene’ ”.

sabato 13 ottobre 2012

I Vangeli Gnostici e la Conoscenza Profana


PREMESSA

Moltissime persone nel corso dei secoli, tra cui molti personaggi importanti come Newton, Da Vinci, Einstein, ecc., sono state "sedotte" dalla ricerca della conoscenza e dal fascino che essa ha sempre esercitato sulla mente di creature ancora immature in un universo sconosciuto e incompreso. Questa ricerca infinita ha fatto sì che la creatura si innalzi a 'elohim' del pianeta e della vita dei suoi stessi simili producendo pensieri e comportamenti spesso in dissonanza con la vera giustizia e la verità, che poi hanno prodotto e producono ancora oggi dolore, sofferenze, ingiustizie e morte.
Questo percorso largo e affascinante ha sviato l'umanità conducendola verso una "illuminazione" che ACCECA il discernimento di menti immature. Così la "Sophia" che doveva elevare il progresso morale e spirituale dell'uomo lo relega invece nelle tenebre della cecità alla vera vita.

"Ma se il tuo occhio è malvagio, tutto il tuo corpo sarà nelle tenebre.
SE DUNQUE LA LUCE CHE E' IN TE E' TENEBRE
quanto saranno profonde queste tenebre!"
(Mt. 6:23)

I PROFONDI MISTERI DEI GOIYM

martedì 9 ottobre 2012

Ritorna Decima Cinema!!


Amici! siamo lieti di comunicarvi che il 12 Ottobre riprenderà il Cineforum di Decima Cinema!!
Quest'anno partiremo con una novità: in questo primo mese collaboreranno
con noi l'antropologo Silvio Marconi ed il direttore di Dialogo Lorenzo
Sturlese nell'ambito del loro progetto "Piazza Cina", sulle comunità
cinesi a Roma. Ottobre, infatti, sarà dedicato alla cultura e alle
tradizioni di questo suggestivo paese, con le tre proiezioni della
rassegna "La tigre e il dragone - arti marziali fra mito, storia e
film".
Si parte così venerdì 12 Ottobre dalle 19,30, con vari interventi a cura
di: Silvio Marconi, Lorenzo Sturlese, Massimo Ugolini dell'Acape, Marco
Wong di Associna, e con la partecipazione del Signor Wang Zhijun,
rappresentante dell'Ufficio Culturale dell'Ambasciata Cinese a Roma.
Seguirà un'esibizione del Maestro Marco Galiè con gli allievi della scuola di arti marziali Shan Lung Lao Jia.

sabato 6 ottobre 2012

I Rotoli dei Figli della Luce

I ROTOLI DEI FIGLI DELLA LUCE:
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Intervista esclusiva a Emile Puech, autorità mondiale nello studio dei Rotoli di Qumran. Le sue affermazioni pungenti attaccano studi alternativi e affermazioni ufficiali, rimettendo in discussione anche le relazioni tra il frammento 7Q5 e il Vangelo di Marco. L'intervista è stata realizzata il giorno 5 aprile 2002

di Francesco Garufi

I manoscritti del Mar Morto sono, a fasi alterne, sotto i riflettori scandalistici di molti giornali. Non passa mese senza che qualche testata, più o meno conosciuta, non pubblichi delle notizie su come i famosi manoscritti di Qumràn siano in procinto di rivelare nuove, sconvolgenti realtà su Gesù e sul primo periodo cristiano. Oramai abbiamo fatto l’abitudine a leggere anche su grandi quotidiani pagine complete in cui dai titoli si promettono “scottanti rivelazioni”, “congiure vaticane”, “intrighi internazionali” e, come se non bastasse, s’infarciscono gli articoli in questione con il presunto avallo di “teologi vaticani”, quando non sono piuttosto “eminenti personalità nel campo biblico”. Risulta evidente che qualsiasi lettore non addentro alla materia, percepisca e prenda come oro colato quello che il giornalista del momento ha inteso proporgli. Si badi bene, non vogliamo qui colpevolizzare gli ignari lettori, rei, se vogliamo, di aver dato fiducia a giornali di tutto rispetto, ma, piuttosto, constatare che i suddetti lettori non hanno nessuna colpa nel fatto di non essere a conoscenza di una materia quale quella degli studi biblici che, francamente, non è certo così “leggera”. Vogliamo, al limite, dare una “tirata d’orecchi”, a tutti quegli scrittori, autori e a quant’altri, che nello scrivere di argomenti così “pericolosi” si vedono autorizzati a fare del giornalismo sensazionalistico ma con scarsi risultati dal punto di vista della realtà della notizia. Abbiamo definito gli argomenti come quelli che trattano dei manoscritti di Qumràn “pericolosi”, in quanto crediamo che possano andare a colpire in modo errato le credenze religiose di quanti, pur essendo cattolici praticanti, non hanno al loro attivo degli studi specifici. Con questo non vogliamo dire che per leggere e parlare di argomenti religiosi, serva un “dottorato”. Vogliamo solo affermare che per dare una sana informazione, c’è bisogno di quelle che sono le basi giuste affinchè la notizia o il fatto che si riporta sul giornale, possano considerarsi affidabili e veritiere. Con ciò intendiamo sostenere che per fare buona informazione abbiamo bisogno innanzi tutto di ottime fonti. E’ questo un compito certamente non facile, in quanto districarsi tra le centinaia di pubblicazioni più o meno serie sull’argomento, richiede una preparazione specifica e molto tempo a disposizione. Cercheremo, quindi, di fare un punto della situazione sui Manoscritti del Mar Morto, ascoltando uno dei diretti interessati: Emile Puech, Professore e ricercatore presso l’Ecole Biblique di Gerusalemme. Egli è uno dei tre editori ufficiali dei testi di Qumràn. E’ la persona che da venti anni restaura, studia e traduce i rotoli e frammenti di essi con particolare riguardo a quelli trovati nella grotta 4Q. Dottore in Storia delle Religioni alla prestigiosa Università della Sorbona di Parigi, epigrafista di fama mondiale, direttore della importante Revue de Qumràn, specialista in Aramaico, Ebraico e Nabateo, ha continuato l’opera dello studioso Starcky nella pubblicazione dei manoscritti a lui affidati da padre Roland de Vaux. Relatore in numerosissimi congressi, di passaggio nel nostro paese, siamo riusciti a farci concedere in esclusiva l’intervista che vi riportiamo in maniera integrale.