mercoledì 26 gennaio 2011

Obama e la nuova minaccia militare in Indonesia

Quando un vulcano uccide i cittadini civili in Indonesia, è una notizia internazionale. Ma quando è il governo quello che realizza l'uccisione, purtroppo non crea molta notizia, soprattutto se un presidente americano sostiene tacitamente le uccisioni, come ha appena fatto Barack Obama con la sua visita in Indonesia.
di Amy Goodman

Mentre le persone che vivono intorno al Monte Merapi cercano di uscire dalle ceneri dopo una serie di eruzioni che hanno lasciato più di 150 morti, una nube più nera incombe sull'Indonesia sotto forma di un rinnovato sostegno degli Stati Uniti per il famigerato Kopassus, il comando delle forze speciali del paese. Mentre Obama atterrava a Jakarta questa settimana, il giornalista Allan Nairn (www.allannairn.com) ha pubblicato vari documenti segreti del Kopassus, che mostrano il livello di repressione violenta esercitata da questo comando speciale delle forze armate, adesso, per la prima volta in più di un decennio, con il sostegno degli Stati Uniti.

A marzo di quest'anno, Nairn ha rivelato dettagli di un programma di omicidi del Kopassus nella provincia indonesiana di Aceh. Questi nuovi documenti del Kopassus rivelati questa settimana offrono qualche dettaglio sulla provincia della Papua occidentale. Come ha scritto Nairn nell'articolo che accompagna i documenti, la Papua Occidentale è "dove decine di migliaia di civili sono stati uccisi e dove il Kopassus è più attivo….Quando gli Stati Uniti hanno ripreso l'aiuto al Kopassus a luglio di quest'anno l'hanno rivendicato come fondazione per la lotta contro il terrorismo, ma i documenti dimostrano che il Kopassus di fatto persegue sistematicamente i civili". Secondo quanto figura nei documenti del Kopassur, i civili "sono molto più pericolosi di qualsiasi opposizione armata". 

In uno dei documenti si fa riferimento a 15 leader della società civile papuana, tutti loro "civili, cominciando dal principale referente del Sinodo Battista di Papua. Tra gli altri ci sono ministri evangelisti, attivisti, leader internazionali, legislatori, studenti ed intellettuali, così come anche figure dell' establishment  locale e il presidente dell'organizzazione dei Giovani Musulmani di Papua".

Il presidente Obama ha vissuto in Indonesia dai 6 ai 10 anni, dopo che sua madre si sposò con un cittadino indonesiano. Obama ha detto a Jakarta questa settimana: "Ovviamente è stato detto molto sul fatto che questo momento segna il ritorno a dove ho vissuto da bambino…Ma oggi, come presidente, sono qui per concentrarmi non solo sul passato, ma anche sul futuro, nell'ampia associazione integrale che stiamo costruendo tra gli USA e l'Indonesia". Parte di questa relazione implica il rinnovato appoggio al Kopassus, negato ripetutamente da quando le forze armate indonesiane distrussero completamente il territorio del Timor Est nel 1999, allora occupato dall'Indonesia, uccidendo più di 1.400 morti timoresi. 

Una serie di video girati con i telefoni cellulari sono venuti alla luce in Papua. I video mostrano scene di tortura per mano di quelli che sembrano essere membri delle forze armate. In un video pubblicato appena due settimane fa, si vede che i soldati bruciano i genitali di un uomo con una ferro caldo, gli coprono la testa con una busta di plastica per soffocarlo e lo minacciano con una carabina. Un altro video mostra un uomo morire lentamente per colpo di pistola mentre il soldato che lo riprende con il suo cellulare lo prende in giro, chiamandolo "selvaggio".

Ho parlato con Siciwati Munir, la vedova del noto attivista dei diritti umani indonesiani, Munir Said Thalid, nella riunione dei vincitori del Premio Nobel Alternativo a Bonn, Germania. Suo marito, un convinto critico delle forze armate dell'Indonesia, ha ricevuto il premio poco prima della sua morte. Nel 2004, mentre viaggiava in Olanda per una borsa di studio per studiare legge, a bordo della compagnia aerea nazionale indonesiana Garuda, fu trasferito in prima classe. Lì, gli servirono thè avvelenato con arsenico. Morì prima che l'aereo atterrasse. Suciwati ha un messaggio per Obama:
  • "Se Obama si è impegnato per i diritti umani nel mondo, in particolare con l'Indonesia, deve prestare attenzione alla situazione dei diritti umani in Indonesia. E la prima cosa che dovrebbe fare è chiedere alla presidente Susilo Bambang Yudhoyono di risolvere il caso di Munir". Gli ho chiesto se voleva riunirsi con il presidente Obama quando sarebbe venuto in Indonesia. Ha risposto: "Forse si, o forse no. Forse si perché voglio ricordargli la situazione dei diritti umani in Indonesia. Forse no, perché con la decisione sbagliata che ha preso ha perpetuato l'impunità in Indonesia".
Si tratta del terzo tentativo del Presidente Obama di visitare l'Indonesia. Il primo non si concretizzò perché dovette rimanere negli USA per dare impulso alla riforma sanitaria. Il secondo tentativo fu annullato in mezzo al disastro della fuoriuscita del petrolio della BP. Questa volta è arrivato, nonostante che  l'eruzione del Monte Merapi lo ha costretto ad andar via qualche ora prima.

Da Jakarta, il giornalista Allan Nairn ha riflettuto: "E' bello ritornare al luogo dove si è cresiuti, ma non dovrebbe portare armi come dono. Non dovrebbe portare formazione per la gente che sta torturando i suoi vecchi vicini. Obama ha detto nella sua conferenza stampa che vuole avvicinarsi al mondo musulmano. Ha detto anche che ci sono stati dei malintesi e sfiducia. Bene, un modo per cominciare ad avvicinarsi ai musulmani, e anche ai cristiani, agli induisti e ai buddisti in Indonesia, sarebbe quello di tagliare tutto il sostegno degli USA all'esercito indonesiano che ha ucciso a centinaia di migliaia di civili indonesiani e civili del territorio precedentemente occupato del Timor Orientale; e un modo per avvicinarsi al resto del mondo mussulmano è smettere di attaccare l'Afghanistan ed l'Iraq fermare gli attacchi nel Pakistan, Yemen, Kenya e in ogni parte. Questo sarebbe l'inizio di un vero avvicinamento: mettere fine agli atti criminali".


Tradotto e segnalato per Voci Dalla Strada da VANESA
 
 

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