mercoledì 19 ottobre 2011

DROGA S.p.A.

di Daniel Estulin
http://www.danielestulin.com/
RIA Novosti del 21 settembre, citando Victor Ivanov, il direttore del Servizio Federale russo del Controllo delle Dorghe (FSKN), racconta che il narcotraffico proveniente dall'Afghanistan è la fonte delle formazioni terroristiche perché consente loro di intensificare la loro attività e, di conseguenza, destabilizzare la situazione in Asia Centrale.

A suo avviso, le organizzazioni terroristiche si rafforzano grazie al narcotraffico e di fatto lo controllano. "La situazione di tensione in Asia centrale si deve unicamente al narcotraffico, che è l'equivalente di enormi quantità di denaro", ha segnalato.
Secondo le stime del FSKN, il traffico di stupefacenti muove in Asia Centrale circa 17.000 milioni di dollari annuali. "E' più della finanziaria dell'Afghanistan e questo può destabilizzare qualsiasi regime"
, ha detto Ivanov. Inoltre, il peggioramento della situazione in Tagikistan ha a che fare specificamente con il traffico di droga e la penetrazione dei ribelli talebani. "I militanti del Talebani abitano la zona che separa il Pakistan dall'Afghanistan e da lì non si spostano né al nord né al sud", ha dichiarato il capo dell'agenzia antidroghe russa.


Quello che è peggio è che i soldati statunitensi sono i bersagli dei talebani, gli stessi talebani che il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, difende. Rifiutando di attaccare l'affare dell'oppio, la pietra angolare logistica e finanziaria dei talebani, l'amministrazione Obama sta dando a questi narco-insorgenti la libertà di uccidere i soldati della coalizione.
Il 90% del business della droga è l'oppio e l'eroina che finanzia la stessa insurrezione talebana contro cui Obama teoricamente sta lottando. Secondo i dati dell'ONU, nell'ultimo decennio, più di un milione di persone sono morte come conseguenza diretta di un overdose di eroina.
Ad aprile del 2010, durante una conferenza a Kabul, Victor Ivanov disse che l'oppio afgano crea come minimo 65.000 mila milioni di dollari l'anno in contanti e che è stata la principale fonte di reddito non solo i talebani ma anche delle insurrezioni in tutta l'Eurasia e il lato sud della Russia.

Secondo la tv russa, l'appello di Ivanov era una sfida diretta all'ufficiale delle forze armate britanniche, Richard Connelly che disse che "eliminare il raccolto di droghe porterebbe la gente povera nelle braccia dei talebani".
Come ho già detto molte volte, il denaro della droga è ormai una parte essenziale del sistema bancario internazionale perché dà denaro contante necessario a realizzare i pagamenti mensili minimi delle grandi azioni e delle bolle dei derivati e degli investimenti negli USA e in Gran Bretagna.

Questi 590.000.000.000 di euro creano transazioni economiche sei volte quel valore per ripulire il denaro, in modo che l'impatto reale dell'affare delle droghe nelle finanze internazionali si trasformerebbe in transazioni per il valore di tre mila miliardi e mezzo di euro.
Cristian de Brie e Jean de Maillard, in un brillante articolo intitolato "Crimine, la maggior libera azienda del mondo", scritto per Le Monde Diplomatique ad aprile del 2010, descrivono un "sistema operativo" tangibile del flusso internazione dei capitali della droga.

De Brie ha affermato che
  • "consentendo il flusso di capitale senza controlli da un estremo del mondo all'altro, la globalizzazione e l'abbandono della sovranità si sono combinati per fomentare l'esplosiva crescita di un mercato finanziario fuori dalla legge.  
  • Si tratta di un sistema coeso strettamente legato alla espansione del capitalismo moderno e basato sulla partnership di tre parti: i governi, le multinazionali e le mafie. 
  • Gli affari sono affari: la criminalità finanziaria è innanzitutto un mercato fiorente e strutturato, governato dalla legge della domanda e dell'offerta. 
  • L'unica forma nel quale il crimine organizzato può lavare gli enormi profitti delle sue attività è con la complicità delle grandi aziende ed un atteggiamento di laisser faire dei politici. 
  • E le multinazionali hanno bisogno dell'appoggio dei governi e la neutralità delle autorità di regolamentazione per consolidare le loro posizioni, aumentare i loro profitti, sopportare e vincere la concorrenza, ottenere "l'accordo del secolo" e finanziarie le loro operazioni illecite. 
  • I politici sono direttamente coinvolti e la loro capacità d'intervento è soggetta agli appoggi ed ai fondi che li tegono al potere. 
  • Questo conflitto d'interessi è una parte essenziale dell'economia mondiale, è l'olio che mantiene lubrificati gli ingranaggi del capitalismo".
Una settimana dopo il suo discorso a Kabul, Ivanov presentò una proposta dettagliata durante la riunione Russia-NATO a Bruxelles il 24 marzo 2010. Si trattava di una campagna definitiva per sradicare la droga, cominciando dall'oppio afgano, organizzazioni che si dedicano al suo trasporto e l'infrastruttura del riciclaggio del denaro su scala mondiale. La proposta di Ivanov venne rifiutata senza commenti da parte della NATO.

A marzo del 2009, Richard Holbrook, inviato speciale di Obama in Afghanistan e Pakistan, oltre che membro del Club Bilderberg ed ex socio del maggior trafficante di droghe attuale, George Soros, annunciò che il governo statunitense abbandonava tutti gli sforzi per sradicare l'oppio, imputandone la causa agli alti costi, la corruzione degli ufficiali del governo di Karzai e l'inefficacia dei metodi usati. 
Ripeto, la droga è l'ossigeno dei talebani che usano il loro affare milionario per comprare armi e uccidere i soldati della NATO- americani, canadesi, britannici, spagnoli.

Quando si guarda la situazione geo-politica mondiale, c'è una cosa che salta alla vista: Gli intenti di quelli che guidano i fili del potere al di sopra dei governi per screditare e/o distruggere la Russia. In articoli precedenti commentavamo i casi delle 13 basi segrete in corso nell'Afghanistan. I futuri missili in Polonia e nella Repubblica Ceca per difendere teoricamente da attacchi iraniani, il caso di Viktor Bout.

Ora, la spada a doppio taglio è la droga che colpisce direttamente il fianco vitale del paese- la sua popolazione tra i 19 ed i 38 anni. L'anno scorso, 30.000 russi di quell'età sono morti per overdose di droghe provenienti dall'Afghanistan. La gente di quell'età sono il futuro del paese, il loro sangue ed ossigeno. Da quando gli USA occupano il paese, il 95% del rifornimento mondiale di oppio e di eroina proviene dall'Afghanistan. Soltanto nel 2007, l'Afghanistan ha prodotto 8.200 tonnellate metriche di oppio, il 160% del consumo mondiale.


Il 29 marzo 2010, dei kamikaze hanno portato avanti due attentati terroristici nella metropolitana di Mosca, uccidendo 38 persone e ferendone più di 100. I servizi segreti russi hanno collegato l'attacco ai terroristi della regione del Caucaso del nord. Questa zona forma parte dell'apparato mondiale criminale finanziato dalla droga dell'Afghanistan. Al di là della morte, l'attacco aveva lo scopo di infondere un senso di vulnerabilità tra la popolazione. La stessa vulnerabilità che si vede nel Messico nella guerra tra le narco- mafie sostenuta da Londra ed dal governo di Calderon. In Messico, il messaggio è facile da decifrare- legalizzate la droga e smettiamo di uccidere.
Il Rapporto dei servizi dello spionaggio russo presentati al Presidente Medvedev un mese più tardi dimostra che gli autori degli attentati sono gli stessi terroristi che hanno attentato contro il treno Nevsky Express Mosca-San Pietroburgo e finanziato dai circoli strettamente legati agli interessi Sauditi-britannici.

Pubblicheremo la seconda parte del documento la settimana prossima. Parleremo di Soros, Felipe Gonzales ed il suo piano genocida di legalizzare la droga e dei suoi effetti e ripercussioni sul mondo.


Traduzione per Voci Dalla Strada da VANESA 

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tramite Voci Dalla Strada di Alba kan. il 26/09/10

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